Download Free Audio of Louis Augustus Jonas Foundation (conto n. 001-3-16... - Woord

Read Aloud the Text Content

This audio was created by Woord's Text to Speech service by content creators from all around the world.


Text Content or SSML code:

Louis Augustus Jonas Foundation (conto n. 001-3-16764-G) Rapporto iniziato il 10 ottobre 1990 a richiesta di tale Luigi Bisi-gnani, che figura l'unica firma autorizzata sul conto. Si era sempre pensato che il Bisignani autorizzato ad operare fosse il presidente del l'Alitalia, in realtà si tratta del fratello Luigi, persona dell'entourage di «Omissis». A fine 1991 vengono presentati all'incasso titoli per 6 miliardi di lire. Nel mese di dicembre dello stesso anno vi è un trasferimento ad una banca lussemburghese per lire 3,7 miliardi con ordinante «P. Star» e beneficiario «Società Teal».18 Questo bonifico porta la firma di «Roma», anche se egli non è delegato a operare sul conto. Si susseguono poi vari prelievi in contanti. Rilevante quello del 18 marzo per 3 miliardi. Fondo san Serafino (conto 001-3-17178) Rapporto iniziato l'8 maggio 1991 su richiesta di Carlo Sama, che si qualifica come presidente della «Fondazione san Serafino». Al marzo 1992 porta un saldo di 1948 milioni. Le firme autorizzate appartengono a un ramo della famiglia Ferruzzi (Alessandra Fer-ruzzi, il marito Carlo Sama e Sergio Cusani). La stessa intestazione del conto richiama direttamente la persona dello scomparso fondatore del gruppo Ferruzzi (Serafino, padre di Alessandra). Il conto ha vita breve quanto intensa: in due mesi la colonna avere genera un totale di 46,6 miliardi. Nel maggio e giugno del 1991 vengono accreditati i ricavi di titoli di Stato italiani per 9876 milioni e per 34.770 milioni. I titoli vengono presentati da «Roma», che non è delegato a operare sul conto. Gran parte dei denari viene trasferita con operazioni successive a banche elvetiche: lire 9850 milioni il 17.5.91, lire 9870 il 5.7.91, lire 21.150 milioni l'8.7.91. Gli ordinanti indicati sui moduli sottoscritti da «Roma» sono «P. Star» e «St. Louis». Beneficiario è «Pius K. Steiner». Con la medesima firma non autorizzata appare anche un prelievo in contanti di lire 38.550.000 in data 12 ottobre 1991. Vi è un punto in comune con le operazioni fatte sul conto «Louis Augustus Jonas Foundation» (vedi annotazione precedente, dove anche ricorrevano i nomi «P. Star» e «Louis»)." Fondo mamma Roma per la lotta alla leucemia (conto n. 001-3-15924; saldo circa 660 milioni) Su alcuni documenti il conto viene riportato con la dicitura «Associazione Lotta alla Leucemia». Il rapporto viene aperto il 10 ottobre 1989 con un primo versamento in contanti di lire 200 milioni su autorizzazione di «Roma», che poi risulta essere l'unico firmatario del conto. I principali movimenti di accredito provengono dai conti Tumedei Alina Casalis e dal «Fondo san Martino». In data 13 dicembre 1991 dal conto viene prelevato l'importo di lire 412.800.000 che, nel controvalore di dollari Usa di 334.000, viene girato sul conto 051-3-10054 intestato «Roma Charity Fund». In ogni caso anche per questo deposito che sembrerebbe avere una specifica destinazione manca una qualsivoglia indicazione sul soddisfacimento delle stesse attraverso l'utilizzo degli ammontari ritirati. Roma Charity Fund (conto n. 051-3-10054) La pertinenza personale del fondo è evidenziata già nella sua intestazione. Un grosso flusso di alimentazione è l'accredito di 344mila dollari Usa (pari al controvalore di lire 412.800.000) prelevati dal «Fondo mamma Roma» per la lotta alla leucemia. Vi si ritrovano accrediti ordinati da persone già incontrate nei fondi precedenti, come per esempio Louis Augustus Jonas Foundation per lire 100 milioni. Vi è anche traccia di elargizioni religiose o caritative presumibilmente a titolo personale. Si veda sempre per esempio il pagamento di circa 172 milioni alle Suore di Santa Brigida e quello di lire 200 milioni in favore dell'Opera di don Picchi. Fondo Madonna di Lourdes (conto n. 051-3-02370) Saldo al 7 luglio 1992: circa 1,2 milioni di dollari Usa. Aperto nel maggio 1987 da S.E. Vetrano, deceduto nel novembre del 1990. Le disposizioni testamentarie sono a favore della moglie Anna Bedogni e, alla morte di quest'ultima, a favore di «Roma» o di chi da lui designato. Dalla sola formulazione di S.E. Vetrano non si può stabilire se «Roma» è stato designato come erede ultimo a titolo personale oppure in virtù del suo ruolo nell'Istituto. «Roma» sembra interpretare la futura eredità a titolo personale e non si preoccupa di far rilasciare il testamento della signora Bedogni vedova Vetrano. Tumedei Alina Casalis (conti n. 051-1-03972, 051-6-04425 e 051-3-05620 - depositi valori n. 30908 e 31135) Deriva dalla successione dei coniugi Tumedei (della moglie Alina Casalis, deceduta nel 1969, prima, e dell'avvocato Cesare