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Louis, biologo analista, si era laureato presentando una tesi di laurea proprio sull’importanza della funzione degli enzimi nelle fasi di formazione dell’uomo ottenendo un 110 e lode con menzione di merito. Tutta la sua attività di analista puntava alla continua ricerca di questa particolare proteina prodotta sia nelle cellule animali che vegetali così importante per la vita di ogni essere presente in natura e così determinante nel disegnare la struttura fisica, il carattere, la durata dell’esistenza. Quella goccia di sangue nel suo fazzoletto, che aveva dato a Dèstiny per tamponare quella piccola ferita sul dito mentre apriva la busta dell’invito Ferrari, era rimasta nel cassetto della sua scrivania fino a che non decise di mandare un campione del sangue ad un laboratorio che, utilizzando un sofisticato microscopio a microscopia crioelettronica, poteva ottenere ingrandimenti sul DNA tali da individuare oltre la cellula anche gli enzimi. Le nuove frontiere della genetica molecolare hanno permesso di individuare come nel tempo i vegetali, gli animali e l’uomo, possono aver subito mutazioni a seguito di una la variabilità enzimatica. Sfogliando la corrispondenza sulla sua scrivania, si ritrovò la busta che il laboratorio gli aveva inviato contenente i risultati relativi alla ricerca sul DNA di Dèstiny. Non privo di una certa emozione la aprì e lesse con estrema attenzione ogni parametro che veniva indicato. Particolare attenzione cadde sulla descrizione di alcuni enzimi che naturalmente non erano presenti nel DNA umano ma invece facevano parte del patrimonio presente negli animali a sangue caldo e che influivano sul sistema muscolare conferendo particolari caratteristiche di elasticità, forza e resistenza. Nella sua passata esperienza Louis aveva già avuto l’occasione di trovare enzimi non presenti nel DNA umano, ed in particolare nei rettili velenosi ed in alcune specie di pesci, enzimi che avevano dato origine a mutazioni imprevedibili e drammatiche. (“Rosso Mediterraneo” dello stesso autore. La lampreda.”). In questo caso però gli enzimi non intervenivano sul sistema muscolare ma bensì sul sistema nervoso paralizzando diverse funzioni di organi vitali portando alla morte. Ma nel caso di Dèstini, che aveva una struttura fisica tonica e muscolosa, probabilmente quegli enzimi le davano