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Per risolvere i problemi connessi all’imputazione dell’atto ad un determinato soggetto lo stesso D.P.R. del 1997 ha introdotto l’istituto della firma digitale come sistema di autenticazione di documenti informatici analogo alla firma autografa su carta. Le norme sopraindicate sono state poi integralmente riprodotte nel D.P.R. del 2000 nel quale sono altresì contenute le norme in materia di protocollo informatico. tali disposizioni possono essere definite come la vera e propria chiave di volta del sistema normativo in materia di digitalizzazione dei procedimenti amministrativi. Questo approccio settoriale, in cui si inseriscono anche la Legge emanata nel 2004 in materia di accessibilità dei soggetti disabili agli strumenti informatici e il D.P.R. del 2005 in materia di Posta Elettronica Certificata (PEC), cominciava, tuttavia, a mostrare i suoi limiti. Le norme in materia di informatica nell’Amministrazione erano molteplici e, per di più, contenute in numerosi provvedimenti . Le difficoltà di comprensione delle norme in materia da parte di chi era chiamato ad applicarle erano, infatti, accresciute dalla circostanza che la stessa materia fosse frammentata . Risponde, quindi, ad esigenze di semplificazione del quadro normativo vigente l’adozione del Codice dell’amministrazione digitale (CAD). Vanno poi segnalate legge del 28 gennaio 2009 e, soprattutto, la legge del 18 giugno 2009, numero 69 che è intervenuta sul Codice al fine di rendere più garantiti i diritti dei cittadini e più stringenti gli obblighi per le amministrazioni. Successivamente si segnala il decreto legislativo del 2012, recante ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese. Il provvedimento in attuazione dell’Agenda digitale italiana ha previsto all’articolo 1 la promozione da parte dello Stato dello sviluppo dell’economia e della cultura digitali, la definizione delle politiche di incentivo alla domanda di servizi digitali, l’alfabetizzazione informatica, nonché la ricerca e l’innovazione tecnologiche, quali fattori essenziali di progresso e opportunità di arricchimento economico, culturale e civile. In particolare, al fine di favorire la presentazione di istanze, dichiarazioni e dati, nonché lo scambio di informazioni e documenti tra la pubblica amministrazione e le imprese e i professionisti in modalità telematica, è prevista, all’articolo 5, l’istituzione di un pubblico elenco denominato Indice nazionale degli indirizzi di posta elettronica certificata (INI-PEC) delle imprese e dei professionisti, presso il Ministero per lo sviluppo economico.