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Il team austriaco riprende da dove aveva concluso l’ultimo Gran Premio del 2020, ovvero davanti a tutti. È vero, sono soltanto test, ma la superiorità espressa in pista dall’ultima creazione di Adrian Newey, la RB16B, sembra del tutto concreta e veritiera. In un tracciato che nell’era turbo-ibrida non ha mai regalato grandi emozioni ai bibitari (due podi in otto edizioni), Max Verstappen e Sergio Perez si sono trovati subito a proprio agio nel deserto del Sakhir, chiudendo la tre giorni di test in prima e ottava posizione. Una performance dovuta in primis dall’eccellente grip meccanico generato dal posteriore della vettura, che ha permesso ad entrambi i piloti di avere un’ottima tenuta in percorrenza ed uscita di curva. Proprio quest’area è stata soggetta a diversi cambi strutturali nel corso dell’inverno: già a fine Novembre, nelle libere del GP del Bahrain, era stato montato sulla RB16 un nuovo alettone posteriore caratterizzato dalla presenza di un solo pilone di sostegno (mentre avevano iniziato la stagione con due), soluzione adottata anche sulla monoposto 2021 per garantire un flusso d’aria più pulito. I due gettoni spesi da Adrian Newey per riprogettare la scatola del cambio e le attaccature delle sospensioni posteriori hanno dotato la RB16B di un bodywork estremamente rastremato che ottimizza l’efficenza aerodinamica e riduce il DRAG. Grandi aspettative anche per quanto riguarda il nuovo propulsore Honda: la casa nipponica ha puntato molto sull’unità 2021, anticipando alcune specifiche programmate al 2022 per permettere al team di Milton Keynes di compiere un ulteriore passo in avanti e competere ad armi pari con le due Mercedes di Hamilton e Bottas. Dopo i sei ritiri del 2020 dovuti ad un cedimento del motore, Honda ha assicurato di aver trovato la quadra dal punto di vista dell’affidabilità ed essersi concentrata sulla ricerca dei cavalli, andando ad apportare sostanziali modifiche nella zona endotermica per un guadagno complessivo di circa 15 cv. Durante i test non è stato possibile verificare quale fosse il reale incremento di velocità sul dritto (in quanto nessuno ha mai girato a pieno regime), ma abbiamo comunque constatato l’ottimo lavoro svolto sul fronte resistenza: non è stata registrata alcun tipo di anomalia relativa alla PU, ne tantomeno al cambio e agli altri componenti rivisti durante l’inverno. C’è stato un solo intoppo nel corso del Day 2, quando dalla vettura di Checo Perez si è completamente staccato il cofano motore sulla destra (era stato mal fissato in precedenza). Si prospetta dunque un inizio di stagione molto promettente soprattutto per Verstappen, che alla sua sesta stagione in Red Bull sembra avere tutte le carte in regola per puntare al titolo mondiale. È il favorito per il primo GP dell’anno? Ovviamente, secondo Lewis Hamilton, ma il 23enne di Hasselt ha già dichiarato di non sentirsi affatto in questo ruolo: "Non penso che Red Bull sia la favorita. Considerando che la Mercedes arriva da una serie di titoli iridati consecutivi. Alla fine i test non danno quasi mai responsi veritieri. Aspettiamo prima di giudicare. Nessuno ha fatto vedere qualcosa, in realtà (...). La cosa più importante, per quanto mi riguarda, è aver visto le risposte attese in questi test dalla RB16B a ogni cambio d'assetto che ho fatto. Ha risposto a ogni modifica nel modo migliore. Tutto ha funzionato bene. Quando sei un pilota e la macchina risponde così ai cambiamenti che si fanno, è buono".