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Sulle pendici del Monte Scalambra, nella catena montuosa dei Monti Ernici, nasce il borgo di Piglio. Il suo territorio inizialmente venne occupato dagli Ernici, poi fu conquistato dai romani, come dimostrano i ritrovamenti dei resti di alcune ville. Secondo una leggenda il suo nome le viene dato dal pileum, l'elmo romano caduto per un forte vento al condottiero Quinto Fabio Massimo, di passaggio in quelle zone. Nel tempo come era solito accadere, il feudo passò di proprietà a diverse nobili famiglie del momento, come i De Pileo, i De Antiochia e infine i Colonna. Subì la distruzione da parte di papa Clemente VII e dalle truppe francesi. Nella parte più alta del borgo troviamo il Castello Colonna. Nato intorno all'anno mille, è diviso in due parti, il castello superiore dove è presente la rocca, che rappresentava la parte fortificata. Mentre scendendo una scala si arriva al castello inferiore con un dislivello di circa 25 metri, dove è presente la porta di ingresso chiamata arco della Fontana. Il borgo non presentava mura di cinta, ma protetto e fortificato dalle sue stesse abitazioni, sviluppatesi a piombo sulla scarpata. Nel borgo sono presenti strutture religiosi importanti, come la collegiata di Santa Maria Maggiore, risalente al XIII secolo, che fu distrutta dai bombardamenti della seconda guerra mondiale e ricostruita nel dopoguerra nella forma originale. Poi abbiamo Il Santuario della Madonna delle Rose edificato nel XVII secolo e la chiesa di San Rocco, che conserva al suo interno un affresco del 400. Infine sono presenti il convento di San Lorenzo e quello di San Giovanni.