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Laurillard (2014)1 apre il testo con alcune dichiarazioni che fanno da sfondo alla sua proposta relativa alla progettazione dell’insegnamento: “L’insegnamento è la scienza della progettazione, studia come le cose dovrebbero essere e diventare” e “Ciò che si è appreso è significativamente influenzato da come lo si è appreso”. L’autrice partirà da queste due affermazioni per tracciare alcune proposte di Learnig Design. L’idea che l’insegnamento dovesse essere trattato come una scienza della progettazione è maturata con la presa d’atto della complessità che governa ormai la nostra società tra il locale e il globale. Inoltre il riconoscimento della diversità di ambiti nei quali matura l’apprendimento (formale, informale, non formale) porta a ripensare la validità delle pratiche di insegnamento nella scuola. Appare uno scollamento tra formazione iniziale e competenze necessarie per vivere nel mondo in continuo cambiamento ed esercitare le professioni. Gli studi sull’apprendimento sul posto di lavoro (work place learning) mostrano differenti situazioni nelle quali è più facile e motivante imparare. stila un elenco di potenziali apprendimenti e competenze necessari per partecipare fattivamente al mondo sociale e produttivo: saper affrontare situazioni nelle quali vi siano problemi (e quindi non solo routines), avere consapevolezza del proprio agire, saper operare in gruppo, saper connettere le conoscenze scolastiche-accademiche e le abilità sul campo, saper prendere decisioni, monitorare e progettare la crescita alla progettazione dell’insegnamento: “L’insegnamento è la scienza della progettazione, studia come le cose dovrebbero essere e diventare” e “Ciò che si è appreso è significativamente influenzato da come lo si è appreso”. L’autrice partirà da queste due affermazioni per tracciare alcune proposte di Learnig Design. L’idea che l’insegnamento dovesse essere trattato come una scienza della progettazione è maturata con la presa d’atto della complessità che governa ormai la nostra società tra il locale e il globale. Inoltre il riconoscimento della diversità di ambiti nei quali matura l’apprendimento (formale, informale, non formale) porta a ripensare la validità delle pratiche di insegnamento nella scuola. Appare uno scollamento tra formazione iniziale e competenze necessarie per vivere nel mondo in continuo cambiamento ed esercitare le professioni. Gli studi sull’apprendimento sul posto di lavoro (work place learning stila un elenco di potenziali apprendimenti e competenze necessari per partecipare fattivamente al mondo sociale e produttivo: significativamente influenzato da come lo si è appreso”. L’autrice partirà da queste due affermazioni per tracciare alcune proposte di Learnig (formale, informale, non formale) consapevolezza del proprio agire, saper operare in gruppo, saper connettere le conoscenze scolastiche-accademiche e le libro o su siti web, guarda dei video per ricavarne una conoscenza. Questo è il processo dominante nell’educazione formale e non va eliminato ma trasformato nella direzione di una maggiore attività da parte dello studente che “pensa sul pensiero degli altri”, ovvero di coloro che hanno scritto o detto qualcosa su un tema. Per supportare il cambiamento occorre che l’insegnante segua alcune fasi di lavoro: 1. chiarire la struttura interchiarire la struttura interna del testo: non va dato per scontato che vi sia una capacità di orientarsi nel testo quindi è utile proporre allo studente diversi riattraversamenti potrebbero condurre alla comprensione di aspetti specifici (dove, quando) e a ricollegarli a significati più complessi (perché, in che modo). L’uso delle mappe in questo caso diviene un vero e proprio supporto alla strutturazione dei contenuti. Un forte contributo è dato anche dall’utiliApprendere attraverso l’indagine è la modalità che meglio rappresenta ‘l’imparare ad imparare’ perché lo studente - individua l’indagine come rilevante e quindi pone in atto tutte le sue risorse per trovare una risposta. La competenza del docente si manifesta, in questo particolare step, nell’individuare quale tipo di ricerca possa essere interessante per gli studenti e quali siano le conoscenze (o misconoscenze) delle quali avvalersi o sulle quali intervenire; - impara a porre domande in base a quello che sa, che scopre, all’analisi di coerenza fra gli elementi; - esercita un pensiero critico per creare relazioni, per individuare informazioni incomplete o non pertinenti, o ancora, non giustificate; - si confronta con il proprio e altrui pensiero per elaborare strutture di conoscenza sempre più