Tumedei, successivamente). Le sostanze, per un valore di 3-4 miliardi di lire, vengono destinate per il 60 per cento a opere benefiche in campo sanitario, secondo le volontà del defunto avvocato, e per il 40 per cento allo Ior per opere benefiche. Il 40 per cento di spettanza dello Ior viene gestito arbitrariamente da «Roma» su vari conti di cui si allega copia dei cartellini firma. La firma di «Roma» sui cartellini non sarebbe stata necessaria, trattandosi di fondi di pertinenza dell'Istituto (e non già dei suoi singoli componenti). Non si vede come giustificare i trasferimenti: - di lire 200 milioni in data 10.10.1989 al «Fondo mamma Roma». - di lire 400 milioni in data 23.07.1990 al «Fondo mamma Roma». - di lire 556 milioni in data 14.03.1991 al «Fondo san Martino» (conto n. 001-3-14577) quest'ultimo così discrezionalmente gestito da «Roma» che quando verrà estinto, la somma sarà girata al «Fondo mamma Roma». Santa Casa di Loreto (conto n. 001-3-16899; saldo circa 2,8 miliardi di lire) Santuario di Loreto e Sacro Monte di Varese (conto n. 051-3-10840; saldo circa 2,8 milioni di dollari) I due conti sono in qualche modo collegati. Il primo, sul quale tra l'altro sono affluiti i donativi disposti dalla «Fondazione Paolo VI», è stato aperto il 21 dicembre 1990 a richiesta di «Roma», che figura come uno dei firmatari disgiunti; l'altro è «Ancona». Il secondo è stato aperto in data 25 ottobre 1991 (protocollo del 12 novembre 1991!) a richiesta di «Ancona», che figura come unico firmatario. Successivamente il 14 novembre 1991 il predetto «Ancona» conferisce delega a favore di «Roma». Questo secondo conto risulta aperto e alimentato con un giroconto di dollari Usa di 2.834.510 - a firma del delegato a operare «Roma» dal conto n. 051-3-05213 intestato «Fondo Santa Teresa» che viene così estinto. Le richieste di movimentazione dopo il I o aprile sono avvenute, tramite «Roma», da «Ancona». «Ancona» in particolare ha chiesto informalmente di trasferire i dollari (circa 2,5 milioni) fuori dallo Ior. Di fronte alle resistenze oppostegli, «Ancona» acconsentirebbe a fare cambiare i dollari in lire, per avere un rendimento più elevato. L'operazione di cambio è tenuta in sospeso. E continuato nei confronti dei conti intestati al defunto cardinale di Jorio, il comportamento di «Roma» quale «erede»: piccole cose ma fatte con l'atteggiamento di chi si sente proprietario (e non esecutore testamentario come avrebbe dovuto essere). Nonostante la rarefazione delle richieste a firma di «Roma», molti dei conti già noti come a lui riferentisi sono stati movimentati a seguito di ordini sottoscritti direttamente dagli intestatari-fondatori. Ordini quindi formalmente regolari, ma sorge il dubbio che «Roma» si possa essere precostituito una serie di ordini firmati in bianco da queste persone, per poterli poi utilizzare senza sottostare ai controlli della Commissione. A completamento della documentazione già fornita, si unisce un elenco di conti dove «Roma» opera sia per formale conferimento di delega sia per prassi inveterata. Di tali conti si riporta anche la consistenza al 9 maggio 1992 e la pertinenza (come rilevata dalla documentazione di apertura). [...] Fondo san Martino (conto n. 001-3-14577) Rapporto iniziato il 7 marzo 1987 a richiesta di «Roma», che lo utilizza per versarvi somme che gli provengono a vario titolo. Si veda per esempio il versamento da 100 milioni da parte del comm. Lorenzo Leone in data 24 aprile 1991 (N.B.: il comm. Leone è facoltoso nominativo di Bisceglie, che compare in relazione ai vari conti per importi rilevanti - circa 50/60 miliardi - a nome delle Suore di Bisceglie oltre che per conti personali per circa 16 miliardi). Oppure l'accredito su questo conto in data 30.04.1991 di lire 150 milioni, con contropartita al conto 001-9-40001 «Fondo a disposizione di S.E. Mons. prelato». Qui ritroviamo 556 milioni di lire provenienti dalla successione Tumedei Alina Casalis. Il conto n. 001-3-14577 viene estinto il 12.07.91 con un giro sul conto n. 001-3-15924 «Fondo mamma Roma». Suore Ancelle della divina Provvidenza-Bisceglie Conti vari per un controvalore complessivo in lire di circa 55,4 miliardi. La firma di «Roma» è stata aggiunta sui cartellini firma in data successiva all'apertura senza che risultino i prescritti conferimenti di delega. I rapporti delle Suore con lo Ior vengono a volte tenuti tramite il comm. Lorenzo Leone, lui pure di Bisceglie e titolare di conti per importi rilevanti. Comm. Lorenzo Leone-Bisceglie Conti variamente intestati, per un importo complessivo di circa 16 miliardi di lire. Trattasi di rapporti di natura personale, come si rileva dalle disposizioni testamentarie che prevedono la destinazione dei beni alla figlia e ai nipoti. Come si è visto parlando del «Fondo san Martino», il comm. Leone in almeno un'occasione ha beneficiato «Roma» (per 100 milioni di lire).