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Diapositiva successiva MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI Caratteristiche del carico CARICO • Pesante • Ingombrante • Consistenza e struttura pericolosa • In posizione scomoda, instabile • Contenuto instabile • Difficile da afferrare Diapositiva successiva MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI Ambiente di lavoro AMBIENTE • Spazio libero • Dislivelli • Instabilità • Microclima • Altezza • Pavimento • Spazio libero Diapositiva successiva MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI Fattori individuali • Idoneità fisica • Gravidanza • Conoscenza formazione • Effetti personali, indumenti Diapositiva successiva RISCHIO MOVIMENTAZIONE MERCI Diapositiva successiva Apparecchi di sollevamento e mezzi di trasporto REQUISITI MINIMI DI SICUREZZA Deve essere assicurata la solidità e la stabilità durante l’uso Devono recare un’indicazione chiaramente visibile del loro carico nominale e, all’occorrenza, una targa di carico indicante il carico nominale di ogni singola configurazione della macchina Gli accessori di sollevamento devono essere marcati I ganci utilizzati devono portare l’indicazione della loro portata massima ammissibile Diapositiva successiva Apparecchi di sollevamento e mezzi di trasporto REQUISITI MINIMI DI SICUREZZA Qualora l’attrezzatura non è destinata al sollevamento di persone deve essere indicato Devono essere provvisti di dispositivi di frenatura, acustici e luminosi di segnalazione e di avvertimento nonché di illuminazione nel campo di manovra. Diapositiva successiva Apparecchi di sollevamento e mezzi di trasporto REQUISITI MINIMI DI SICUREZZA Gli apparecchi e gli impianti di sollevamento e di trasporto per trazione, provvisti di tamburi di avvolgimento e pulegge di frizione e gli apparecchi di sollevamento a viti devono essere muniti di dispositivi che impediscano: L’avvolgimento e lo svolgimento di funi e delle catene o la rotazione della vite La fuoriuscita delle funi o catene dalla sede dei tamburi e delle pulegge durante il normale funzionamento. Diapositiva successiva Apparecchi di sollevamento e mezzi di trasporto Manovra REQUISITI MINIMI DI SICUREZZA Potersi raggiungere in sicurezza Essere costruiti o difesi in modo da consentire l’esecuzione delle manovre, i movimenti e la sosta in condizioni di sicurezza Permettere la perfetta visibilità di tutta la zona di azione del mezzo Diapositiva successiva AGENTI CHIMICI “… tutti gli elementi o composti chimici, da soli o nei loro miscugli, allo stato naturale o ottenuti, utilizzati o smaltiti, mediante qualsiasi attività lavorativa, siano essi prodotti intenzionalmente o no, siano immessi o no sul mercato …” ex titolo IX STATI Agenti Chimici • Aeriformi: gas e vapori • Areosol/particellari: polveri, fumi e nebbie Diapositiva successiva Rischio chimico E’ l’insieme dei rischi potenzialmente connessi con l’impiego di sostanze chimiche. Ne deriva che, a seconda della loro natura, le sostanze chimiche possono dar luogo a: Rischi per la sicurezza Rischi per la salute Diapositiva successiva Rischio chimico Premessa PUÒ DAR LUOGO A: Rischi per la sicurezza (Incendio, esplosione, contatto con sostanze aggressive e/o corrosive che possono provocare ustioni, degrado e corrosione di impianti) Rischi per la salute (Esposizione a sostante tossiche e nocive che, se assorbite, comportano intossicazione o lo sviluppo di malattie professionali) Diapositiva successiva Rischio chimico Chi è interessato chiunque produca, utilizzi detenga o trasporti agenti chimici DEVE eseguire una puntuale VALUTAZIONE DEI RISCHI relativamente a tutte le sostanze/prodotti pericolosi presenti all'interno dell'azienda. Diapositiva successiva Rischio chimico Possibili esiti RISCHIO BASSO PER LA SICUREZZA E IRRILEVANTE PER LA SALUTE DEI LAVORATORI • NO Sorveglianza Sanitaria • NO Cartelle sanitarie di rischio RISCHIO IRRILEVANTE PER LA SALUTE DEI LAVORATORI MA NON BASSO PER LA SICUREZZA • Precauzioni , procedure, ecc RISCHIO ELEVATO PER LA SALUTE DEI LAVORATORI E PER LA SICUREZZA • Sorveglianza sanitaria, cartelle di rischio ecc. Diapositiva successiva AGENTI CHIMICI Vie di penetrazione VIE RESPIRATORIE • Principale via di penetrazione • Le prime vie respiratorie e i polmoni stessi agiscono da protezione • Effetti di tipo irritativo, infiammazione, congestione, edema, perforazioni, tumori, … VIA DIGERENTE • Minore importanza non trascurabile • Assorbimento massimo in intestino tenue e fegato • Assorbimento ostacolato in bocca, esofago, stomaco, intestino crasso • Effetti: infiammazione, coliti, ulcerazioni, emorragie, epatite, nefriti VIA CUTANEA • Penetrazione facile di sostanze