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molti di voi sicuramente avranno sentito parlare delle “Domus de Janas” che l’archeologia moderna indica come costruzioni funerarie dell’arte pre-nuragica, ma sono luoghi ricchi di magia dove ancora non si capisce dove finisca la leggenda e inizi la realtà. La tradizione popolare sarda vuole che fossero le case delle Janas. Chi erano??? non erano né fate, né streghe, ed erano l'una e l'altra cosa insieme; piccole come uccelli e non più alte di un palmo di mano. Belle come la luna, da cui traevano la luce per risplendere, uscivano dalle loro grotte soltanto di notte, per paura che il sole bruciasse la loro pelle delicata. Gentili, biricchine, schive ma a volte anche terribili (Mala Janas) popolavano i boschi della Sardegna vestite con abiti rosso porpora e scialli ricamati di filamenti d’oro. Sono tante le leggende che parlano delle Janas in tutta la Sardegna, si pensa fossero le prime abitanti della nostra terra e in base alla zona in cui ci si trova possiamo sentir dire che insegnarono alle donne del luogo le arti e i mestieri che poi resero celebri quei paesi negli anni a venire. Erano abili tessitrici, si narra che ancora oggi in prossimità delle domus de Janas durante la notte, si senta il rumore lieve di questi telai, ai quali tessono le Janas. Avevano il dono della profezia, infatti si crede che fossero loro a decidere il destino dei nuovi nati, tant’è vero che ancora oggi in molti paesi di una persona fortunata o sfortunata si dice: est affadáda beni de is Janas o est affadáda mali de is Janas (è affidata bene/male dalla “fata”). Erano grandi coltivatrici di grano e creatrici “de su Pani Finu” (il pane fine, si pensa al Pane Carasau) che poi insegnarono alle donne di Ozieri. Maestre di “ballu in tundu” (ballo sacro tradizionale/cerimoniale sardo) una delle storie sulla loro sparizione si collega proprio ad una serata passata a ballare con gli uomini e le donne di un paesino vicino a Macomer, che aproffittarono della spensieratezza della Jana che ballava, per rubarle il bottoni d’oro del corpetto, questo fece molto male alle Janas che in quel momento si resero conto che l'avidità e la malizia erano purtroppo apparse anche tra la buona gente di Sardegna (anche se più tardi rispetto ad altre popolazioni) e decisero perciò di sparire per sempre abbandonando le loro case scavate nella roccia. Ma chissà... Erano anche esperte nell’uso di Erbe e unguenti che utilizzavano per guarire molti mali, si pensa nasca da loro la medicina sarda tradizionale, fatta di preparati e unguenti a base di Erbe. Sono tante le leggende che parlano delle Janas ma tutte concordano su un aspetto: loro avevano un legame speciale con la Terra che rispettavano e amavano così come l’amiamo e cerchiamo di rispettarla noi. Janas è anche un termine sanscrito (lingua dell’India) che significa Conoscenza, non di certo una mera casualità…