Download Free Audio of Volentieri, l'onore è mio. Sono nato a Genova... - Woord

Read Aloud the Text Content

This audio was created by Woord's Text to Speech service by content creators from all around the world.


Text Content or SSML code:

Volentieri, l'onore è mio. Sono nato a Genova il 22 giugno del 1805 da padre Giacomo, e da madre Maria. Fin da piccolo ho avuto un grande interesse nei confronti della politica fino al punto di dedicare tutta la mia vita ad essa. Da giovane iniziai a studiare medicina all’Università ma subito mi accorsi che non era la mia passione e pertanto iniziai a studiare legge. La mia non era una semplice ribellione, era la persecuzione di un'ideale. Un'ideale che non era stato ancora raggiunto, quello di creare una Nazione Una, Indipendente, Libera e Repubblicana. Proprio così, nel 1831 a Marsiglia organizzai un nuovo movimento politico chiamato appunto “La Giovine Italia”. Il motto dell’associazione era “Dio e Popolo”. È nella coscienza del popolo che si manifesta potentemente la volontà di Dio, ad ogni popolo Dio ha dato una missione per il progresso generale dell'Umanità. Tutti i popoli hanno quindi il diritto di libertà e quando sono oppressi, è loro supremo dovere quello di riconquistare la loro patria anche attraverso la rivoluzione. Proprio per questo il popolo italiano doveva adempiere alla propria missione e lottare contro I’ Austria per la liberazione dei popoli oppressi e per la creazione di una nuova Europa unita e democratica. La libertà e l'indipendenza di una nazione si raggiungono infatti attraverso il sacrificio e la coesione di tutto il popolo, una condizione necessaria per l'esistenza e il progresso di una nazione unita, mentre l'unica forma legittima di governo è una Repubblica unitaria democratica nella quale si esprime in tutta la sua pienezza la volontà del popolo. È un momento che non vorrei ricordare perché è stato molto duro ma farò uno sforzo per voi. Per me fu una lunga crisi causata dal fallimento delle insurrezioni, inoltre tra i patrioti c'era sfiducia nei confronti dei miei ideali. È uno di quei momenti nella quale pensi anche di suicidarti anche se non andò così per me, io riuscii a superare questo periodo attraverso contatti con il movimento operaio inglese rifugiandomi a Londra e nel 1834 fondai in Svizzera la Giovine Europa di orientamento operaio. Nonostante ciò, La tempesta del dubbio fu seguita da altre insurrezioni fallite in Italia (Emilia Romagna e in Calabria), crollò quindi la speranza di rovesciare le monarchie ma, l'Europa era favorevole all'unità d'Italia quindi cercai una soluzione pacifica. Ricordatevi sempre: «La vita mi pesa, ma credo sia debito di ciascun uomo di non gettarla, se non virilmente o in modo che rechi testimonianza della propria credenza.» Nonostante non abbia avuto il sostegno del popolo, che non comprendeva le mie scelte, ripeterei comunque ogni singolo dettaglio della mia vita, perché credevo in me e nelle mie idee.