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A Cosseria, nell’entroterra di Savona, in un’area delimitata a circa 15 metri di distanza dal sentiero che porta ai ruderi del castello, è stato vandalizzato un Crocifisso. Cose che fanno fatica a provocare ancora l’indignazione – ha commentato in un Tweet Azzurra Barbuto -, riservata per chi indossa il Rosario, per chi espone la croce nelle aule, per chi fa il Presepio, per chi celebra la Pasqua, perché offende chi non è cristiano. A questo è stata ridotta quello che fu la Cristianità. “Quelli che storcono il naso per la cristianofobia, minimizzando il fenomeno e relegandolo alla fantasia dei credenti – scrive in un tweet Don Salvatore Lazzara -. Sono gli stessi che hanno promosso la giornata contro l’islamofobia. Però sembra che a pagare il prezzo più alto è il cristianesimo ed i suoi simboli”. Il Crocifisso ligneo è stato orrendamente mutilato: qualcuno gli ha mozzato entrambe le gambe e poi, non contento, ne ha infilzata una nel costato della scultura. A scoprire l’atto vandalico sono stati alcuni biker che hanno avvertito le forze dell’ordine e inviato al Sindaco le foto dell’atto blasfemo. “Non è sicuramente qualcosa che riguarda la fede, dato che tra le comunità delle varie religioni qui i rapporti sono assolutamente ottimi“, insiste Molinaro. Una possibile spiegazione potrebbe arrivare allora, forse, dalla politica: sotto la croce infatti c’è un cippo che ricorda i caduti della divisione di fanteria Cosseria, che nel 1943 sul Don fu l’ultimo baluardo a resistere alla controffensiva sovietica. Ma anche questa ipotesi appare improbabile, dato che il cippo in sé non è stato vandalizzato: i responsabili si sono accaniti solo sulla croce e sull’entrata dell’area. Qualche atto vandalico è stato scoperto poco dopo anche nell’area del castello, dove sono state rimosse alcune lapidi che ricordavano caduti della Seconda Guerra Mondiale o della battaglia napoleonica. “Questo era un luogo di silenzio e rispetto – commenta ancora il Sindaco -. Ma la cosa più inquietante sono i dettagli, con quell’arto di legno infilzato nel torace. Questo episodio sta turbando molto gli abitanti di Cosseria, non mi darò pace finché non verrà trovato il responsabile”. Ora il crocifisso danneggiato è stato rimosso ed è a disposizione della magistratura; delle indagini si occupano i carabinieri.