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Nella giornata di oggi è tornato al centro della Formula 1 la questione motore, nello specifico dei tre Top Team La notizia più eclatante è il passaggio di altri cinque addetti della Power Train da Mercedes a Red Bull, dopo che il team austriaco qualche settimana fa aveva annunciato che a partire dal 2024 avrebbe prodotto un proprio motore, abbandonando definitivamente Honda. Tale comunicazione era stata sin da subito affiancata dall'acquisto di una figura molto importante, ovvero di Ben Hodgkinson, che per ben 19 era stato ancorato alla casa a tre punte. Come anticipato sopra, Red Bull ha segnato un altro pesantissimo colpo, firmando cinque nuovi contratti, tutti dipendenti strappati dal reparto di Brixworth. Ecco la lista delle nuove figure che entreranno a far parte del team: Steve Blewett (Direttore di Produzione della PU); Omid Mostaghimi (responsabile dell’elettronica e dell’ERS); Pip Clode (progettazione meccanica dell’ERS); Anton Mayo (responsabile della progettazione dell’ICE); Steve Brodie (leader operazioni sull’ICE). Queste le parole di Christian Horner, nel comunicato stampa diramato da Red Bull: "Il successo sarà raggiunto solo portando i talenti migliori e più brillanti, fornendo loro gli strumenti e l’ambiente giusto per lavorare. Queste nomine dimostrano il nostro impegno e la fabbrica nel Regno Unito ci permette di attingere a un’enorme bacino di ingegneri talentuosi. Lavoreranno con il nostro nuovo direttore tecnico, Ben Hodgkinson e al personale chiave di Honda Racing Development. Sono tutti esperti, competenti e hanno un’indole innovativa: avremo la piattaforma tecnica motoristica più forte possibile per il futuro” Ha risposto anche il diretto interessato Toto Wolff, Team Principal Mercedes (fonte intervista motorsport.com) Capisco Christian (Horner), il suo obiettivo è costruire una nuova struttura e ha bisogno di personale, e per questo sta staccando degli assegni molto importanti. Ma va bene così, alla fine credo nella filosofia Mercedes, da noi c’è sempre pressione ma anche molto divertimento. Sono sempre convinto che siamo degli ottimi datori di lavoro" C'è chi guarda di gran lunga al futuro, mentre c'è chi sta tentando ancora di riprendersi e pensa al presente più che mai. Parliamo di Ferrari e di Mattia Binotto, che attraverso un'intervista a Auto Motor und Sport ha sottolineato il miglioramento del motore, ma non ancora del tutto sufficiente per colmare il Gap con gli avversari: "È stato importante poter fare nuovamente affidamento sui nostri dati. La correlazione con la pista è di nuovo corretta. Abbiamo lavorato bene sui nostri punti deboli dello scorso anno, ovvero l'elevata resistenza aerodinamica della monoposto, la potenza del motore, la stabilità e il carico aerodinamico in generale. Per questo sono contento dei riscontri arrivati finora, siamo in linea con il programma che avevamo elaborato per la prima fase di stagione. Ci manca ancora un pò di potenza sul fronte motore, anche se abbiamo fatto ottimi progressi. Questo aspetto ci rende più vulnerabili nei confronti diretti in gara" Un piccolo sguardo al futuro però l'ha fatto anche Binotto, commentando negativamente la possibilità di introdurre in F1 un sistema per allineare le performance delle Power Unit: "La differenza tra i singoli motori non è abbastanza grande da richiedere un allineamento delle performance. C’è una buona convergenza naturale entro un margine di due decimi" Una grande sfida riguardo al motore, per tutti e non solo per il cavallino rampante, si prospetterà dalla prossima stagione, con l'introduzione del 10% di biofuel (carburante più sostenibile). Il TP della Ferrari ha commentato così: "Un nuovo processo di combustione modifica le forze su alcune componenti all'interno del motore termico, e questo ha un impatto sul design e sulla messa a punto di tutti i parametri relativi alla combustione, che dovranno essere rivisti. Inoltre, i produttori di carburante hanno a disposizione una sola opportunità per realizzare il loro miglior prodotto, visto che sarà congelato per tre anni "