Download Free Audio of Conclusioni Proprio le relazioni più ampie fra g... - Woord

Read Aloud the Text Content

This audio was created by Woord's Text to Speech service by content creators from all around the world.


Text Content or SSML code:

Conclusioni Proprio le relazioni più ampie fra gli studenti stessi, fra insegnanti e studenti e fra insegnanti e genitori, svolgono un ruolo centrale nel comprendere perché i social media vengano percepiti a volte come uno strumento per ridurre una certa inadeguatezza nell’erogazione formale dell’istruzione, offrendo rotte alternative e più informali verso l’acquisizione di nuove conoscenze, a volte come una distrazione dall’apprendimento, o persino come una causa diretta di interazioni negative fra gli alunni. LAVORO E COMMERCIO-CAP.6 Dato che così tanti individui e aziende hanno un interesse legale nel guadagnare dal valore futuro delle azioni delle aziende dei social, non sorprende che il giornalismo focalizzato all’uso e il potenziale dei social media nel commercio sia spesso condiviso. 5 punti:  Venkatraman in India si concentrava sull’impatto che i social media hanno sulle relazioni fra lavoro e non lavoro  Modo in cui gli individui usano i social per trovare lavoro  Le aziende social stesse e l’impatto della pubblicità fatta sui social  Potenziale dei social per lo sviluppo di e-commerce  Analisi antropologica delle categorie di lavoro e commercio LA RELAZIONE TRA LAVORO E NON LAVORO Sin dall’inizio della Riv. Industriale in UK colo che detenevano il controllo del lavoro tentavano si isolare il lavoro dagli affari famigliari e personali. Un importante breccia in questo muro fu provocata dall’email e smartphone. Tendiamo a vedere le innovazioni commerciali come allineate in modo naturale agli interessi affaristici che le producono. Questo è particolarmente importante da un pdv antropologico, dato che la disciplina è stata sempre impegnata a interpretare il lavoro dentro il più ampio contesto della vita delle persone e per questo si è anche opposta a una dicotomia fra lavoro/non lavoro. Come in molte zone i social hanno spezzato queste barriere e agevolano la comunicazione non di lavoro sul posto di lavoro relativamente a storie d’amore, passatempi e socializzazione. C’erano anche discussioni riguardo al fatto su i social rappresentino una distrazione dal lavoro qualcosa di utile: in Italia c’era la consapevolezza che alcuni lavori erano noiosi (addetti alle vendite, guardiani notturni..) e quindi i social erano antidoto per la noia. In Brasile i social erano sia buoni che cattivi. In Uk in una ditta di media dimensioni, secondo i lavoratori era diventata talmente grande per incontri faccia a faccia con i colleghi e quindi venivano usati i social per ripristinare la loro precedente vicinanza. Questo consentiva un maggior grado di famigliarità ma poteva anche diventare intrusivo per i colleghi. I social hanno anche un impatto forte sulle relazioni delle donne con le famiglie in cui esse sono diventate forza-lavoro con riferimento al tema della cura dei figli. Il nostro lavoro ha incluso anche la questione se i social media siano consentiti nei luoghi di lavoro. In brasile i social non sono permessi anche se l’uso dei social ufficialmente non è permesso molti trovano il modo per usarli. TROVARE E OTTENERE LAVORO La connessione tra social e l’ottenimento del lavoro è Linkedin anche se è prevalentemente usata nel commercio. Una persone controllava sempre se i candidati a posizioni lavorative stavano su Linkedin come criterio chiave per decidere chi assumere. Esso è importante i molti siti ma di fatto le persone si appropriano di altre forme di social per cercare lavoro. Il sito di ricerca in Italia meridionale di Nicolescu è stato una rivelazione nel mostrare come i social possono aiutare le persone a trovar impiego: prima si servivano di conoscenze famigliari che ora sono in calo; poi con l’aiuto di FB in cui è possibile esprimersi in modo visivo esso è diventato un terreno trainante e uno spazio di esibizioni per abilità che stavano diventando una strada sempre più importante. Questo si adatta a persone con elevato capitale culturale o educativo dato che anche se poco pagate si tratta di occupazioni di un certo prestigio che mettono in risalto le loro capacità artistiche. Come mostra Nicolescu, tutto ciò non serve alle persone con scarso capitale culturale e d’istruzione. In altre aree la chiave dell’impiego