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Concetto di sviluppo. Il concetto di sviluppo può essere definito come il processo evolutivo di un organismo con modificazioni di struttura, di funzione e di organizzazione. Tale processo può avvenire per tre ordini di cause. 1. maturazione intrinseca, (ovvero, sviluppo di capacità innate) . 2.influenza dell’ambiente .3 . apprendimento. Nell’ambito della psicologia dello sviluppo, distinguiamo. La psicologia dell’età evolutiva che si occupa di osservare e studiare ciò che avviene nella fase dell’infanzia sino all’adolescenza, due periodi dello sviluppo psicologico particolarmente ricchi di cambiamenti e di importanti acquisizioni sia cognitive che affettive, emotive e, prima ancora, fisiologiche. Il periodo dell’infanzia comprende la fase della vita che va dal momento della nascita al dodicesimo anno. La fase dell’adolescenza, invece, abbraccia tutto ciò che avviene dal dodicesimo al diciottesimo anno, anche se adesso si parla sempre più spesso di «tarda adolescenza», intendendo così riferirsi al prolungamento di alcune caratteristiche psicologiche proprie di questa fase di sviluppo, sino al venticinquesimo anno di età. È importante operare le distinzioni per fasce d’età, poiché a ogni fascia corrispondono una serie di cambiamenti che non sono solo individuali. L’età scolare, ad esempio, è caratterizzata dall’ingresso nel sistema scolastico, cui segue la maturazione di specifiche abilità. Obiettivo del percorso di crescita, sia sul piano fisico sia nell’area psicologica, è il raggiungimento della maturità, ovvero ciò che l’individuo dovrebbe aver acquisito alla fine di questo lungo periodo di vita, nei termini di una crescita progressiva e armonica nei diversi piani dello sviluppo in ambito sia fisiologico che psicologico. Lìaltro aspetto della psicologia dello sviluppo e la psicologia del ciclo di vita. questa studia come le persone si adattano alle diverse tappe dell’esistenza e come gradualmente acquisiscano consapevolezza del calendario biosociale, ovvero di quell’insieme di scadenze che scandiscono i passaggi evolutivi, come il matrimonio o l’arrivo dei figli. Per Erikson l’uomo ha come scopo quello di costruire un senso di identità, per cui ogni tappa della vita rappresenta una svolta. La vita pone l’individuo nella condizione di dover affrontare dei dilemmi sempre nuovi, in cui le esigenze personali si scontrano con le componenti e i vincoli sociali. L’uomo apprende attraverso la gestione di questi dilemmi nuove competenze e consapevolezze che lo conducono a sviluppare la propria identità. A queste due teorie si aggiunge la prospettiva della psicologia dell’arco di vita, sviluppatasi a partire dai contributi teorici di Lev Semënovič Vygotskij e della scuola russa, secondo cui per comprendere lo sviluppo psicologico dell’individuo è necessario tenere in considerazione i fattori sociali e culturali in cui la persona è inserita. Secondo questa prospettiva, le età dell’uomo non possono basarsi su un calcolo puramente cronologico, poiché l’età da sola non è sufficiente a spiegare i cambiamenti comportamentali. Viene inserito pertanto il concetto di crescita continua, poiché pur ammettendo, per pura comodità, la suddivisione in fasi, queste non possono essere esplicative di un processo di costruzione e integrazione di abilità che progredisce nel tempo.