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Diapositiva successiva DVR con procedure standardizzate PASSO 1 Si presentano ora le pagine tipo di un DVR redatto con le procedure standardizzate così come rappresentate nel Decreto Interministeriale del 30/11/2012. Le prime pagine sono il frontespizio e l’anagrafica aziendale contenuta nel Modulo 1.1, composta dalla descrizione generale dell’azienda e dall’organizzazione del sistema di prevenzione e protezione aziendale. Diapositiva successiva DVR con procedure standardizzate PASSO 1 Si procede con il Modulo 1.2 in cui si descrivono le lavorazioni aziendali e le mansioni relative. Come già evidenziato sarebbe utile allegare una planimetria degli ambienti di lavoro e dei locali di servizio con la disposizione delle attrezzature (lay-out aziendale). Nome del ciclo lavorativo (una scheda per ciascun ciclo): Ciclo lavorativo/attività Individuazione e descrizione delle fasi che compongono il ciclo: Descrizione fasi Indicazione dell’ambiente o degli ambienti, sia al chiuso che all’aperto, o del reparto in cui si svolge la fase: Area/reparto/luogo di lavoro Elencazione delle eventuali attrezzature utilizzate in ciascuna fase: Attrezzature di lavoro: macchine, apparecchi, utensili ed impianti (di produzione e servizio) Elencazione di quanto impiegato in ciascuna fase: Materie prime, semilavorati e sostanze impiegati, prodotti, scarti di lavorazione Individuazione di quelle coinvolte in ciascuna fase: Mansioni, postazioni Diapositiva successiva DVR con procedure standardizzate PASSO 2 Individuazione dei pericoli presenti e non presenti Attenzione! Qui si individuano i pericoli non si valutano i rischi! Nel Modulo 2 si individuano i rischi presenti per famiglie, le schede sono numerose e comprendono diversi possibili scenari. È possibile inserire anche pericoli non previsti dalle procedure in coda a quelli indicati. Si ricorda che questo modulo non è la valutazione dei rischi ma semplicemente l’elencazione dei pericoli. La valutazione dei rischi prevede una “stima” della probabilità e del danno, l’individuazione dei pericoli si limita invece a identificare quelli presenti e quelli non presenti. Diapositiva successiva DVR con procedure standardizzate PASSO 3 Indicazione dell’area e della mansione a cui si riferisce la valutazione: Area/reparto/luogo di lavoro Pericoli che determinano dei rischi: Pericoli che determinano rischi per la salute e sicurezza Strumenti di supporto nella valutazione: Eventuali strumenti di supporto Misure attuate (prevenzione e/o protezione) e risultato ottenuto: Misure attuate Il Modulo 3 è composto da 2 parti e la prima è quella relativa al terzo passo ovvero la valutazione dei rischi e l’indicazione delle misure attuate per la loro mitigazione. Qualora si verifichi che per alcuni pericoli non siano state attuate le misure previste dalla legislazione e necessarie a garantire la salute e sicurezza dei lavoratori, si dovrà provvedere con interventi immediati. Diapositiva successiva DVR con procedure standardizzate PASSO 4 Misure di miglioramento (prevenzione e/o protezione): Misure di miglioramento da adottare. Tipologie di misure prevenzione/protezione Incaricati dell’attuazione (con relativi poteri): Incaricati della realizzazione Data di attuazione prevista: Data di attuazione delle misure di miglioramento La seconda parte del modulo è relativa al programma di miglioramento con l’indicazione delle figure preposte all’attuazione e la data obiettivo. Le figure incaricate della realizzazione devono possedere adeguati poteri per portare a termine il programma di miglioramento a loro assegnato. Diapositiva successiva DVR classico Non esiste un “format” per il DVR classico come invece esiste per le procedure standardizzate. Sappiamo però che deve contenere: una relazione sulla valutazione di tutti i rischi; Indicazione misure di prevenzione/protezione e DPI; programma, procedure e ruoli delle misure di miglioramento; nominativi RSPP, RLS o RLST e MEDICO COMPETENTE; individuazione delle mansioni per rischi specifici. Modalità di redazione: libera Contenuti: normati Criteri: semplicità, brevità comprensibilità, completezza e idoneità Nella redazione del DVR classico non esistono indicazioni di format o organizzazione del contenuto particolari, per cui ogni azienda redige il documento secondo criteri propri sempre ricordando quanto contenuto nel Decreto Legislativo 81 del 2008 all’Articolo 28 comma 2 Lettera a) che cita:“… la scelta dei criteri di redazione del documento è rimessa al datore di lavoro, che vi provvede con criteri di semplicità, brevità e comprensibilità, in modo da garantirne la completezza e l’idoneità quale strumento operativo di pianificazione degli interventi aziendali e di prevenzione”. Pertanto pur essendo la modalità di redazione libera, si deve ricordare che i contenuti e i criteri sono normati e devono essere tali da garantire chiarezza e completezza del DVR e delle relazioni associate.