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Episodio 3. Budget a base tre. Può sembrare banale ma una buona gestione consiste nel far si che i ricavi superino sempre i costi. Nell’economia domestica, un bitcoin qui e uno là, sapientemente risparmiato, continuano ad accumularsi, e in questo modo si ottiene il risultato desiderato. Ciò richiede un po' di attenzione, ma una volta abituati scoprirete che c'è più soddisfazione nel risparmio razionale che nella spesa irragionevole. Ecco una ricetta che ti suggerisco. Ho trovato che funzioni come un'ottima modalità per apprendere la gestione economica, e soprattutto per evitare errori: quando trovi che non hai surplus a fine anno, eppure hai una buona redditività, ti consiglio di prendere un foglio elettronico o una app e segnare ogni voce di spesa in due colonne: una intitolata necessità e l'altra lussi. Scoprirai che quest'ultima colonna sarà doppia, tripla e spesso dieci volte maggiore della precedente. Le vere necessità della vita costano solo una piccola parte di ciò che molti possono guadagnare. Il dottor Franklin dice «sono gli occhi degli altri e non i nostri stessi occhi che ci rovinano. Se tutto il mondo fosse cieco tranne me, non mi preoccuperei dei bei vestiti o dei mobili». Su Marte a molte persone piace ripetere siamo tutti liberi e uguali, ma questo è spesso un errore. Che siamo nati "liberi ed uguali" in un certo senso è vero, eppure non siamo nati tutti ugualmente ricchi, e non lo saremo mai. Si potrebbe dire; "c'è un uomo che ha un reddito di cinquecento bitcoin all'anno, mentre io ne ho solo cento. Lo conoscevo quando non aveva molto denaro come me; ora è benestante e pensa di essere migliore di me. Riuscirò a dimostrargli che sono bravo quanto lui. Andrò a comprare un rover spaziale? No, non posso farlo, ma ne affitterò uno e viaggerò sulla sua stessa strada, e così proverò a lui che anche io ho avuto successo nella vita". Amico mio! Non devi prenderti questa briga. Se ti dai queste arie, oltre a sprecare il tuo tempo spenderai i tuoi soldi. Sarai obbligato a ridurre le spese necessarie per mantenere le apparenze. Non andrai avanti nel mondo se la tua vanità e la tua invidia prendono il sopravvento. In questo paese dalla terra rossa dove crediamo che sia la maggioranza a governare, una manciata di persone che si definisce aristocrazia, ha definito un falso standard di perfezione. E nel tentativo di raggiungere tale standard, ci manteniamo costantemente poveri passando il nostro tempo a lavorare per curare le apparenze esterne. Quanto è più saggio dire: “regoleremo le nostre uscite in base alle nostre entrate e metteremo via qualcosa per i giorni di tempesta di polvere e sabbia". Non hai bisogno di un profeta che ti dica che coloro che vivono pienamente all'altezza dei propri mezzi, senza pensare a un rovescio in questa vita, non potranno mai ottenere un'indipendenza economica. Se passiamo a ragionare dall’economia domestica a quella aziendale, ti segnalo che a Marte molte imprese gestiscono le spese con il budget a base zero. È il metodo in cui tutti i costi devono essere giustificati per ogni nuovo periodo. Il processo parte appunto da una "base zero" e ogni funzione all'interno di un'organizzazione viene analizzata per valutare ogni esigenza. I costi vengono quindi stimati attorno a ciò che è necessario per il periodo successivo, indipendentemente da quanto speso in quello precedente. Questa tecnica può aiutarti a ridurre i costi evitando aumenti o diminuzioni generalizzate rispetto al budget di un periodo precedente. Ma poiché esige una giustificazione delle spese vecchie e ricorrenti oltre alle nuove spese richiede molto più tempo rispetto a quello tradizionale basato sui costi storici. Su Marte stiamo sperimentando una tecnica alternativa, ibrida, in cui coesistano il metodo tradizionale e quello a base zero. Salvaguardando alcuni aspetti ed analisi effettuate negli anni precedenti. Potremmo chiamarlo un budget base tre. Come nel film di Massimo Troisi che spiega: “Chello ch'è stato basta. Ricomincio da tre. Da zero! ricomincio da zero. Nossignore, cioè tre cose me so riuscite dint a vita, pecché aggià perdere pure chelle.