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La religione dei Sumeri I Sumeri erano politeisti, adoravano cioè molte divinità, che identificavano con gli elementi della natura, come il Sole, l'acqua, il vento. I Sumeri immaginavano i propri dei con aspetto, carattere e abitudini tipiche dell’uomo, ma attribuivano ad ognuno di essi poteri straordinari. Il volere degli dei era interpretato dai sacerdoti, che cercavano di indovinarlo osservando e mettendo in relazione il cielo e i diversi fenomeni naturali. Erano sempre i sacerdoti che organizzavano le feste religiose in onore delle loro divinità. I Sumeri univano la scienza alla religione: infatti attribuivano a ogni dio un numero sacro. An: era il dio del cielo e comandava su tutti gli altri dei. Il suo numero sacro era il 60. Utu-Shamash: era il dio del Sole. Per questo era raffigurato con i raggi che gli escono dalle spalle. Era il fratello della dea Inanna. Il suo numero sacro era il 20. Inanna: era la dea della fertilità e da lei dipendeva il risultato del raccolto. Era anche la dea della guerra. Il suo numero sacro era il 15. Enki: era il dio dell'acqua, dei mestieri e della sapienza. Era considerato il modellatore del mondo. Il suo numero sacro era il 40.