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Durante la presentazione ufficiale, Remì Taffin (direttore tecnico del reparto motori), ci aveva avvisato che la nuova Alpine A521 non sarebbe stat un progetto rivoluzionato ma soltanto un’evoluzione del modello antecedente, la RS20. A primo impatto, oltre alla sgargiante livrea blu e rossa che ha dominato la scena, le differenza con la vettura 2020 sembravano davvero minime, con la parte anteriore rimasta invariata e qualche sottile differenza nella zona posteriore. Un’impressione confermata anche durante i test pre-stagionali del Bahrain, dove abbiamo assistito al ritorno ufficiale di Fernando Alonso in Formula 1. Lo spagnolo, rimasto coinvolto in un incidente stradale poche settimane fa, ha chiuso la tre giorni nel deserto in nona posizione, relegando il compagno di box Esteban Ocon (12°) a quasi un secondo di distacco. Nonostante la classifica finale veda Alonso davanti al francese (in quanto nel Day 3 Ocon ha girato solo la mattina), il numero 31 ha navigato spesso nelle prime posizioni, effettuando ottime simulazioni passo gara senza mai spremere al massimo la sua vettura. Anche gli ingegneri a Enstone hanno preferito non svelare immediatamente le novità portate in pista quest’anno, non divulgando dati sulla nuova specifica di motore e cercando di camuffare le novità al fondo. I due token a disposizione sono stati investiti per riprogettare la parte posteriore della vettura: le pance laterali sono state ridisegnate da cima a fondo, con gli scambiatori di calore riposizionati orizzontalmente al fine di sfruttare al massimo l’effetto downwash. Il loro riposizionamento, unito allo spostamento verso l’alto delle prese d’aria, permette infatti di indirizzare i flussi d’aria verso la parte alta del fondo vettura e far lavorare al meglio il diffusore. Ne giova quindi l’aerodinamica complessiva della monoposto. Rivista anche la configurazione dei terminali di scarico secondari del turbocompressore, spostati al di sotto del braccetto arretrato superiore della sospensione posteriore (nel 2020 erano posizionati sopra). Nessuno stravolgimento sul fronte motoristico; Taffin ha dichiarato che la priorità del team è concentrarsi sui cambi regolamentari 2022, limitando di fatto gli aggiornamenti destinati al 2021: “Per il 2021 ci sono dei cambiamenti minimi alla specifica della Power Unit dell’anno scorso, dato che ci siamo concentrati sul 2022 dopo aver dovuto rinviare di un anno il nostro programma iniziale per il 2021. Come sempre prima di una nuova stagione, l’obiettivo è quello di garantire l’affidabilità mantenendo, al tempo stesso, un alto livello di performance del motore in ogni gara. Il nostro scopo è continuare ad integrare il motore e il telaio nel miglior modo possibile, per trarre il massimo dall’insieme” “(...) C’è un limite al numero di evoluzioni dei gruppi propulsori tra fine 2020 e fine 2021. Si pone così l’accento sulla necessità di ottenere performance massime e regolari fin dal primo Gran Premio. Abbiamo intenzione di introdurre la nostra evoluzione R.E.20B nella prima manche del calendario nel Bahrain. Ciò dovrebbe consentirci di offrire performance costanti ogni weekend”. Se non presenta importanti novità sotto il punto di vista tecnico, non possiamo dire lo stesso della line up piloti: la coppia Ocon-Alonso sarà da tenere d’occhio nel corso della stagione, per vedere come reagirà il giovane francese alla presenza di un campione come Fernando e, viceversa, come lo spagnolo gestirà le prime corse stagionali (ricordiamo che non prende parte ad un GP di F1 da due anni e mezzo). Nella tre giorni di test entrambi hanno sono riusciti a completare i programmi di lavoro prestabiliti, provando ottime sensazioni alla guida: “È stato un test molto solido. Il programma era abbastanza intenso, quasi da condensare sei giorni di lavoro in soltanto tre, e lo abbiamo portato a termine senza grossi problemi. Ci siamo focalizzati principalmente sui test aerodinamici, soprattutto nelle zone che sono state modificate dal regolamento attuale, e sulla ricerca del miglior set-up” ”(...) I piloti si sono abituati alla monoposto e tutti quanti siamo fiduciosi per la nuova stagione. Il nostro team ha svolto un ottimo lavoro. In generale abbiamo raggiunto una media di 130 giri al giorno, riscontrando miglioramenti nella performance. Ogni squadra aveva il proprio programma, quindi non avremo un’idea chiara sui livelli prima di due settimane, ma noi siamo soddisfatti. Ci concentriamo su noi stessi e faremo il massimo per affrontare il primo round del campionato al massimo della forma”. Queste le parole di Marcin Budkowsky, direttore esecutivo Alpine.