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3.4.1 Il setting Prima di iniziare qualsiasi esercizio di TA è bene accertarsi che l’ambiente sia silenzioso, in quanto bisogna evitare di essere disturbati durante l’esecuzione degli esercizi. L’interferenza di suoni, rumori o distrazioni possono vanificare la concentrazione della persona e la capacità stessa di rilassarsi, riattivando viceversa reazioni di allarme potenzialmente stressanti. Perciò è bene spegnere il telefono e staccare il campanello della porta, se possibile. Nella stanza ci deve essere una luce molto soffusa, in modo da non affaticare la vista né rischiare che la persona possa rimanere ferita nel momento in cui riapre gli occhi nella fase di ripresa. Un occhio di riguardo va alla temperatura ambientale che non deve essere né troppo calda né fredda. Un ambiente freddo porterebbe a un irrigidimento muscolare e un ambiente troppo caldo sarebbe innervosente (pensiamo all’estate quando per il caldo non riusciamo a dormire). Pertanto la temperatura dovrà essere mantenuta attorno ai 21 gradi costanti. Nel caso la persona senta freddo è possibile fornire una coperta. Durante l’esecuzione degli esercizi non bisogna indossare nessun indumento che stringa o che limiti i movimenti. È necessario quindi allentare la cravatta e la cintura, togliere l’orologio, gli occhiali, le scarpe, slacciare i pantaloni se troppo stretti e, per le donne, non indossare i tacchi alti. Poiché è fortemente indicato svolgere gli esercizi a occhi chiusi, è necessario che alla fine di ogni allenamento vengano svolti gli esercizi di ripresa in cui progressivamente viene recuperato il tono muscolare e lentamente si riaprono gli occhi e ci si abitua di nuovo alla luce. Per quanto concerne la posizione in cui svolgere gli esercizi, possono essere adottate diverse formule: Posizione supina. Ci si sdraia supini, le gambe leggermente divaricate con le punte dei piedi all’infuori. Le braccia sono staccate dal busto, leggermente piegate, con le dita separate tra loro e leggermente arcuate. Il collo e la schiena devono essere ben appoggiati, con le spalle e la mascella rilassate. • Posizione seduta. Ci si siede su una poltrona con la schiena ben aderente e la testa appoggiata allo schienale (si può anche utilizzare un cuscino). Le gambe devono essere flesse a 90° con i piedi ben appoggiati e le punte rivolte verso l’esterno. Le braccia devono essere appoggiate ai braccioli (se ci sono) oppure sulle cosce. Se le mani sono appoggiate sulle gambe, separare le dita e arcuarle leggermente. • Posizione a cocchiere. Questa posizione, per il fatto che richiede esclusivamente di essere seduti ma senza un particolare appoggio di base, può essere praticata in qualunque posto la persona si trovi (anche su un sasso, su uno sgabello). Ci si siede sulla sedia molto in avanti, senza appoggiarsi allo schienale. I piedi devono essere ben appoggiati a terra, con le punte rivolte all’esterno. Si flette la schiena e si appoggiano gli avambracci sulle cosce lasciando