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Questa statua, anche se risale al periodo degli inizi ‘700, riprende il dinamismo barocco visibile negli abiti: le pieghe dettagliate, i giochi di luci ed ombre e l’illusionismo danno, anche in questa statua come in Apollo e Dafne, il senso di rotazione sul proprio asse della statua. La figura che ho rappresentato risulta schiacciata, ma nella realtà è più snella ed equilibrata come la statua di Apollo e Dafne, nella quale Apollo si regge con un solo piede, mentre l’altro è in aria. Un’altra somiglianza tra la statua alla Galleria Borghese a Roma e quella che ho rappresentato è l’utilizzo di diverse superfici: la parte alta del vestito è più complessa e dettagliata, come a significare una maggiore presenza di pieghe, mentre quella a basso è più semplice. Nella statua di Apollo e Dafne le rocce a terra sono ruvide e solo abbozzate, mentre il drappo vestito da Apollo è scolpito nei minimi dettagli.