Download Free Audio of Già dalla prima uscita a Novembre 2020 era chiaro... - Woord

Read Aloud the Text Content

This audio was created by Woord's Text to Speech service by content creators from all around the world.


Text Content or SSML code:

Già dalla prima uscita a Novembre 2020 era chiaro che la R1 2021 sarebbe stata una semplice evoluzione del modello precedente, mantenendone le linee e le caratteristiche principali. Alla presentazione, la vera novità era rappresentata dal campione in carica Supersport 600 Andrea Locatelli, promosso in Superbike direttamente nel team Crescent senza passare per il GRT. Una scelta definibile quasi come un azzardo, vista la crescita esponenziale di un altro pilota affacciatosi nella categoria dodici mesi prima, Garrett Gerloff. L’americano, tre volte sul podio lo scorso anno, aveva sorpreso tutti per la costanza e la velocità messa in mostra negli ultimi appuntamenti stagionali, e tutto faceva presagire ad una sua promozione al fianco di Razgatlioglu per il 2021. Invece, a metà Ottobre arriva la notizia che non ti aspetti, ovvero che sarebbe stato il bergamasco a sostituire Van Der Mark nel team ufficiale. Decisione che sembra comunque non aver scalfito in alcun modo le ambizioni della promessa americana, che ha sfruttato le frammentarie sessioni di test disputate durante l’inverno per ristabilire le gerarchie della casa giapponese. Garrett è stato costantemente nella parte alta delle classifiche, precedendo in tutte le occasioni il compagno di squadra Nozane (altro debuttante), Locatelli, e in alcune occasioni anche il caposquadra turco. Infine, la positività al Covid 19 di qust’ultimo, ha reso il texano la punta di diamante della Yamaha. Sarà davvero entusiasmante seguire la lotta interna tra questi due giovani talenti, che già quest’anno proveranno, qualora la moto glielo permettesse, a lottare per le prime posizioni in campionato: “Mi piace questa pista – afferma Garrett al termine dei test ufficiali di Barcellona -, il nuovo layout di curva 10 è molto scorrevole. Sulla R1 mi sento molto a mio agio, abbiamo raccolto molti dati che ci serviranno anche in futuro. Sono molto contento di queste due giornate, perché sono riuscito ad essere efficiente sia sul giro secco che nella simulazione del passo gara. Mi piace guidare, lavorare con il team, viaggiare. Adoro l'ambiente. Sì, penso che offiremo un grande spettacolo. Poi, ovviamente, vincerà il migliore. Io voglio inserirmi nel gruppo dei migliori da subito. Il mio obiettivo è importante e voglio godermi ogni weekend". Tornando a Locatelli, durante l'inverno abbiamo assistito ad una crescita continua: il bergamasco, con un passato anche nel Motomondiale tra Moto3 e Moto2, si è concentrato sull'adattamento del suo stile di guida alla R1, uno degli step più complicati quando si passa da una categoria all'altra. Durante l'unico test collettivo disputatosi a Barcellona (clicca qui per leggere il resoconto), Andrea ha siglato l'ottavo miglior tempo a nove decimi dalla Kawasaki di Jonathan Rea, mentre la settimana dopo ad Aragon (qui per il resoconto), in quinta, pur aumentando il divario dal suo compagno di marca Gerloff (otto decimi). Per il #55 il lavoro da compiere per lottare costantemente al vertice è ancora molto, ma il potenziale non manca di certo e la strada imboccata è quella giusta: "Siamo soddisfatti della nostra moto, perché sta garantendo grandi cose e di possedere prestazioni costanti passaggio dopo passaggio. Il set up trovato è buono, ci siamo arrivati evitando di stravolgere le cose ed errori. Sembra che io, nella testa e negli occhi, già conoscessi questa R1. Intendo dire, niente di lei mi stupisce e ogni cosa mi viene bene. Certo, so che devo migliorare. Per esempio, posso ottimizzare la gestione elettronica". A Barcellona e Aragon Locatelli non ha potuto usare come punto di riferimento il team mate Toprak Razgatlioglu, ritrovandosi lui a dover portare avanti tutto il lavoro. Ma in che rapporti sono i due? "C'è una bella armonia nel box e con Toprak vado d'accordo. Tutti i ragazzi sono determinati, il feeling è positivo. Penso che nei prossimi test capiremo ancora di più, ritengo che faremo altri passi avanti. Toprak è forte in frenata, ma in realtà non fa niente di impossibile. Non dico di essere vicino a lui, però penso di aver fatto. Potrebbe aiutarmi il seguire le sue linee, perché il turco ha più esperienza sulla 1000. Io devo fare i miei chilometri, so che le prime gare mi daranno più luce. In mezzo a tanti piloti, capirò come dovermi migliorare. Gli obiettivi da raggiungere durante la stagione? Ancora presto per parlarne, ma 'Loka' sembra avere già le idee chiare: "Ovviamente punto a vincere, ma, essendo un rookie, voglio arrivarci attraverso un percorso di crescita costante. Non voglio ottenere immediatamente buoni risultati e trovarmi indietro a metà stagione senza sapere il perchè. Devo crescere passo per passo". Se per Razgatlioglu il giudizio è rimandato ai prossimi test, abbiamo già avuto la possibilità di farci un'idea sul nuovo pilota GRT Kotha Nozane. Il giapponese, noto a qualcuno per aver preso parte alla gara della MotoGP in Giappone nel 2017, ha dovuto sfruttare la lunga pausa invernale per prendere le misure con la nuova categoria, facendo registrare tempi ben lontani da quelli dei suoi compagni di marca (com'era lecito aspettarsi) e divertendosi a stupire tutti quanti con pieghe spettacolari. Ma il suo potenziale è ancora tutto da scoprire. Ultima nota per Christophe Ponsson, passato dall'Aprilia del team Nuova M2 Racing alla Yamaha Alstare, che sancisce il suo ritorno nel mondiale delle derivate dopo anni di assenza. Il francese, nonostante l'esperienza racimolata nel 2020, è stato il fanalino di coda in tutte le sessioni di test fin qui disputate, e viene difficile pensare che la situazione possa cambiare nel corso della stagione.