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I POPOLI DELLA MESOPOTAMIA. Con la civiltà dei Sumeri, inventori della scrittura, inizia la Storia. Quando i Sumeri (nel 7.000 avanti Cristo) giunsero in Mesopotamia, la vasta pianura solcata dai fiumi Tigri ed Eufrate (la terra oggi occupata dall’Iraq), trovarono una terra fertile e ricca d’acqua. Essi si dedicarono quindi soprattutto all’agricoltura e all’allevamento. I Sumeri si organizzarono in città-stato indipendenti, ciascuna governata da un re-sacerdote, che agiva in nome della divinità protettrice della città. A un certo punto un re divenne il sovrano dell’intero territorio e creò quindi il primo impero della storia. Ai Sumeri è attribuita, oltre a quella della scrittura, l’invenzione della ruota. Altre popolazioni conquistarono la Mesopotamia alla fine del terzo millennio. Dopo gli Accadi giunsero i Babilonesi che, sotto il re Hammurabi, crearono la prima raccolta di leggi scritte. Contemporaneamente gli Assiri penetrarono nella valle, che conquistarono nei secoli successivi, diventando famosi per la crudeltà con cui trattarono le popolazioni ottomesse. GLI EGIZI. La Valle del Nilo, nell’Africa nord-orientale, era un territorio molto fertile per la presenza dell’acqua portata dal fiume. Verso il 5.000 avanti Cristo vi giunsero genti che conoscevano l’agricoltura e che fondarono villaggi organizzati per controllare le inondazioni del fiume: la costruzione di dighe e canali infatti richiedeva la collaborazione di molte persone. Sovrano dell’Egitto era il faraone, considerato la personificazione del dio Horus, che aveva un potere assoluto su tutta la popolazione. Gli Egiziani erano distinti in caste: le più importanti erano quelle dei sacerdoti e dei funzionari. Ai sacerdoti era affidata la religione, mentre i funzionari avevano il compito di amministrare la popolazione per conto del faraone. Importanti erano anche gli scribi, che conoscevano la scrittura geroglifica e avevano l’incarico di registrare le tasse pagate dai lavoratori allo stato. Dopo venivano i guerrieri e la maggior parte della popolazione: gli artigiani, i contadini e infine gli schiavi. L’agricoltura era la principale attività degli Egiziani. Gli Egiziani erano convinti che, dopo la morte, i defunti vivessero eternamente nell’aldilà, a condizione che il loro corpo potesse conservarsi. Per il faraone era molto importante mantenere integro il corpo dopo la morte, quindi si ricorse all’imbalsamazione. La mummia, avvolta da bende e rivestita con abiti preziosi veniva racchiusa in un sarcofago e quindi posta in tombe monumentali costruite appositamente, le piramidi. I FENICI. La terra di Canaan comprendeva Siria, Palestina e la costa libanese. Il territorio non era molto adatto all’agricoltura, ma , per la sua posizione tra la Mesopotamia e l’Egitto, era una zona di passaggio per uomini e merci. Il commercio fu quindi l’attività principale degli abitanti della zona. Le città della costa erano abitate dai Fenici, un popolo abilissimo nella navigazione d’alto mare, nella produzione di oggetti di vetro e nella produzione della porpora, un colorante che, estratto da alcuni molluschi, era ricercatissimo per tingere di rosso i tessuti.. Ai Fenici va inoltre il merito di aver perfezionato e diffuso la scrittura alfabetica, già esistente, ma poco usata. In Palestina, nello stesso periodo, abitavano gli Ebrei, che vi erano giunti dopo secoli di allevamento nomade e un lungo soggiorno in Egitto. Per stanziarsi in Palestina gli Ebrei avevano dovuto combattere contro i Filistei. Unificando le varie tribù sotto un solo re e combattendo in nome del loro unico dio, Iahvè, gli Ebrei riuscirono a vincere e crearono uno stato che ebbe re come Saul, David e Salomone.