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Era ormai solo una questione di tempo. Lo stesso Rea, durante le trattative per il suo rinnovo a Giugno 2020, aveva esplicitamente chiesto ai giapponesi di sviluppare un nuovo modello per la stagione successiva che fosse in grado di contrastare la nuova generazione di moto affacciatasi in SBK nei due anni precedenti (Ducati V4 R su tutte). Una richiesta resa ancora più urgente dal divario spaventoso in termini di velocità di punta, tallone d’Achille di Rea negli anni passati. Ad Akashi non si sono fatti trovare impreparati e nel mese di Novembre, durante i test a Jerez de la Frontera, la Ninja 2021 è stata svelata al pubblico: carenatura frontale completamente riprogettata, codone e carene laterali rivisti ed un motore che rappresenta un’importante evoluzione di quello 2020. Tuttavia, abbiamo avuta la possibilità di verificare la bontà di questo nuovo progetto soltanto due settimane fa, nella due giorni di test ufficiali a Barcellona. Durante l’inverno, il team Provec ha preferito organizzare sessioni private con i due piloti titolari non presenziando a quelle ufficiali insieme alle altre case, in modo da non scoprire completamente le carte. Se il campione del mondo in carica ha avuto la possibilità di raccogliere informazioni molto importanti per lo sviluppo, così non è stato per il compagno di squadra Alex Lowes. Il britannico, quattro volte sul podio nel 2020, si è infortunato ad una spalla durante un’allenamento sulla moto da cross nel mese di Febbraio, sventura che l’ha tenuto fuori causa per diverse settimane impedendogli di girare a Jerez e Portimao insieme a Rea. Dunque, i test in catalogna rappresentavano il primo vero banco di prova per Kawasaki. Seppur siano state disputate appena due giornate, possiamo già affermare con certezza che la ZX10-RR è pronta per lottare al vertice: Jonathan ha siglato il miglior tempo in entrambe le sessioni, prima davanti alla Honda di Haslam ed il giorno successivo a Redding, mentre Lowes, nonostante la condizione fisica non del tutto ottimale ha chiuso rispettivamente al 12° e 7° posto le due giornate. Non solo il cronometro, anche gli stessi piloti hanno avuto sensazioni positive in sella, dichiarando che nonostante la base si sia dimostrata solida e già in grado di competere ad alti livelli, c’è ancora tanta strada da fare, le parole del campione in carica: “Sono state due giornate di test positive. Nei precedenti test, abbiamo sempre dovuto rallentare il nostro lavoro a causa del meteo inclemente, ma questa volta non abbiamo avuto problemi ed è stata anche la prima uscita insieme a quasi tutti i nostri rivali. Ci siamo concentrati sul telaio, sul motore e sull'elettronica, in modo da rendere più familiare la nuova Ninja, con cui mi trovo già a mio agio" “Nella seconda giornata abbiamo svolto delle prove con un setup da gara, effettuando anche una simulazione ad un orario simile a quello in cui correremo durante i weekend. Nonostante non l'abbia completata, sono contento del mio passo, così come del tempo sul giro con la gomma SCX più morbida. Siamo veloci, ma possiamo effettuare un ulteriore step in avanti" Queste invece le parole del compagno di squadra, che ha avuto la possibilità di tornare a girare con la Ninja 2021 appena due settimane prima dei test ufficiali a Jerez insieme a Bautista e Haslam: ”Sono davvero felice di esser tornato sulla moto per questi due giorni (riferendosi ai test privati di Jerez). Non ero sicuro di quanto sarei stato in forma con la mia spalla, ma abbiamo completato un sacco di giri e sono stato in grado di continuare il lavoro che avevamo iniziato con il nuovo pacchetto a Novembre“ ”(...) Tutto questo è positivo perchè non sapevamo se avremmo potuto avere un ritmo abbastanza buono, ma lo abbiamo fatto. Abbiamo letteralmente ripreso tutto da dove avevamo lasciato , il mio passo è stato buono e abbiamo trovato alcuni miglioramenti sulla moto. Oltre a questo, ho lavorato anche sulla mia guida, quest’inverno mi sono allenato per essere più morbido in uscita di curva. È stato un test davvero positivo, abbiamo spuntato tutte le caselle che ci eravamo prefissati per questi due giorni” Ai test di Barcellona erano presenti anche Isaac Vinales e Samuele Cavalieri: Il primo, cugino di Maverick e alfiere del team Orelac, aveva già effettuato un’uscita a Portimao insieme a Rea per prendere confidenza con la sua Ninja 2021 (simile a quella degli ufficiali ma gestita in proprio), presentandosi dunque alla due giorni catalana, chiusa in 17° posizione, con diversi chilometri alle spalle. Ben più complicato l’approccio alla categoria del pilota italiano, vice-campione del CIV Superbike 2020, il quale ha chiuso i test in ultima posizione a quasi tre secondi dal compagno di marca. Ricordiamo che Cavalieri è sceso in pista con la vecchia Ninja, che probabilmente utilizzerà anche durante la stagione. Assenti il suo compagno di squadra Loris Cresson (ancora in attesa che la sua moto venga allestita) e l’unico titolare del team Puccetti, Lucas Mahias. L’obiettivo della casa di Akashi è, ovviamente, fare nuovamente piazza pulita e diventare sempre più inarrivabili nell’Olimpo delle derivate di serie. Rea vorrà chiudere al più presto la questione della centesima vittoria in carriera (attualmente è a quota 99!), mentre Lowes dovrà a tutti i costi dimostrare di meritarsi quella sella ripetendo le ottime prestazioni sfoggiate sporadicamente lo scorso anno. Ma attenzione, i due non saranno soli; la concorrenza è più agguerrita che mai e siamo certi che non mancherà una lotta al vertice. Questi test sono stati solo un antipasto.