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Ciao mamma, ti scrivo che sono molto felice ed eccitata allo stesso tempo ! Stasera Matteo mi ha fatto una sorpresona. Ha deciso di compiere il sacrificio estremo che gli avevo chiesto per sposarmi: ha deciso di donarmi il suo enorme pene ! Siamo andati a cena nel nostro locale preferito. Il proprietario ci aveva riservato una saletta in disparte privata. Appena entrati Matteo si è fatto portare un piatto di fagioli e ha chiesto un coltello affilato. Sul momento non capii la richiesta. Ero molto eccitata per via del ciclo: le tette si erano gonfiate come due meloni e la fichetta era tutta calda e bagnata. Con indosso solo un perizoma e un vestito rosso scollato mi sentivo proprio una puttanella. In poco tempo arrivano al tavolo i fagioli e la lama. Matteo mi guarda eccitato e dice: "Adesso per la salsiccia ci penso io !". Con la faccia molto arrapata si è abbassato i pantaloni rimanendo in mutande. Poi mi ha fatto la proposta ironicamente: "Valeria voglio donarti il mio pisellino !". Ero imbarazzatissima ma eccitata. Scorrono lenti alcuni attimi di imbarazzo, da sotto l'intimo si capisce un bel rigonfiamento. Sembra proprio bello grosso lì sotto. Non ho fatto in tempo a capire che si è sfilato pure i boxer: è saltato fuori un pene gigantesco ! Alla faccia del pisellino ! Matteo aveva una nerchia enorme ! Un pisellone sproporzionato mai visto prima ! Mamma mia che sbranga di cazzo !! Conoscevo bene l'arnese del mio amore, i suoi quasi 30 cm e mai l'avevo visto così grande. Posso dire con certezza che era in assoluto il più bel pisello che mi sia mai capitato di vedere. Non scherzo quando dico che di cazzi ne ho visti in quantità e questo era certamente il più grosso. Era ancora flaccido ma già di dimensioni mostruose, pendeva possente tra le gambe di Matteo in tutto il suo splendore. Per l'occasione aveva rasato per bene i testicoli e lavato a fondo la cappella, un pene davvero perfetto. Vista la mia sorpresa esclama: "Ho preso delle pillole che lo rendono ancora più grosso ! Devi solo aiutarmi ad eccitarlo un po'." Ancora scossa da quel palo di carne, inizio a denudarmi. In un attimo tolgo il vestitino e rimango in lingerì. Matteo intanto iniziava a segarsi scappellando il glande violaceo. Si masturbava con grande energia e il cazzone turgido diventava sempre più possente. Sapevo che lo stavo arrapando da morire: i coglioni si gonfiavano a ritmo e l'asta cominciava a irrigidirsi per bene. Decido di provocarlo di più. Tolgo il reggiseno e divarico per bene le gambe, spostando il tanga. Metto in mostra la mia fichetta da troia affamata di sborra e le mie sise enormi. Lo sguardo incredulo va ancora su quell'assurdo bastone di carne. Era più lungo e grosso di qualsiasi cazzo eccitato avessi mai visto in film porno, con delle grosse vene che lo solcavano rendendolo vibrante di vita propria. Un pene incredibile lunghissimo e duro come la roccia. Ero scioccata mentre il mio amore era immerso in un estasi di piacere. Stava raggiungendo il massimo dell'eccitazione. In pochi minuti una minchia venosa e dritta si ergeva possente dalle sue gambe, con una cappella succosa e lucida a coronamento del mostro. Le palle belle grosse e gonfie. Non potevo reggere all'eccitazione: cominciai a sgrilletarmi la fichetta dilatandola all'inverosimile. Spanavo la fregna come un ossessa ed era super bagnata. Era totalmente fradicia e venni come un idrante, inondando il pavimento di fluido vaginale. Contemporaneamente massaggiavo le mie zinnone. Stavo spruzzando succo anche dai capezzoli !! Sembravo proprio una troietta in calore. Intanto lui si mette le mani sui fianchi e inizia a parlare tra gemiti di piacere: "Spompinamelo ora ! Sono al massimo dell'eccitazione, poi vedrai cosa vuol dire un fiume di sperma!" Mi sono subito inginocchiata tra le gambe e ho avidamente succhiato l'uccellone. Ingoiavo affamata la sleppa e lavoravo di lingua mentre i suoi testicoli si ingrossavano ancora. Ho leccato per bene quei coglioni pesanti, e ingoiato il tutto come una maiala. Mai assaggiate delle palle così grosse: sotto la lingua potevo sentire il gonfiarsi della sborra. Quel cazzone enorme si stava riempiendo di caldo e denso succo tutto per me. Poi ho iniziato a massaggiarlo anche con le mani, era diventato enorme, praticamente il pisello di un cavallo pronto a venire. Il poverino sudava tanto: il gigantesco membro pulsava di piacere e lui tremava tutto dall'eccitazione. Oramai era diventato una mortadella di cazzo sconvolgente. Facevo fatica anche solo a ciucciargli la cappella. Passavo la lingua avidamente intorno al prepuzio e lo segavo stringendo forte l'asta. Riuscivo a spompinarlo a due mani e ancora avanzava spazio! I grossi coglioni belli gonfi ondeggiavano al ritmo del mostro, mentre pompavo con la bocca. Mi sono fermata ad ammirarlo. L'uccello era diventato gonfio in tutta la sua virilità, era grande come