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Jack Miller - chi avrebbe mai pronosticato una doppietta Ducati a Jerez? E soprattutto, in quanti avrebbero scommesso sulla vittoria del ritrovato Jack Miller? Probabilmente nessuno è stato così ottimista, visto il passo infernale messo in mostra da Quartararo al Venerdì e nella prima parte di gara, prima che un problema fisico lo mettesse K.O. regalando il successo all'australiano. Una bella iniezione di fiducia al morale dopo un inizio di campionato disastroso. Servono altre prestazioni così per puntare al titolo. Redivivo Francesco Bagnaia - con il leader di campionato fuori dai giochi, Pecco non ha voluto strafare, accontentandosi della piazza d'onore dietro il compagno di squadra che gli consente comunque di salire in testa al campionato per un punto. Adesso deve a tutti i costi cercare la prima vittoria in MotoGP,e le prossime due a Le Mans e Mugello potrebbero essere i posti giusti per farlo. Capolista Franco Morbidelli - pur non disponendo di una M1 aggiornata, il vice-campione del mondo 2020 è la miglior Yamaha al traguardo, conquista il primo podio della stagione e si rimette in corsa per il mondiale. Forse con una gestione più oculata delle gomme avrebbe potuto puntare al successo, ma alla fine, vista l'assenza dei due compagni di marca che lo precedevano in classifica, è andata bene lo stesso. Nei prossimi appuntamenti dovrà cercare di battere sul campo Quartararo, perché battute d'arresto simili non capitano ogni Domenica. Accontentato Takaaki Nakagami - Jerez è chiaramente la sua pista (due 4° posti in due anni), vola in qualifica con il quinto tempo ed in gara va addirittura oltre, arrivando ad un passo dal podio. Potrebbe essere l'inizio di una striscia di risultati in linea col 2020? Improbabile, visto il ritorno di Marc Marquez (che influenzerà inevitabilmente le dinamiche della Honda) e l'apparente passo indietro compiuto dalla RC213V. Sognare con costa nulla. Speranzoso Joan Mir - le disgrazie altrui salvano il disastroso fine settimana del campione in carica, mai competitivo a Jerez sia in qualifica che durante tutto l'arco della gara. Ormai Rins gli sta regolarmente davanti in prova e Yamaha e Ducati sembrano avere una marcia in più rispetto alla Suzuki . Per di più, tra due settimane si corre a Le Mans, gara di casa per Quartararo e pista sulla quale Joan aveva raccolto il peggior risultato del 2020. Situazione alquanto complicata. Sofferente Aleix Espargaro - la nuova Aprilia RS-GP ha brillantemente superato anche questa prova ed il catalano è riuscito nuovamente a portarla nella zona alta della classifica, a tratti davanti persino alla Ducati di Pecco Bagnaia. E pensare che Jerez non era nell'elenco delle piste favorevoli. Duo stellare Maverick Vinales - qualcuno deve cominciarsi a preoccupare: dopo il successo del Qatar, lo spagnolo non ha più varcato i gradini del podio e per la seconda volta consecutiva non è riuscito nemmeno ad arrivare in Top 5. Il tutto mentre il suo compagno di box, senza il problema all'avambraccio, avrebbe vinto la terza gara di fila. La velocità ed il supporto da parte della casa non mancano, ma molto spesso il suo potenziale rimane inespresso. Insomma, nulla sembra essere cambiato in lui rispetto agli anni passati. Mistero Johann Zarco - limita i danni dopo la rovinosa caduta del Portogallo, ma se in Qatar era stato sempre davanti a Miller e Bagnaia quest'oggi non ci è nemmeno andato vicino. A questo punto viene molto difficile continuare a considerarlo un pretendente al titolo. Calante Marc Marquez - molti lo davano sul podio, alcuni addirittura primo, ma in realtà l'otto volte iridato ha faticato moltissimo sulla pista dove si infortunò a Luglio 2020. Due cadute in tre giorni dimostrano da una parte la forza mentale di Marc, uscito senza timori da entrambi i botti, ma dall'altra quanto sia difficile domare la Honda, per chiunque. Nono posto più che sufficiente. In difficoltà Pol Espargaro - fine settimana mediocre, ma di gran lunga migliore rispetto al precedente. Chiude ancora una volta alle spalle del rientrante e dolorante Marc conquistano un 10° posto. Vediamo se arriveranno ulteriori miglioramenti. Rimandato Fabio Quartararo - avrebbe meritato il successo più di chiunque altro, vista la velocità espressa per tutto il weekend, ma i problemi al fisico fanno parte di questo sport ed il povero Fabio si è dovuto fare metà gara con un braccio destro duro come la pietra. Occasione d'oro sfumata, ma la stagione è solo all'inizio e avrà modo di rifarsi. Azzoppato Alex Rins - cosa sta succedendo a Rins? Due cadute in due GP nei quali avrebbe potuto fare la differenza su Mir. Due possibile podi gettati all'aria e punti preziosissimi che se ne vanno. Serve un grosso (ed immediato) cambio di rotta. Alla frutta KTM - solitamente non commento le prestazioni di un costruttore nel suo insieme, ma questa volta vale la pena spenderci due parole. Dov'è finita quella moto in grado di conquistare podi e vittorie con tre piloti in due squadre diverse, velocissima sui rettilinei e capace di essere al pari di Ducati sotto la pioggia? L'arrivederci di Pol Espargaro potrebbe essere una delle cause di questa importante regressione, ma va ricordato che nel 2020 a portare la RC16 al successo sono stati Binder e Oliveira. L'imprevedibile andazzo del campionato scorso ha ingigantito i pregi della moto austriaca producendo un fuoco di paglia? Situazione davvero inspiegabile. Spompati