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Il Falco pellegrino. è un rapace dalle dimensioni medio-grandi (lunghezza di 40-51 cm e apertura alare di 80-112 cm) che in Sardegna è presente con la sottospecie mediterranea Falco peregrinus brookei. L'individuo adulto maschio ha la testa nera-azzura superiormente e marrone-chiaro-beige inferiormente con strie scure. L'occhio è scuro e presenta un anello perioculare giallo. La gola e le guance sono chiare con i mustacchi scuri. Le parti superiori del corpo sono grigio-blu con delle macchie a forma di rombo scure; le parti inferiori sono marrone chiaro con strie scure. Le ali sono lunghe e strette. La coda squadrata non tanto lunga con strie trasversali nere. Le zampe sono gialle con gli artigli neri. L'individuo adulto femmina è più scuro nelle parti inferiori. Gli individui giovani hanno le parti superiori bruno-scure; le guance sono rossastre e i mustacchi risultano meno marcati. Le parti inferiori hanno una colorazione gialla-rossastra con strie brune longitudinali. Le ali sono più scure. Presenta dimorfismo sessuale: la femmina è poco più grande del maschio e ha una colorazione più scura. Note: la specie tipo può essere avvistata anche in Sardegna durante le migrazioni. Questa ha la parte anteriore del dorso e la testa nere; le restanti parti superiori sono grigio scuro. La parte superiore del petto è bianca il resto è coperto da strie brune. Mustacchi neri; guance bianche; occhio nero; becco grigio con punta nera. Biologia Nel periodo nuziale il falco pellegrino effettua dei voli a "Z" nei quali simula dei finti attacchi. Durante i voli, sia il maschio che la femmina, mostrano alternativamente le parti chiare e scure del loro corpo per attirare l'attenzione. Il maschio può effettuare anche dei finti attacchi verso la femmina. Sempre durante il volo la coppia può entrare in contatto toccandosi gli artigli, i becchi e le penne. Le coppie sono solitamente monogame. Non costruiscono un nido ma sfruttano quello di altre specie di uccelli oppure usufruiscono di cavità naturali su falesie costiere, pareti rocciose ma anche edifici abbandonati purchè siano idonei e comodi. Vengono deposte 3-4 uova nel periodo febbraio-marzo che vengono covate da entrambi i genitori per 29-32 giorni. Una volta nati, i pulcini restano per un altro mese nel nido, e dopo questo periodo si involano. Restano comunque per altri due mesi con i genitori i quali gli insegnano le tecniche di caccia e di volo. Tra le tecniche c'è quella di passare le prede al giovane durante il volo oppure lasciarle cadere in modo tale che questo le raggiunga in picchiata oppure farsi inseguire a forte velocità. L'alimentazione del falco pellegrino è variabile in relazione alle zone che frequenta. Si nutre solamente di uccelli che possono essere di piccola dimensione come i Passeriformi o anche più grandi come l'airone cenerino. La caccia avviene in volo. Una volta avvista la preda il falco la raggiunge in picchiata ad una forte velocità cui segue un impatto che porta alla morte della preda stessa. Ambiente Il falco pellegrino frequenta indifferentemente montagne, zone costiere, zone umide e zone in prossimità di centri antropizzati purchè siano presenti molte prede e siti per la nidificazione. La specie nominale è presente in tutta l'Europa occidentale, Asia, Africa, Australia, America. La sottospecie Falco peregrinus brookei frequenta il bacino del Mediterraneo e quindi anche in Sardegna dove ci sono circa 200 coppie. Curiosità Il genere Falco è il nome che i latini davano ai falconi; l'epiteto specifico peregrinus, che in latino significa pellegrino, gli è stato forse assegnato perchè i primi esemplari studiati furono catturati lontano dai siti di nidificazione. La sottospecie brookei è in onore dello studioso Brooke. Il falco pellegrino è ritenuto l'uccello più veloce finora conosciuto con una velocità raggiunta tra i 180 e 240 km/h.