solubili nei solventi organici e sostanze a bassa tensione di vapore • Cute barriera contro penetrazione di soluzioni acquose, sostanze insolubili o chimicamente inerti • Effetti: infiammazioni croniche, micosi, irritazioni croniche, ipercheratosi, pigmentazione, precancerosi Diapositiva successiva Rischio chimico Etichettatura simboli Si propone tabella esplicativa delle varie classi di pericolo e dei relativi simboli. Diapositiva successiva Rischio chimico Etichettatura simboli Diapositiva successiva AGENTI CHIMICI - Monitoraggio MONITORAGGIO AMBIENTALE • Misura grado di esposizione all’agente chimico dell’operatore diretto o indiretto • Personali o sull’ambiente • Attrezzatura diversa per tipo di sostanze cercate e per lo stato • Analisi in laboratorio • Risultati confrontati con valori limite di esposizione - TLV MONITORAGGIO BIOLOGICO • Misura grado di introduzione dell’agente chimico nell’organismo dell’operatore • Aria espirata, urina, sangue, altri campioni biologici dal lavoratore esposto • Obbligo se valore limite di esposizione della sostanza è fuori range permesso • Risultati confrontati con i valori di indicatori biologici - IBE Diapositiva successiva AGENTI BIOLOGICI “ … qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato, coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni …” ex titolo X OBBLIGHI DATORE DI LAVORO Valutazione dei rischi Buona prassi microbiologica Misure di prevenzione e protezione Misure tecniche organizzative procedurali Misure igieniche Informazione e formazione Sorveglianza sanitaria Registro esposti Diapositiva successiva Rischio biologico - Definizione Il rischio biologico è la probabilità di sviluppare una malattia in conseguenza di contatto con un agente biologico Nello specifico si tratta di esposizione potenziale, gli Agenti Biologici possono essere presenti nell’ambiente di lavoro (veicolati da colleghi) determinando una potenziale esposizione dei lavoratori Diapositiva successiva Rischio biologico - Articolo 268 Decreto Legislativo numero 81 del 2008 CLASSIFICAZIONE:IN RELAZIONE AL RISCHIO DI INFEZIONE Gruppo 1 – agente che presenta poche probabilità di causare malattie in soggetti umani. Gruppo 2 – agente che può causare malattie in soggetti umani e costituisce un serio rischio per i lavoratori; è poco probabile che si propaghino nella comunità e di norma sono disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche (es: Stafilococco spp., Streptococco spp., Candida spp., Legionella pneumophila). Diapositiva successiva Rischio biologico - Articolo 268 Decreto Legislativo numero 81 del 2008 CLASSIFICAZIONE:IN RELAZIONE AL RISCHIO D’INFEZIONE Gruppo 3 – agente che può causare malattie gravi in soggetti umani e costituisce un serio rischio per i lavoratori; può propagarsi nella comunità, ma di norma sono disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche (es: Salmonella typhi, virus dell’epatite B e C, Escherichia coli, Tenie, BSE, ecc.). Gruppo 4 – agente che può causare malattie gravi in soggetti umani e costituisce un serio rischio per i lavoratori e può presentare un elevato rischio di propagazione nella comunità; non sono disponibili, di norma, efficaci misure profilattiche o terapeutiche (es: virus della febbre emorragica di Crimea, altri virus). Diapositiva successiva Rischio biologico – Vie di Trasmissione Ingestione (es: pipettamento a bocca, mani, alimenti e bevande, sigarette, schizzi accidentali) Inalazione (es: aerosol) Inoculazione (es: punture accidentali, morsi e graffi, tagli) Contatto con cute, mucose, secrezioni Diapositiva successiva Esposizione ad agenti biologici Campo di applicazione allegato XLIV ATTIVITA’ CHE ESPONGONO AD AGENTI BIOLOGICI Attività in industrie alimentari Attività nell’agricoltura Attività nelle quali vi è il contatto con animali e/o prodotti di origine animale Attività nei servizi sanitari Attività nei laboratori clinici, veterinari e diagnostici Attività di smaltimento e raccolta di rifiuti speciali Attività negli impianti di depurazione di acque scarico Diapositiva successiva AGENTI CANCEROGENI Definizioni Categoria 1 : sostanze note per effetti cancerogeni sull’uomo. Esistono prove sufficienti per stabilire nesso causale tra esposizione dell’uomo ad una sostanza e lo sviluppo dei tumori Categoria 2 : sostanze che dovrebbero considerarsi cancerogene per l’uomo. Esistono elementi sufficienti per ritenere verosimile che l’esposizione dell’uomo ad una sostanza possa provocare lo sviluppo di tumori T R45 R49 Categoria 3 : sostanze da considerare con sospetto per i possibili effetti cancerogeni, sulle quali però non sono disponibili informazioni sufficienti per una valutazione completa. Xn R40