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Mentre tutti gli appassionati si interrogavano sulla reale necessità di inserire questo nuovo format in alcuni weekend di gara e su tutti gli aspetti sportivi ad esso legati, Liberty Media insieme a tutte le squadre erano concentrati su un aspetto fino ad allora trascurato ma tutt’altro che di poco conto: i costi. Con l’introduzione del budget cap (ovvero un tetto di spesa massima fissato per quest’anno a 145 milioni di Dollari) a Maggio 2020, alcuni team avevano chiesto un aumento della soglia di un milione per far rientrare i costi aggiuntivi delle tre Sprint Race senza il bisogno di effettuare altri licenziamenti o diminuire il flusso di denaro in altri reparti. Proposta inizialmente bocciata, in quanto le squadre minori avevano il timore che parte di questa cifra aggiuntiva potesse essere investita dai top team nello sviluppo della vettura. Alla fine, si è arrivati ad un compromesso di 500 mila Dollari che, stando alle informazioni divulgate, è stato accettato all’unanimità. Alla luce di ciò, è lecito pensare che manchi soltanto l’ufficialità per l’introduzione di questa corsa da 100 km nei GP di Monza, Silverstone e Interlagos. Ancora non sappiamo con certezza come saranno strutturate queste mini gare(molto probabilmente verrà divulgato tutto quanto al momento del suo annuncio), in particolare se i pit stop saranno consentiti, come verrà applicata la regola del parco chiuso, quando si svolgeranno le qualifiche vere e proprie ed il punteggio che assegneranno. Pur non essendo state ancora introdotte, appassionati, opinionisti e persino addetti ai lavori hanno espresso opinioni di qualsiasi genere, da aspre critiche a segnali di benvenuto. Di seguito vi riportiamo quelle che secondo noi sono le più interessanti: Max Verstappen (Red Bull) “Secondo me, non c’è assolutamente bisogno di inserire una Sprint Race. Penso che non sia necessario cambiare e variare l’intero programma. Non abbiamo bisogno di rimescolare le carte così tanto per vedere un’autentica lotta per la vittoria” Sergio Perez (Red Bull) “Penso che esista una linea sottile. Personalmente, ritengo che questo format sia un po’ rischioso. Non so cosa aspettarmi, davvero. Come cambierà il programma una volta che lo avremo fatto, non ne ho assolutamente idea. La cosa più importante per me è che la Formula 1 mantenga il proprio ed originale DNA” Mattia Binotto (Ferrari) “Crediamo che sarà fantastico cambiare per offrire più spettacolo e più imprevedibilità nelle gare. Siamo propositivi e stiamo proponendo un cambiamento che possa raggiungere l’obiettivo menzionato precedentemente. Le discussioni sono in corso e sembrano promettere bene, ma dobbiamo guardare i dettagli, perché quest’ultimi faranno la differenza sotto questo aspetto. Il lavoro collettivo deve continuare, sperando di trovare la giusta soluzione” Daniel Ricciardo (McLaren) “All’inizio avevo un po’ di apprensione . Ora però mi sento più aperto a questa prospettiva, sono certamente più favorevole a questo scenario rispetto alla proposta della griglia invertita. Credo che se i migliori hanno la possibilità di emergere e vincere, senza manipolazioni o formati artificiali, l’ipotesi mi fa meno paura. La competizione è ciò che amo di più, mi piacerebbe fare più gare e meno prove. Quindi questa proposta va nella direzione che vorrei”