Read Aloud the Text Content

This audio was created by Woord's Text to Speech service by content creators from all around the world.


Text Content or SSML code:

Immergiti nei profumi e i sapori di Pescara, insieme a una persona speciale. Il team Gustabruzzo ti accompagnerà nel celebre borgo di Pescara Vecchia che ha dato i natali al poeta Gabriele D’Annunzio, per iniziare la tua avventura alla scoperta delle tradizioni culinarie abruzzesi. Questo tour enogastronomico offre 4 degustazioni in diversi luoghi del borgo: inizia con la visita al mercato locale e scopri i prodotti stagionali e gli ingredienti segreti. Proseguirai nel borgo dei luoghi nativi di Gabriele D'Annunzio, visitando il Museo della sua casa natale ed il Museo delle Genti D’Abruzzo, facendo degustazioni di prodotti tipici quali formaggi e salumi e ricette della cucina tradizionale accompagnate da vino di produzione locale, nei vicoli del borgo. Il tour si concluderà in una storica pasticceria di Pescara con la degustazione del dessert “La Presentosa” Panino con La Porchetta La Porchetta Genobile è una questione di Famiglia: da cinque generazioni, di padre in figlio, in casa Genobile si tramanda la ricetta che fin dal 1885 Nonno Nicola cucinava nel forno a legna in Abruzzo. Tradizione artigianale, arte gastronomica e innovazione si fondono oggi nei laboratori di Torrevecchia Teatina per dare vita alla tradizionale porchetta Genobile conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo. La carne di maiale viene disossata e poi salata con un mix di spezie e aromi segreto e tramandato da padre in figlio dal 1885 Le sapienti mani dei nostri macellai legano e cuciono la carne di suino conferendole la tipica forma della porchetta La Porchetta Genobile viene cotta in forni a mattoni dalle 8 alle 9 ore. Durante la cottura la porchetta subisce una perdita di peso superiore al 50% che le conferisce un sapore asciutto e gustoso Museo Casa natale Gabriele D’Annunzio Il Museo “Casa Natale di Gabriele d'Annunzio” occupa il primo piano dell'edificio dove nacque e trascorse la sua infanzia il Poeta e conserva ancora l'atmosfera originale ottocentesca, con le sue eleganti decorazioni parietali e i suoi arredi d'epoca, che ritorna nella sua opera sotto forma di visioni, impressioni e ricordi, legati soprattutto alla forte valenza che per lui avevano gli affetti familiari. La visita ripropone la successione delle prime cinque stanze, che costituiscono il nucleo originario della casa-museo, per ognuna delle quali è riportata la descrizione che il Poeta ne fa nel Notturno. Le successive sono state destinate all'esposizione di foto, documenti, libri, calchi e cimeli rappresentativi della figura del Poeta. La Presentosa “La Presentosa” dal nome di un gioiello antico pegno d’amore, con la ricetta del dolce tanto decantato da D’Annunzio: un delizioso impasto di uova e mandorle ricoperto di finissimo cioccolato. Le Pallotte Cac'e e ove le Pallotte cac'e ove sono uno squisito piatto della tradizione culinaria abruzzese. Le “pallotte cac'e ove” sono delle polpette a base di formaggio e uova, che sostituiscono così la carne, poi condite con salsa di pomodoro.Incarna no il genio culinario della civiltà contadina che con pochi e semplici ingredienti, è riuscita a ottenere pietanze gustosissime, ancora oggi riproposte e apprezzate nella ristorazione. il Canestrato di Castel del Monte Il pecorino racconta la storia e la cultura abruzzese. È un formaggio a pasta dura ottenuto da latte intero crudo di pecora, con aggiunta di caglio e sale. Ha un aroma intenso ricco di fragranze legate alle essenze spontanee presenti nelle erbe di pascolo e nei foraggi utilizzati per l’alimentazione delle pecore, e talvolta ha sapore lievemente piccante. Come si prepara: con il latte appena munto si procede alla cagliatura con l’aggiunta di caglio e si pone la cagliata in canestrini (o fuscelle), poggiate su un tavolo spersorio (tavolo inclinato) Infine si procede alla salatura a secco, quindi estratta dalla fuscella e posta ad asciugare e stagionare su graticci di canne o scaffali, in locali aerati fino a che il formaggio diviene "incerato" ovvero comincia a presentare una leggera crosta esterna. La