Read Aloud the Text Content
This audio was created by Woord's Text to Speech service by content creators from all around the world.
Text Content or SSML code:
E che non sia poi a dire il vero lo zucchero [quello poco raffinato, grezzo, lo zucchero con meno zucchero zuccherino] : che comunque questo per iniziare; e senza lista, senza busta [c’è una festa, una ressa quella fessa della commessa che guarda sempre le scarpe altrui: forse pure scarpe trovi, oramai, tra i prosciutti e i detersivi] latte, latticini, lattiginose cose: quiescenza di banchi frigo voi tocca per ultimi, è la regola, il regolamento, la procedura [come a dividere gli alimenti dai prodotti per l’igiene, mi sobbarco cinque o sei buste con il nigeriano che non aspetta altro; e per le solite quattro cose poi] salto le carni, i pesci, le verdure, le frescure, confetture, brutture di giornata, passo al tempio [c’è un tempio: di questi tempi non bastano mai, non soddisfano, disfano, stordiscono] semi e sementi, endovene di becchimi iperproteici: arcifluoriche, cose zincate, potassivamente ricchi di liberi radicali [la frutta secca la porto al compro oro dietro l’angolo] la migliore geografia si offre al migliore offerente a patto che abbia una fidelity card che consente dei fidelity sales: e se sei paziente [o demente o clemente] i fidelity points per una fidelity asciugamano da bidet; le geografie – dicevamo poc’anzi – come quel formaggio greco o quel pain d’épices che preferisci chiamare mostacciolo; poi l’orzoro, per la nonna, le caramelle mou, la crema di yogurt, la crema delle creme, la cremeria, la cremosità del ripieno di un panettone rivenduto a nuovo [pensa, ne ho forse mangiato già uno da quando non ci sei; mi riservo una colomba quest’anno per la festa della Resurrezione] il reparto per la casa, gaudio e tripudio, la casa, con le sue tazzine quotidiane, un nuovo mattarello minuscolo che avrei voluto regalarti, innumerevoli sgrassatori chanteclerizzanti omini bianchi mastri lindissimi questi qua sono pulitissimi; si spiega da sé che [da che mondo è mondo] dietro la pulizia della casa c’è quella del casalingo, del bipede d’appartamento, meglio se di sesso femminile pure se alla sua controparte non mancano oggi venticinque diverse tipologia di crema per la barba e figurati di schiuma; curioso come in questo posto diventi piuttosto odioso il curioso che curioseggia tra le poche calze, reggicalze, qualche collant, del tutto contestualizzate [si segnala ancora l’annosissimo ritardo nello smettere di considerare assorbenti e pannolini come beni opzionali; sia pur vero che determinate forme di protesta femminista hanno scelto di farne a meno esibendo con equilibrato orgoglio il rossore che scivola dalle cosce: non pare esservi soluzione diversa almeno nell’immediato] sono poi arrivato, spaesato, disorientato, tra l’addormentato e l’agorafobizzato, pare mi abbiano lobotomizzato almeno a vederla, la faccia, biancastra, algida, visibilmente in apprensione della commessa, quella fessa, che ha smesso di fissarmi le scarpe e guardandomi in viso dritta come una gatta mi segnala se ho difficoltà a cercare qualcosa: una birra, devo averle risposto, dovevano essere all’incirca le cinque e tre quarti di questa domenica, perché non sono andato al mare anche oggi?, una birra, soltando una birra: si poggi, la prego, si poggi qui.