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La casa dall’ala dorata vive un digiuno nel campionato Superbike che resiste da ben 14 anni e in effetti questa situazione non può non lasciare perplessi gli appassionati, oltre che i tifosi ovviamente, considerando la caratura e la storia di un marchio capace di cimentarsi in ogni categoria motoristica e conseguire sempre risultati di tutto rispetto. A guidare l’azione di risalita della squadra che ha terminato quarta lo scorso campionato costruttori, ci sono gli ingegneri giapponesi che hanno lavorato intensamente nell’inverno per implementare le doti tecniche di una CBR 1000 RR-R opportunamente provata dai due alfieri Bautista ed Haslam in occasione della prima due giorni di test a Jerez tenutasi il 19-20 marzo, alla quale ha partecipato come ospite Alex Lowes. Al termine della prima giornata, Haslam è risultato il più veloce, con Bautista terzo; nella seconda giornata il programma si è concentrato sulla simulazione da qualifica e le due Honda si sono piazzate dietro al pilota Kawasaki. Nonostante il non brillante giro da qualifica di Bautista, trapela un certo ottimismo, riscontrabile nelle parole degli stessi piloti: “Era importante completare. l'intero programma di test, che ha riguardato l'assetto della moto in generale e specifiche come la frenata e l'elettronica, aree in cui ci siamo concentrati un po' di più. La sessione è stata molto utile nel fornire le informazioni di cui gli ingegneri hanno bisogno per continuare a lavorare sulla moto in Giappone Sono molto contento del lavoro che abbiamo fatto e penso che ora abbiamo un'idea più chiara su dove concentrarci durante i prossimi test”. Queste le parole di Alvaro Bautista, al quale ha fatto da eco l’inglese Leòn Haslam, positivo dopo la due giorni di test e prudente riguardo ai prossimi appuntamenti ai quali parteciperà la moto giapponese: “È stato un test molto positivo, soprattutto perché l'ultima volta eravamo riusciti a fare solo una decina di giri con la moto 2021 a causa del maltempo. Quindi avere a disposizione questo giorno e mezzo è stato molto importante. Avevamo una lunga lista di cose da provare e siamo riusciti a farcela quasi completamente. Abbiamo trovato un po’ più di costanza di rendimento e per questo mi sento molto più fiducioso. Adesso andiamo a Barcellona con tutti gli altri team e piloti, e potremo capire meglio dove siamo e come funziona la moto. Ho preferito fare solo mezza giornata il sabato perché dobbiamo stare attenti, considerando i giorni di test limitati che abbiamo a disposizione”. Il 30 marzo, 10 giorni dopo i primi test privati dell’anno, è stata presentata ufficialmente la nuova CBR 1000 RR-R Fireblade, esposta al grande pubblico alla presenza del nuovo Team Manager HRC Leon Camier, che così si è espresso in una delle sue prime uscite nel nuovo ruolo: “Passare dallo stato di pilota a quello di team manager è stata una decisione dura da prendere, ma questa opportunità di lavorare con Honda e con il Team HRC ha reso tutto molto più semplice. Ho molta esperienza nel mondiale Superbike e penso di poter dare un contributo a questo progetto entusiasmante. Lo scorso anno non è stato facile per nessuno, come sappiamo, e lo sviluppo della CBR1000RR-R Fireblade, una moto totalmente nuova, è stato sicuramente condizionato dalla pandemia e dal tempo limitato dei test. Tuttavia, la moto era buona, veloce da subito e negli ultimi mesi è stato fatto moltissimo lavoro dietro le quinte su ogni aspetto della moto. Penso che possiamo aspettarci di fare un buon passo in avanti e lottare per i migliori risultati possibili”. Giunti alla vigilia della due giorni di test a Barcellona, il clima in casa Honda è dei migliori e le aspettative riposte nei due piloti sono ben motivate, considerando il feedback importante offerto nelle dichiarazioni di Bautista, che ha parlato di ‘piccoli aggiornamenti’ di contro ad una rivoluzione della quale la moto giapponese non ha bisogno e non può permettersi in funzione anche dei cambi regolamentari. Purtroppo per Bautista, la prima giornata di test non è andata esattamente come previsto, con lo spagnolo che ha dovuto abbandonare anzitempo il circuito di casa per i postumi di un infortunio occorso in occasione di un precedente allenamento in motocross, tenuto nascosto alla squadra. Per fortuna della casa dall’ala dorata, il compagno di box Haslam ha dimostrato una buona forma attestandosi al secondo posto dietro solo al campione in carica Rea alla fine della prima giornata, dopo che nella sessione mattutina Haslam aveva preceduto il britannico grazie al suo quinto posto che ha comunque dato fiducia al pilota ed alla squadra. Nella seconda giornata, Haslam si è confermato in top ten nel momento in cui le altre squadre hanno iniziato ad alzare i giri del motore e l’asticella dei tempi. Ulteriori spunti di interesse sono stati offerti dalle novità tecniche viste sulle moto di Haslam e Bautista, che avevano alluso già ad inizio anno a queste innovazioni che avrebbero reso la moto più performante. Balzano all’occhio il nuovo forcellone e le nuove selle, che nascondono ma evidenziano anche il motore aggiornato che dovrebbe fornire maggiore potenza ai due alfieri del team. Capitolo team satellite: per quanto riguarda MIE Honda, la novità si chiama Leandro Mercado. Reduce dall’esperienza non positiva in Motocorsa, il pilota argentino approdato nel team di Midori Moriwaki all’inizio del 2021 intende continuare la sua carriera in Superbike dopo il successo nel 2014 nella classe Superstock 1000. Sulle spalle dell’argentino graverà la responsabilità di essere l’unico pilota per il team, che lotterà nelle retrovie cercando di favorire quanto più possibile lo sviluppo della moto giapponese. Sicuramente in casa Honda non solo su Mercado pesano responsabilità importanti, dal momento che rappresentare un marchio così importante e incredibilmente lontano dalla vittoria sarà ardua sfida per tutti i componenti della squadra, a partire da chi già è avvezzo a lavorare nella squadra (Bautista ed Haslam) e chi invece arriva proprio per riportare il team dove merita, come il nuovo team principal Leon Camier.