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Diapositiva successiva DUVRI: i rischi interferenziali Esemplificare con lo schema proposto la gestione delle interferenze della situazione schematizzata. Si immagina di avere a che fare con un’azienda che si occupa di logistica (Azienda A) che appalta i lavori di pulizia dei locali all’Azienda B, e che, temporaneamente, fa eseguire lavori di manutenzione sugli spazi esterni in cui circolano i carrelli elevatori all’Azienda C. Si suppone, per semplicità, che le aziende B e C non interferiscano tra di loro. La gestione delle interferenze deve essere sempre prevista, in certi casi raccogliendone i risultati nel DUVRI mentre in altri è possibile non redigere il documento. Sono esclusi dall’obbligo di redazione del DUVRI i seguenti casi • la mera fornitura, senza installazione, salvo i casi in cui siano necessarie attività o procedure suscettibili di generare interferenza con la fornitura stessa, come per esempio la consegna di materiali e prodotti nei luoghi di lavoro o nei cantieri (con l'esclusione di quelli ove i rischi interferenti sono stati valutati nel Piano di sicurezza e coordinamento PSC) • i servizi per i quali non è prevista l'esecuzione all'interno della stazione appaltante, intendendo per "interno" tutti i locali/luoghi messi a disposizione dalla stessa per l'espletamento del servizio, anche non sede dei propri uffici • i servizi di natura intellettuale. Diverso è il caso del cantiere edile, che sarà trattato a partire dalla prossima diapositiva. Diapositiva successiva POS e PSC: i rischi nei cantieri COMMITTENTE Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione (CSP) Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione (CSE) Impresa appaltatrice 1 DATORE DI LAVORO, RSPP, MEDICO COMPETENTE, impresa 1 DVR impresa appaltatrice 1 Impresa appaltatrice 2 DATORE DI LAVORO, RSPP, MEDICO COMPETENTE, impresa 2 DVR impresa appaltatrice 2 L’organizzazione del lavoro in cantiere è un’attività complessa, che non è oggetto di questo modulo. Pertanto si schematizzeranno brevemente i concetti fondamentali dell’organizzazione del cantiere così da permettere la comprensione dei termini POS e P.S.C. che spesso generano confusione nei datori di lavoro. Nella prossima diapositiva saranno mostrate le definizioni delle figure. Diapositiva successiva POS e PSC: i rischi nei cantieri Articolo 89 – Definizioni Cantiere temporaneo o mobile, di seguito denominato "cantiere": qualunque luogo in cui si effettuano lavori edili o di ingegneria civile il cui elenco è riportato nell’Allegato dieci. Alcune figure che si possono incontrare nel cantiere sono: • committente: il soggetto per conto del quale l’intera opera viene realizzata; • preposto: persona che sovrintende allo svolgimento delle attività lavorative garantendo l’attuazione delle direttive ricevute; • CSP: coordinatore in materia di sicurezza e di salute durante la progettazione dell’opera; • CSE: coordinatore in materia di sicurezza e di salute durante la realizzazione dell’opera. I coordinatori svolgono sia l’attività di pianificazione che di verifica dell’adempimento degli obblighi di sicurezza durante i lavori. Diapositiva successiva POS e PSC: i rischi nei cantieri Piano di sicurezza e coordinamento (PSC): relazione circa l’individuazione, l’analisi e la valutazione dei rischi in riferimento all’area e all’organizzazione dello specifico cantiere, alle lavorazioni interferenti, ai rischi aggiuntivi rispetto a quelli specifici propri del lavoro, corredato da tavole esplicative di progetto relative agli aspetti della sicurezza. Piano operativo di sicurezza (POS): documento che il datore di lavoro dell’impresa esecutrice redige, in riferimento al singolo cantiere interessato (uno per azienda). Si sottolinea come, ai sensi dell’Articolo 89, il POS o piano operativo di sicurezza sia “il documento che il datore di lavoro dell’impresa esecutrice redige, in riferimento al singolo cantiere interessato, ai sensi dell’articolo 17 comma 1, lettera a), i cui contenuti sono riportati nell’Allegato XV”. Pertanto il POS non è altro che la valutazione dei rischi riferita al “luogo di lavoro cantiere”, la cui redazione è un obbligo del datore di lavoro e non può essere delegata, rientrando tra quanto previsto dall’Articolo 17. L’Articolo 100 definisce invece il piano di sicurezza e di coordinamento che è costituito da una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla complessità dell’opera da realizzare ed alle eventuali fasi critiche del processo di costruzione, atte a prevenire o ridurre i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi i rischi particolari di cui all’Allegato XI, con specifico riferimento ai rischi derivanti dal possibile rinvenimento di ordigni bellici inesplosi nei cantieri interessati da attività di scavo, nonché la stima dei costi per la sicurezza. Il piano di sicurezza e coordinamento (PSC) é corredato da tavole esplicative di progetto, relative agli aspetti della sicurezza, comprendenti almeno una planimetria sull’organizzazione del cantiere e, ove la particolarità dell’opera lo richieda, una tavola tecnica sugli scavi. I contenuti minimi del piano di sicurezza e di coordinamento e l’indicazione della stima dei costi della sicurezza sono definiti all’Allegato XV. Diapositiva successiva POS e PSC: i rischi nei cantieri Si riporta il contenuto minimo del POS così come descritto nell’Allegato XV. Struttura del POS: a) Dati identificativi dell’impresa esecutrice: • nominativo del DATORE DI LAVORO, indirizzi e riferimenti telefonici della sede legale e degli uffici di cantiere; • specifica attività e singole lavorazioni svolte in cantiere dall’impresa esecutrice e dai lavoratori autonomi subaffidatari; • nominativi degli addetti al pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori e, comunque, alla gestione delle emergenze in cantiere, del RLS/RLST; • nominativo di MEDICO COMPETENTE e RSPP; • nominativi del direttore tecnico di cantiere e del capocantiere; • numero e relative qualifiche dei lavoratori dipendenti dell’impresa esecutrice e dei lavoratori autonomi operanti in cantiere per conto della stessa impresa; Diapositiva successiva POS e PSC: i rischi nei cantieri Conclude l’elenco del contenuto minimo del POS così come descritto nell’Allegato XV. Struttura del POS: b) specifiche mansioni, inerenti la sicurezza, svolte in cantiere da ogni figura nominata allo scopo dall’impresa esecutrice; c) descrizione dell’attività di cantiere, delle modalità organizzative e dei turni di lavoro; d) elenco dei ponteggi, dei ponti su ruote a torre e di altre opere provvisionali di notevole importanza, delle macchine e degli impianti utilizzati nel cantiere; e) elenco delle sostanze e preparati pericolosi utilizzati nel cantiere con le relative schede di sicurezza; f) esito del rapporto di valutazione del rumore; g) l’individuazione delle misure preventive e protettive adottate in relazione ai rischi connessi alle proprie lavorazioni in cantiere; h) le procedure complementari e di dettaglio richieste dal PSC; i) l’elenco dei DPI forniti ai lavoratori occupati in cantiere; j) la documentazione in merito all’informazione ed alla formazione fornite ai lavoratori occupati in cantiere.