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Erik Erikson. Il campo della psicologia del ciclo di vita, al quale ha dato forte impulso il lavoro di Erik Erikson, studia come le persone si adattano alle diverse tappe dell’esistenza e come gradualmente acquisiscano consapevolezza del calendario biosociale, ovvero di quell’insieme di scadenze che scandiscono i passaggi evolutivi, come il matrimonio o l’arrivo dei figli. Per Erikson l’uomo ha come scopo quello di costruire un senso di identità, per cui ogni tappa della vita rappresenta una svolta. Lo psicologo americano Erick Erikson ha allargato il campo d’indagine della concezione freudiana. Erikson sostiene che alla dimensione psico sessuale di Freud va aggiunta la dimensione psico sociale. Ad esempio, nella fase orale, non dobbiamo considerare soltanto il piacere orale del bambino, ma anche quello di emettere suoni e di comunicare. Erikson divide il ciclo di vita dell’uomo in otto età, che dispone in una sequenza ordinata. A partire dalle fasi di sviluppo psico sessuale di Sigmund Freud, Erikson individua otto stadi di sviluppo psicosociale, ciascuna caratterizzata da una precisa crisi psicosociale. Erikson dice che in ogni fase di passaggio c’è una crisi nel soggetto. Questo ciclo si ripete in tutti gli individui anche se appartenenti a culture diverse. Tra un ciclo e l’altro l’individuo deve industriarsi per superare una crisi. Nello sviluppo, infatti, è importante il concetto di crisi intesa in maniera positiva. è questa, infatti, la scelta effettuata per risolvere la problematica evolutiva. La grande novità rispetto a Freud consiste nel ritenere che lo sviluppo psico-sociale continui ben oltre l’adolescenza e prosegua per tutta la vita dell’individuo.