stagionatura va da 4 a 10 mesi. La mortadella di Campotosto La mortadella è un salume speziato con pepe e altri aromi naturali che conferiscono al prodotto dolcezza, aroma fragrante e caratteristico. Le mortadelle sono salumi lavorati a mano di carne di suino pesante, macinati a grana fine e con una caratteristica barretta di lardo inserita all’interno (lardello). Hanno forma ovoidale e sono commercializzate in coppia. Nella parte inferiore del salame viene posto un tralcetto che serve a stringere lo spago durante la stagionatura, in modo da far aderire l’involucro all’insaccato ed evitarne l’allentamento. Come si prepara: i tagli di carne per la preparazione delle Mortadelle di Campotosto sono: spalla, collo, lombo, coscia, pancetta. La fase successiva alla macinazione è la speziatura e l’aromatizzazione con sale, pepe macinato, pepe tritato grosso, aromi e vino bianco.La carne macinata ed impastata con gli aromi, è lasciata maturare per non meno di 24 ore. A parte avviene la preparazione del budello, che è del tipo “torta” che viene gonfiato, tagliato in senso longitudinale e lavato accuratamente. Servirà ad avvolgere la mortadella rivestendola completamente. All’atto della lavorazione al centro della mortadella viene inserito il lardello.Si procede quindi alla legatura a doppia briglia con spago e, legate a coppia, le mortadelle si appendono su pertiche di legno. Si espone al fumo per 15 giorni sopra camini o bracieri alimentati giorno e notte con legna o brace, successivamente, in locali aperti e freddi, il salame verrà esposto alla tramontana, indispensabile a garantire un’ottimale asciugatura. Questa fase di stagionatura trova nel microclima esistente tra Campotosto e Poggio Cancelli (a un altitudine compresa tra 1300 e 1450 mt s.l.m.) una condizione particolarmente favorevole. Dopo circa tre mesi dalla macinatura il prodotto essiccato è pronto per essere consumato. Il Pecorino di Farindola il pecorino di Farindola, di straordinaria pastosità, è di certo uno dei formaggi più caratteristici d’Abruzzo. È un formaggio a pasta compatta, semicotta e friabile ottenuto da latte ovino. La particolarità che lo rende unico è l’utilizzo del caglio di suino, caso unico in Italia, che gli conferisce odore e sapore tipici. Il pecorino di Farindola è caratterizzato da un aroma deciso legato alle essenze presenti nelle erbe di pascolo e nei foraggi utilizzati per l’alimentazione delle pecore, e ha un gusto lievemente piccante. Come si prepara: per produrre il pecorino di Farindola si procede alla cagliatura con l’aggiunta di caglio liquido di maiale. Si procede prima a una rottura in frammenti della grandezza di un chicco di mais e si pone la cagliata in canestrini (o fuscelle) che vengono posti su un tavolo spersorio (tavolo inclinato). Infine si procede alla salatura. Successivamente la forma viene estratta dalla fuscella, lavata e posta ad asciugare e stagionare in locali freschi per un periodo che va da 4 mesi fino a un anno. La superficie delle forme viene periodicamente e parzialmente unta con una miscela di olio extravergine d’oliva e aceto. Questo trattamento, dettato dalla necessità di prevenire la formazione di muffe, conferisce alla pasta particolare morbidezza ed evita screpolature della crosta. La Ventricina del Vastese La ventricina (Vescica, Ventricina di Guilmi, Muletta nel territorio di Scemi) ha sapore soavemente piccante e aroma fragrante e caratteristico derivante dalla speziatura e dalla stagionatura. A volte si avvertono note agrumate che derivano dall’abitudine di lavare le vesciche per l’insacco in acqua insaporita da arance o limoni. Al taglio presenta una grana disomogenea (si distinguono i diversi pezzi di carne che compongono l’impasto), di colore rosso arancio diffuso anche intorno ai pezzi di grasso. E' un salume crudo di grosso calibro e di grana grande, dalla caratteristica forma a palla o subovoidale, che di solito ha un peso che varia a seconda delle diverse pezzature e del tipo di budello utilizzato, tra 1 e 2,5 kg, ma non mancano esemplari che arrivano ai 4 kg. La superficie esterna si presenta asciutta, eventualmente ricoperta da una diffusa piumatura naturale bianca o con venature di peperone trito.