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Wiggin e Mec-taig. il metodo a ritroso. Grant Wiggins e Jay Mec-taig, sostengono che spesso gli insegnanti iniziano a progettare partendo dai libri di testo, dalle lezioni preferite, dalle attività consolidate nel tempo, invece di farle derivare dagli scopi che ci si prefigge come meta. Secondo gli autori questo modo di procedere da manuale è sbagliato, schematico, deduttivo. Da quindici , vent’anni, la maggioranza degli esperti di didattica generale ha fatto propria la proposta pedagogico didattica della progettazione a ritroso, e anche Le linee guida del MIUR del Piano per la Formazione dei docenti 2016-2019, contengono un’indicazione per la formazione degli insegnanti alla “programmazione a ritroso”. Al contrario Wiggins e Mec-taig, in Fare Progettazione, pensano che sia meglio iniziare dalla fine , cioè dai risultati desiderati e dagli obiettivi prefissati, per poi ricavare il curricolo dalle evidenze dell’apprendimento . La progettazione a ritroso di Wiggins e Mec-taig, può essere una via possibile per progettate un percorso di apprendimento verso le competenze. Questo approccio alla progettazione viene definito a ritroso, perché prevede che l’insegnante pianifichi il percorso di apprendimento partendo dalla definizione di ciò che merita di essere appreso. In realtà, si tratta di un approccio perfettamente in linea con il senso comune, ma è considerato a ritroso rispetto alle abitudini convenzionali. Il processo della progettazione a ritroso comprende tre fasi distinte. un fase iniziale di individuazione dei risultati desiderati. una seconda fase di determinazione delle evidenze di accettabilità, e una terza fase conclusiva di pianificazione delle attività di istruzione.