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Pensate ad una scuola di paese, nella quale tutti gli studenti si devono vestire allo stesso modo e sono molto abiitudinari, ripetono sempre le stesse azioni. Poi chiedetevi come apparirebbe questa scuola se all'improvviso una strana ragazza irrompesse nelle routine di tutti i giorni: lei, che cammina con un topo in tasca, veste indumenti sgargianti, suona una chitarrina in pubblico, si commuove per le disgrazie altrui, di gente che nemmeno conosce, e che ricorda i compleanni di tutti gli alunni. Che ne pensate? Resterebbero tutti sorpresi, alcuni penserebbero che sia una fuori di testa, ovviamente, proprio come succede inizialmente al protagonista di questo libro, Leo, protagonista e anche narratore, che rimane a bocca aperta quando la vede per la prima volta. Egli s'innamora di Stargirl, che mostra una empatia naturale verso tutti, ma tentera' di cambiarla, di farla diventare "normale". Ma è davvero lei a essere diversa? No...Stargirl non è fuori di testa, è semplicemente se stessa e non è facile esserlo, in uno scenario dipinto di persone che vogliono soltanto conformarsi alla massa. Citazione: "Io non sono il mio nome. Il mio nome è qualcosa che indosso, come un vestito. Si consuma, diventa troppo piccolo, e allora lo cambio."