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Martedì mattina è arrivata una notizia per molti inaspettata: a partire dalla prossima stagione la VR46 diventerà un team indipendente, scorporandosi dopo appena un anno di collaborazione dalla struttura diretta da Ruben Xaus. Lo sponsor ufficiale sarà l'azienda araba Aramco, un colosso del settore petrolifero che da diversi mesi fa anche da Title sponsor ai GP di Formula 1. Eppure, per chi ha seguito con molta attenzione la vicenda negli ultimi mesi, questo annuncio è l'ultimo tassello di un progetto che va avanti da molto tempo. Valentino stesso ha investito molte risorse per la sua realizzazione, prima inaugurando il team di Moto3 nel 2014, per poi espanderlo nella classe intermedia nel 2017 e portandolo al successo l'anno successivo con Francesco Bagnaia. Stiamo quindi parlando di una struttura che è stata in grado di crescere con costanza, allevare giovani promesse italiane e, soprattutto, vincere in diverse occasioni. Il passaggio in Top Class era l'ultimo passaggio necessario per consacrare un progetto che, visto il contratto annuale che lega Rossi alla Yamaha Petronas, potrebbe addirittura vedere il suo fondatore nei panni di pilota titolare. Ancora non è stato ufficializzato il costruttore a cui si legherà la squadra: voci parlano di un possibile annuncio nel fine settimana del Gran Premio di Francia (14-16 Maggio), ma sarà comunque interessante vedere se Rossi deciderà di rimanere fedele alla Yamaha oppure se sceglierà altre strade.