un mio braccio e Matteo faceva fatica ad alzarlo per quanto era pesante. Stava per esplodere. Così grande sarebbe bastato a penetrare 3 o 4 vagine in fila. Avrei voluto infilarmi in fica quel pisello maestoso ma i suoi progetti erano altri. A quel punto il mio tesoro mi ha scansato dicendo:"Lascia fare a me!". Prende dell'olio e inizia a spalmarsi per bene tutto il cazzone, lubrificandolo e favorendo la sega. Appiccicose gocce di fluido pre orgasmo cadevano copiose dall'assurda cappella. Il cazzone sembrava ancora più gonfio e lungo: un cannone di carne pulsante, un'immensa assurdità di proporzioni straordinarie gonfia di calda sborra. Io intanto avevo la fica slabbrata e mi massaggiavo le zinne. Tanta era la mia eccitazione che i capezzoli erano schizzati fuori dalle tette come chiodi. Venni di nuovo all'inverosimile spandendo il dolce succo sulle cosce e sul pavimento. Un lago di succo di fregna sotto i miei piedi. Al culmine dell'eccitazione con il membro gonfio come non mai il mio tesoro ha preso il coltello. Era diventato un immenso palo dritto enormemente gonfio e massiccio. "Adesso è il tuo momento puttana !" mi dice. Mi porge la lama e mi avvicino al gigantesco cazzo. Da vicino è ancora più grande, bello lucido d'olio e pulsante. Appoggio delicatamente il piatto sotto le palle. Matteo trema freddo e chiude gli occhi. Con una mano afferro decisa la nerchia oliata. "Ti farò soffire solo un po' bastardo". Ho spalmato le palle tra i fagioli. Con fare provocante ho fatto scorrere lentamente la lama lungo tutto il cazzone. Cercavo il punto dove poter tagliare il salsiccione. Il mio amore a questo punto trema e singhiozza a occhi chiusi. Sa che il sacrificio è irreversibile: quel nerchione deve essere mio. Scappello leggermente il glande, un piccolo zampillo di sborra calda esce senza preavviso, è il segnale. Con colpo deciso taglio di netto il pisellone fino alla base. Schizzi di sangue e sborra, la nerchia maestosa è esplosa di piacere tra le urla ! Ho tagliato il cazzone e me lo sono servito sul piatto per cena: immagina la mia soddisfazione nel vedere quell'asta gigante lì con dei fagioli. L'avevo fatto dunque: una minchia pulsante di piacere ripiena di sborra fresca che aspettava di essere divorata da me. Il mio amore mezzo svenuto nella saletta ormai evirato e una mostruosità di cazzo lucida per cena. Come vedi nella foto era una nerchia fantastica: saranno stati 50 cm di mega cazzo gonfio di sborra. Ho iniziato molto lentamente ad assaporare quel prelibato pene un boccone alla volta. Mentre Matteo soffriva agonizzando ho affondato il coltello nel cazzone e l'ho degustato. Il pisello maestoso è esploso di piacere e si è svuotato del ripieno di succo di palle denso. Lo scroto ripieno di sborra lucida e densissima colava il ripieno ovunque. L'asta era fantastica bella dura e larga come piace a me e ce n'era in abbondanza. L'uccello del mio tesoro era davvero buonissimo, una minchia saporita e bella unta. Una vera goduria per una succhia cazzi come me. Ho sbocchinato piselli di vari tipi e dimensioni, ma il suo è il migliore. Immaginavo che il resto del pisellone fosse anche meglio, specialmente le palle ancora piene di sborra calda sembravano deliziose. Come ho addentato i testicoli infatti è esploso tutto il ripieno di sperma, coprendomi la faccia e colando ovunque. Il sapore della sborra mi ha fatto impazzire. Sono affogata mordendo quelle palle voracemente a piene mani e mi sono sporcata ovunque. Il succo di coglioni sgorgava denso e io bevevo assetata. Sono rimasta con le tettone all'aria e la fica grondande di umori. Dovevo sembrare proprio una puttana mentre bevevo il succo dai genitali tutta nuda. Ero ricoperta di sborra appiccicosa sul seno, sui capezzoli e su tutto il corpo. La scena era degna del miglior film a luci rosse: come una mignotta tutta ricoperta di sperma, leccavo e ingoiavo un pene immenso e bevevo la sborra a fiotti. Ad ogni assaggio di quel cazzo mi sentivo sempre più zoccola ! La mia povera fregna intanto era al massimo del piacere, ero in calore tutta un fremito di orgasmi e stavo venendo come un fiume in piena. Matteo si contorceva dal dolore ma io continuavo la mia cena a base di cazzo duro. Per finire tutti quei cm di virilità maschile ho infilzato la verga tutta unta con la forchetta e l'ho presa a morsi voracemente: potevo ancora sentire sotto le mie labbra le vene pulsanti di piacere. Ormai addentavo il cazzo e lo leccavo mentre con l'altra mano mi allargavo la fregna. Il sapore di quel nerchione non lo dimenticherò mai. Ad ogni morso quella sleppa di cazzo era sempre più buona: assaporavo in estasi la sborra cremosa e godevo. E infine puntai la cappella: così succosa che l'ho inghiottita subito, si scioglieva in bocca con enorme piacere. L'ho assaporata a fondo come una vera troia. Proprio in quell'istante ha spruzzato l'ultimo schizzo di sborra densa. Davvero buonissima. Slurp !! assaggiare !!