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Gli ESTINTORI si distinguono per il tipo di estinguente utilizzato: idrici/a schiuma ad anidride carbonica (CO2) a polvere a gas inertizzanti/halon Attualmente sono utilizzati quasi esclusivamente gli estintori a polvere ed a CO2. La classificazione più utilizzata per gli estintori, ai fini pratici, è quella basata sulla sostanza estinguente adoperata. La scelta degli ESTINTORI dipende dal tipo di materiale combustibile presente (a quale classe di fuochi dover far fronte). Criteri da seguire per stabilire numero e disposizione degli ESTINTORI: almeno uno per piano; percorso fino al più vicino, non più di 30 m; protezione, in rapporto alla capacità di estinzione, delle seguenti superfici. Il posizionamento di regola è vicino alle vie d’uscita e agli apparecchi più rischiosi (quadri elettrici, caldaie, cucine). Gli estintori devono essere in posizione visibile e segnalata, senza ostacoli al loro raggiungimento. Gli estintori devono essere oggetto di costante sorveglianza, controllo e manutenzione, per far sì che siano utilizzabili in perfetta efficienza al momento del bisogno. Gli estintori devono essere sottoposti a controllo almeno ogni 6 mesi. Gli estintori sono dotati di due dispositivi di sicurezza: la valvola di sicurezza, che serve a far uscire una certa quantità di gas propellente quando la pressione interna supera il valore di taratura della valvola (ad esempio quanto l’estintore è esposto ad alte temperature); la spina di sicurezza contro gli azionamenti accidentali: è un perno metallico bloccato con una sorta di sigillo (da rompere al momento dell’uso) che impedisce il movimento di apertura alla leva della valvola di erogazione. A tutto questo si aggiunge il manometro, posto sul gruppo di erogazione (gli estintori a CO2 non hanno manometro). È dotato di un quadrante in cui il campo di variazione della pressione è rappresentato da una fascia colorata, verde al centro e rossa ad entrambe le estremità. L’ago indicatore, in condizioni di efficienza dell’estintore, è posto nella zona verde centrale. Se l’indicatore si spostasse nella zona rossa a sinistra di quella verde, vorrebbe dire che l’estintore è scarico o che non è in grado, con il gas propellente residuo, di erogare tutto l’estinguente. Anche l’indicatore in campo rosso a destra dell’area verde indica una condizione non accettabile; la pressione all’interno del serbatoio è aumentata e certamente farà intervenire la valvola di sicurezza disperdendo una parte di gas propellente in atmosfera. L’estintore portatile a POLVERE è il mezzo di estinzione più diffuso, data la sua versatilità, semplicità d’uso ed efficacia. La polvere è efficace su fuochi di classe A, B, C, quindi solidi liquidi o gassosi. L’estintore portatile a CO2 è il mezzo preferito nella protezione di apparecchi in tensione e prodotti delicati o di grande valore. Gli estintori a CO2 si differenziano da quelli a polvere per: la presenza di un diffusore troncoconico in materiale plastico termicamente isolante o direttamente sull’erogatore o al termine di una manichetta, perché, un contatto accidentale con la CO2, comporta ustioni da congelamento (gli estintori a polvere hanno un ugello semplice al termine della manichetta); la mancanza del manometro; la mancanza di cordoni di saldatura, essendo realizzati a partire da pezzi pieni di metallo e non da lamiera. Gli estintori ad anidride carbonica più vecchi possono avere la parte conica superiore (ogiva) colorata di grigio, ad indicazione del tipo di gas contenuto. Tale caratteristica non è più richiesta dalla normativa vigente.