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Cinque secoli dopo la nascita di Cristo, a La Mecca, in Arabia, si veneravano 300 divinità e si credeva nell’esistenza di esseri invisibili, i djinns. In questo luogo nel 570 circa nacque Muhammad. Apparteneva alla tribù dei Quraysh, la più potente e ricca grazie ai commerci e al pellegrinaggio alle divinità della Ka’ba. Attorno al 610 Muhammad ebbe le sue prime rivelazioni e la sua prima moglie, Khadija, lo esortò a non sottrarsi alla sua missione, sostenuta anche da Abu Bakr, suocero del profeta e da Ali, cugino e genero. Muhammad venne perseguitato a causa del nuovo pensiero religioso che professava: la fede in un Dio unico, Allah. Se questa verità fosse stata accettata dalla popolazione araba, nessuno avrebbe più compiuto i pellegrinaggi a La Mecca, il commercio avrebbe subìto grossi danni e i primi a rimetterci sarebbero stati i Quraysh. Muhammad, Maometto, fu costretto a rifugiarsi a Medina (allora Yatrib) con la famiglia e i suoi primi seguaci (mujhajirun) nel 622 (L’Egira indica questa data ed è l’inizio del calendario islamico). Egli tornò a La Mecca nel 628 e nel 630 conquistò definitivamente la città e distrusse gli idoli presenti all’interno del santuario della Ka’ba. Da questo momento cominciò l’ascesa dell’Islàm e alla morte di Muhammad (632) tutta l’Arabia era sotto il dominio musulmano. I CINQUE PILASTRI DELL'ISLAM Ogni fedele, per essere considerato un buon musulmano, è tenuto a rispettare i cinque pilastri della religione islamica: 1. Professione di Fede 2. Preghiera 3. Elemosina obbligatoria 4. Digiuno durante il mese di Ramadan 5. Pellegrinaggio alla Mecca Professione di fede Non vi è alcun Dio al di fuori di Dio e Muhammad è il suo Profeta. Questa dichiarazione di fede si chiama Shahada, una semplice formula che tutti i fedeli pronunciano. In arabo la prima parte suona così: la ilaha illa’Llah - non c’è altro Dio al di fuori di Dio; ilaha (Dio) fa riferimento a qualsiasi cosa potremmo mettere al posto di Dio: il benessere, il potere e via dicendo. Poi viene illa’Llah: al di fuori di Dio, la sorgente di tutto il creato. La seconda parte della Shahada recita Muhammadun rasulu’Llah.