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Le fonti scritte sono costituite soprattutto da documenti cartacei che possono essere libri, diari, manoscritti, tabelle, ecc.. Pertanto il materiale usato prevalentemente come supporto delle fonti scritte è la carta. Ma esso non è l'unico: ad esempio i graffiti sulle pietre, le incisioni sui pezzi di legno, i papiri, le pergamene e, più recenti, i supporti informatici, sono altri esempi di materiali sui quali troviamo delle fonti scritte. La pergamena originale è uno strumento molto antico che veniva usato come carta per scrivere già nel II secolo a. C. per comunicare le decisioni o le leggi al popolo. Veniva ricavata dalla pelle di alcuni animali e fu utilizzata fino al XIV secolo, fino allo sviluppo della prima carta derivata dalla canapa. Nonostante gli anni passati la carta pergamena ha sempre un suo fascino molto particolare ed oggi è considerata una carta lussuosa usata soprattutto per la creazioni di inviti, menù, partecipazioni e comunicazioni importanti. Il suo costo non è molto economico, e quindi un po' oneroso, ma esiste un metodo per ricavarla dalla carta normale. Fin dai tempi più antichi, l’uomo ha avvertito la necessità di tramandare messaggi in modo che questi potessero durare nel tempo. La scrittura è stata inventata circa 5500 anni fa dai sumeri, nell’antica Mesopotamia. Come supporto per i loro testi, i sumeri usavano tavolette di argilla. L’argilla è sostanzialmente fango, con il quale si preparavano delle tavolette sulle quali “scrivevano”. Queste tavolette venivano poi lasciate seccare, così che i segni impressi si potessero mantenere per lunghissimo tempo.