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Il 2020 è stato il terzo anno consecutivo nel quale lo storico team britannico ha concluso la stagione di Formula 1 all’ultimo posto nel campionato costruttori. Nonostante i sensibili passi avanti fatti sotto il punto di vista telaistico, George Russell e Nicholas Latifi non sono riusciti ad ottenere neanche un punto al volante della FW43, peggiorando di fatto il già disastroso bilancio dell’annata precedente, dove al volante di una vettura, la FW42, tutt’altro che competitiva ed a tratti pericolosa, il rientrante Robert Kubica riuscì a conquistare un punto al Gran Premio di Germania. Al netto della classifica, i passi in avanti fatti a Grove negli ultimi dodici mesi sono stati assolutamente degni di nota, tanto da permettere ai due piloti di lottare per la zona punti in più di un’occasione durante la stagione. Con una base tecnica che si è dimostrata sufficientemente valida e vista la necessità di concentrarsi sui nuovi regolamenti 2021, i progettisti hanno deciso di non rivoluzionare il progetto e presentarsi ai nastri di partenza 2021 con una vettura che rappresenta l’evoluzione del modello precedente. Nella zona anteriore, l’unica vera novità è rappresentata dall’alettone, che presenta un diverso profilo degli upper flap e degli endplate per ottimizzare l’effetto outwash (deviazione dei flussi d’aria all’esterno delle coperture anteriori). Rimaste invariate le sospensioni ed il muso. I due gettoni che ogni team aveva a disposizione per apportare delle modifiche alle aree congelate della monoposto sono stati investiti per rivedere il telaio: i bargeboard presentano numerosi generatori di vortici e ben sette deviatori di flussi (contro i sei della FW43), sovrastati dal nuovo deflettore a ponte e dal boomerang. Per cercare di recuperare parte del carico aerodinamico perduto in seguito alle modifiche al fondo imposte dalla Federazione, la zona delle pance dopo i radiatori è stata completamente eliminata per incrementare l’effetto Coanda. Ne risente di questa singolare soluzione il cofano motore, molto più gonfio per contenere in uno spazio ridotto tutte le componenti del propulsore Mercedes. Il fondo, all’apparenza privo di qualsiasi scanalatura, nasconde invece nella sezione adiacente alla sospensione posteriore dei flap seghettati che contribuiscono a recuperare carico. Sull’ala posteriore si nota l’aggiunta di alcune soffiature nella zona inferiore e differenti venature per rendere più puliti i flussi d’aria presenti nel posteriore. CoSì come le fiancate della FW43B, anche il programma di lavoro svolto durante i test ha sollevato diverse perplessità. Avendo a disposizione soltanto tre giorni per preparare l’intero campionato era lecito aspettarsi che tutte le squadre, Williams in primis data la sua posizione, avrebbero cercato di ottimizzare i tempi per raccogliere il maggior numero di dati possibile sulla vettura. La prima giornata è stata invece dedicata completamente al terzo pilota Roy Nissany (attualmente titolare DAMS in Formula 2), il quale ha completato solamente 83 passaggi togliendo tempo prezioso a Russell e Latifi, in pista solo per due giornate. Al termine dei test, il britannico ha chiuso sesto in 1’30”117, mentre il compagno di squadra si è classificato diciottesimo a 1.555 secondi da Russell. Basteranno questi aggiornamenti ed il talento di Russell per riportare la Williams in zona punti? Presto per dirlo, ma un’idea ce la siamo fatti tutti, piloti compresi: “È stato ovviamente molto bello avere la possibilità di spingere per davvero al volante di una vettura di F1 dopo tanto tempo - ha dichiarato Latifi, in pista nel Day 3 - avevo un po’ di ruggine da togliermi. Il vento ha reso tutto un po’ più complicato, ma sono sempre opportunità da sfruttare per migliorare la propria guida. Mi sono girato in alcune occasioni perché ho cercato il limite. Sono contento del numero di giri completati, sono certo che abbiamo raccolti i dati necessari per poterci preparare adeguatamente per l’inizio di stagione”. “È stata una giornata molto produttiva - ha continuato Russell, che si è potuto calare nell’abitacolo solo nella terza giornata - abbiamo coperto un ragguardevole numero di giri senza avere problemi di affidabilità in nessuno dei tre giorni di test, uno sforzo notevole da parte del team che merita i complimenti. Siamo qui per essere competitivi a livello di performance, però, e sotto questo aspetto credo che abbiamo molto da analizzare. Alcuni dei nostri avversari hanno messo in mostra una buona velocità, anche se credo che le condizioni non ci abbiano favorito. In generale il test è stato positivo per il team, analizzeremo in profondità i dati raccolti in vista del primo weekend della stagione”.