complesse; - connette ciò che osserva nel reale con l’elaborazione teorica: è questo uno degli aspetti fondamentali per far sì che la conoscenza strutturata nelle discipline divenga vero e proprio strumento per comprendere il reale e non un ‘apprendimento separato’. L’apprendimento attraverso l’indagine è prevalentemente fondato sui problemi, come si è visto in tutte le prospettive didattiche che hanno quale obiettivo principale la devoluzione del Già in precedenza (Dispensa sui mediatori simbolici) si era fatto cenno all’apprendimento . essa conduca allo sviluppo di una comprensione concettuale più elaborata. Discutere in modo efficace non è una prassi spontanea, anzi, dal punto di vista didattico va attentamente progettata. Gli studenti (o soggetti in formazione) dovrebbero essere stimolati - ad assumere una posizione particolare rispetto al concetto o congettura (che ne pensi?) - a fornire prove e spiegazioni per la loro posizione (perché pensi questo?) - a prendere in considerazione, rispondere e sfidare le argomentazioni degli altri, condividere e criticare l’un l’altro le idee emerse, a confrontare la propria posizione con quella di altri. I processi che si vengono ad attivare in questo caso sono molteplici e può essere utile stimolare la consapevolezza su questi processi attraverso domande quali: è interessante quello che il tuo compagno ha detto? Perché? In che modo si pone in relazione con quello che pensi tu? Come potresti rispondere alla domanda o accrescere/mettere in discussione quanto ha affermato un compagno poste in una situazione di debriefing del vissuto (anche a fronte di una videoregistrazione che ha tracciato la discussione collettiva), contribuiscono ad alimentare la conoscenza del sé, delle proprie potenzialità , non tutti gli interventi sono funzionali a far evolvere la discussione (non serve la sola conferma o disconferma, l’esemplificazione..). Leggere con attenzione significa anche una postura di ascolto, di apertura che aiuta a porre il proprio pensiero in rapporto a quello dell’altro, - l’asincronia facilita il processo di ricombinazione delle idee. Se ci si trova nella condizione di dover subito replicare ad una affermazione, è probabile che si fornisca un intervento in base agli aspetti percepiti come più evidenti o importanti. Le problematiche invece riguardano per lo più il controllo del soggetto sul proprio agire. La scrittura in solitudine, così pure la lettura, possono risultare faticose e meno motivanti. Anche la percezione di non avere un feedback immediato sul proprio scrivere, alimenta la possibilità di de- responsabilizzazione. A seconda delle tipologie di soggetti si può verificare , quei lettori silenziosi che non partecipano ma ci sono e forse sono anche molto riflessivi, con potenzialità per far crescere il dibattito qualora trovassero la modalità di partecipazione. Così come si potrebbero incontrare i soggetti che alimentano il flaming, ovvero quelli che tendono a costruire provocazioni al fine di creare contrapposizioni e quindi di Il principio base è che tutti hanno un’idea, tutti hanno il diritto di esprimerla, tutti possono avvalersi del pensiero dell’altro per ricostruire il proprio pensiero. Va specificato che “la discussione tra pari spesso non è sufficiente a garantire un efficace apprendimento. Discutere tra studenti su un argomento può esser un modo estremamente efficace per consentire loro di scoprire ciò che sanno e ciò che non sanno, ma non necessariamente li conduce ad arrivare a ciò che si suppone dovrebbero sapere. La discussione tra studenti è un ottimo metodo parziale di apprendimento che spesso ha bisogno di essere integrato da ulteriori spiegazioni o disambiguazioni del docente” (Laurillard, 2014, 194). Un diverso modo per realizzare un apprendimento per discussione è realizzabile in modo asincrono, ovvero quando i soggetti non sono contemporaneamente presenti nello stesso spazio e nello stesso tempo. È il tipico caso della discussione via web (forum in particolare, talvolta i blog). Scrivere in rete è un processo che può essere facilmente accessibile ai soggetti che, abituati alle pratiche dei social, trovano maggiore facilità nel non essere in presenza per poter manifestare con più facilità il proprio pensiero. Questo tipo di discussione presenta diversi vantaggi e problematiche. I vantaggi vanno individuati - nella facilità con la quale si può accedere alle piattaforme di e-learning, ai social e depositare il proprio pensiero sotto forma di scrittura o di ‘costrutto multimediale’ (es. un testo + foto o video), - nella riflessione che un soggetto effettua prima di rispondere a quanto affermato dall’altro.