resta l’istruzione. Venkatraman ha trovato una distinzione netta tra le scuole piu privilegiate che proibivano i social e quelle meno privilegiate. Il settore indiano dell’IT ha cercato ultimamente di reclutare le persone per merito, con credenziali di formazione e non su legami di casta e famiglia. Egli ha anche trovato che Whatsapp giocava un ruolo significativo nel riportare i processi di reclutamento a strade più consuetudinarie ( comunicare se vi erano posti liberati..). Spyer nel suo libro usa la parola emergente dato che in Brasile l’occupazione è un aspetto dell’esperienza recente di aumento della mobilità social e dell’aspirazione a ottenere un livello decente di reddito e consumo. Il termine si poteva anche accumunare a India e Cina dove l’impiego non è solo attività lavorativa ma fonte di reddito. I social per questo diventano un modo della solidarietà per questa classe emergente. LA RILEVANZA DELLE AZIENDE DI SOCIAL MEDIA Il nostro progetto non riguarda le aziende dei social stesse ma riguarda la misurazione di quanto gli utenti di preoccupano dell’influenza di queste aziende sulle loro vite. Abbiamo trovato scarsa evidenza di tale preoccupazione. Quando Miller ha indicato che FB aveva perso la sua attrattività nei giovani, questo era perché essi erano preoccupati di cosa avrebbero potuto fare i genitori. Nei nostri siti le persone comparano, mettono in contrasto e usano diversamente Instagram, FB e Whatsapp come piattaforme alternative oppure complementari non curandosi affatto della loro proprietà unica. Quanta differenza avrebbe fatto se FB non fosse esistito? In Cina comunque non s usa, in Brasile e India prima vi era Orkut e il motivo del passaggio a fb ha riguardato prevalentemente l’emulazione delle aree metropolitane. Vi è chiaramente un interesse verso Apple, Android e Microsoft: è probabile che anche questo sia per scopi culturali come mostrare il proprio telefono nuovo piuttosto che un interesse per le aziende. Riguardo alla questione della sorveglianza o del potere delle aziende, il senso di controllo monopolistico è maggior in Cina dato il dominio della compagnia Tencent. Come indica Wang, gran parte dello sviluppo commerciale delle aziende dei social media in Cina è arrivato come esito di un’iniziativa governativa del 1999 per espandere il settore, considerando che la Cina era indietro di molti decenni rispetto ad altri paesi in termini di tecnologia delle comunicazione. Nel 2003 la Cina sorpassò gli Usa come il più grande mercato telefonico mondiale e nel 2008 il paese aveva il più alto numero di utenti di internet al modo. Come mostra McDonald gli utenti di social nella Cina rurale erano sempre più dipendenti dal Tencent News Centre e la sua analisi mostra inoltre la differenza fra le news dei social comparate con i network statali di news. Nei primi domina il crimine, relazioni sentimenti, matrimonio e sesso, corruzione. Sui social questa critica tendeva a incentrarsi su discussioni intorno a personaggi di altre aree. Le persone era più desiderose di parlare di questioni locali in situazioni informali faccia a faccia. Twitter è visto come una strada che porta alle news piuttosto come creatore di contenuto e in Turchia il tema principale per le perone riguarda lo stato e non le aziende e la minaccia che lo stato limiti l’accesso a siti come questo. Un altro modo per cui l’attività commerciale può ledere i diritti degli utenti è mediante la pubblicità. A Shangai, Wang ha trovato che poche persone dichiaravano di aver acquistato per via della pubblicità ma molte erano state influenzate nei loro acuisti dalle opinioni di altre persone. Piccole attività commerciali hanno trovato nuove forme di pubblicità su WeChat. L’argomento mette in luce la questione del controllo da parte delle aziende di social e di quanto le aziende sanno sugli individui. Ai fini del commercio c’è oggi un enorme interesse nell’uso crescente di pubblicità mirata perché le aziende hanno fallito nel trovare un modello alternativo. A volte erano possibili pubblicità inappropriate e ne erano esempi pubblicità che mostravano che le aziende sapevano di persone malate di tumore o andate in pensione. Sembra quasi che le aziende ignorino l’evidenza che questo tipo di pubblicità possano infastidire le persone piuttosto che costituire una relazione con l’azienda. È possibile che gli effetti negativi di questo ricordare quanto l’azienda conosce di te possa essere dannoso.