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Diapositiva successiva Piano di evacuazione e di emergenza Evacuazione: allontanamento dallo stabile ma anche il raggiungimento di un luogo sicuro sullo stesso piano o su un piano adiacente. Luogo sicuro: uno spazio scoperto o un compartimento antincendio, un’area che ha un accesso diretto ad un’uscita di emergenza dove le persone possono fermarsi in sicurezza attendendo ulteriori istruzioni o assistenza per portare a termine l’abbandono dell’edificio. Ogni occupante di un locale di un reparto deve sapere qual è il suo luogo sicuro di riferimento! Con il termine evacuazione si può intendere l’allontanamento dallo stabile ma anche il raggiungimento di un luogo sicuro sullo stesso piano o su un piano adiacente. Il piano di evacuazione e di emergenza è un documento deve essere noto e conosciuto a tutto il personale, e uno dei momenti importanti per fare questo è certamente la prova di evacuazione. L’obiettivo principale dell’evacuazione è la salvaguardia dell’incolumità delle persone che potrebbero rimanere coinvolte nell’emergenza. I tempi di sfollamento devono ovviamente essere inferiori al tempo che l’incendio o un’altra emergenza impiegano per esplicare i lor effetti dannosi. Nel caso dell’incendio per esempio gli effetti spesso non sono legati solo al fuoco ma soprattutto all’effetto nocivo dei prodotti della combustione. Per esempio un’esposizione a concentrazioni di monossido di carbonio (CO) elevate anche per un solo minuto può già essere mortale. Il piano di evacuazione e di emergenza terrà conto dei possibile scenari di incidente che si possono verificare, dall’incendio al terremoto, dall’alluvione all’incidente aereo, dalla fuga di gas/sostanze pericolose all’attentato terroristico. A seconda della zona geografica e dell’attività svolta dall’azienda il piano può contenere differenti scenari di incidente. Si può definire luogo sicuro uno spazio scoperto o un compartimento antincendio, cioè separato da altri compartimenti tramite spazio scoperto o filtri a prova di fumo con caratteristiche idonee a ricevere e contenere un certo numero di persone oppure a consentirne il movimento ordinato. In ogni caso si tratta di un’area che ha un accesso diretto ad un’uscita di emergenza dove le persone possono fermarsi in sicurezza attendendo ulteriori istruzioni o assistenza per portare a termine l’abbandono dell’edificio. Diapositiva successiva Piano di evacuazione e di emergenza Il piano di evacuazione è un documento obbligatorio in ogni azienda o struttura e riporta i vari scenari di incidente che si possono verificare e regola il comportamento da tenere nelle varie situazioni. Dovrà contenere almeno: • descrizione dei luoghi di lavoro e percorsi di evacuazione • assegnazione degli incarichi e dei compiti; • cosa fare in caso di emergenza; • attivazione dell’emergenza; • gestione delle emergenze specifiche; • gestione dell’emergenza sanitaria; • gestione dell’emergenza incendio; • procedura di evacuazione. Il piano di evacuazione deve essere conosciuto e seguìto, in primo luogo quando si riceve l’allarme che avvisa di mettere in atto l’evacuazione restando calmi e terminando immediatamente qualsiasi operazione rischiosa (per esempio spegnere una fiamma, tappare un recipiente di sostanze chimiche, staccare la corrente elettrica) e allontanandosi rapidamente dalla propria postazione di lavoro raggiungendo il luogo sicuro. Non prendere oggetti pesanti o ingombranti e dirigersi al luogo sicuro o al punto esterno di raccolta senza correre e senza spingere, tenendosi saldamente alla ringhiera delle scale per evitare di cadere se qualcuno dovesse spingere da dietro. Il contenuto proposto è relativo alla struttura di un piano di evacuazione e di emergenza tipo. Diapositiva successiva Prove di evacuazione e di emergenza La prova di evacuazione e di emergenza ha l’obiettivo di simulare una situazione di emergenza, durante cui verrà effettuata l’evacuazione dell’edificio percorrendo le vie di fuga. La prova di evacuazione è l’allenamento all’emergenza! La prova di evacuazione va presa con serietà e affrontata con diligenza perché deve rispecchiare il comportamento da tenersi durante l’emergenza vera, in cui potrebbe non esserci tempo per pensare a come comportarsi, ma le azioni dovranno essere automatiche proprio sulla base dell’addestramento ricevuto. Lo scopo della prova di evacuazione è la familiarizzazione con un’eventuale situazione di emergenza e vedere come viene gestito l’evento da parte delle figure incaricate, così da prendere eventuali provvedimenti formativi o informativi in caso di non riuscita. Per tutti i luoghi di lavoro è obbligatoria la redazione del piano di emergenza e di evacuazione e proprio per rendere questo piano “operativo”. Tutti i lavoratori sono chiamati a partecipare alle esercitazioni antincendio e di evacuazione che tengano conto dei diversi scenari e delle indicazioni contenute nel piano. Diapositiva successiva Prove di evacuazione e di emergenza Emergenza incendio Evacuazione dei locali Emergenza Sanitaria Le prove di evacuazione possono essere effettuate una o più volte all’anno, solitamente sempre con dovuto preavviso (per evitare incidenti o panico generale). La prova di evacuazione sarà preceduta da un avviso per evitare che venga fraintesa la natura dell’emergenza con possibilità di danni fisici alle persone durante l’evacuazione. La prova può essere condotta dal responsabile dell’emergenza e deve coinvolgere i membri delle varie squadre di emergenza.
Gli addetti all’antincendio interverranno con gli estintori per spegnere eventuali fuochi.
Gli addetti al PRIMO soccorso, interverranno qualora venga richiesto un loro intervento a seguito di contusioni, traumi, abrasioni, ustioni, crolli causati da eventi come crolli, inondazioni, incendi. Normalmente la periodicità della prova è annuale ma una successiva esercitazione deve essere messa in atto non appena la prova abbia rivelato serie carenze e dopo che sono stati presi i necessari provvedimenti. Approfondimento: le esercitazione antincendio sono obbligatorie con cadenza almeno annuale nelle aziende da 10 dipendenti in su, come indicato dal D.M. 10/03/1998 all’Articolo 5 e nell’Allegato VII al punto 7.4 che si riportano nel seguito. Resta senza dubbio fortemente consigliabile il loro svolgimento in ogni caso. Articolo 5. Gestione dell'emergenza in caso di incendio 2. Ad eccezione delle aziende di cui all'Articolo 3, comma 2, del presente decreto, per i luoghi di lavoro ove sono occupati meno di 10 dipendenti, il datore di lavoro non è tenuto alla redazione del piano di emergenza, ferma restando l'adozione delle necessarie misure organizzative e gestionali da attuare in caso di incendio. 7.4 - Esercitazioni antincendio Nei luoghi di lavoro ove, ai sensi dell'Articolo 5 del presente decreto, ricorre l'obbligo della redazione del piano di emergenza connesso con la valutazione dei rischi, i lavoratori devono partecipare ad esercitazioni antincendio, effettuate almeno una volta l'anno, per mettere in pratica le procedure di esodo e di primo intervento.