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Ismail, con sorpresa ma anche compiacimento, prese atto della caparbietà, determinazione e arguzia nello sminuire il prestigioso evento con le quali, la giovane Stephany, aveva esposto le sue scuse, evidenziando che la sua partecipazione era per lei solo un piacere fatto ad una amica senza alcun interesse prestigioso personale, anzi. Ismail accomiatò Stephany informandola che avrebbe preso una decisione dopo essersi consultato con alcuni Soci consiglieri e che, comunque entro la serata avrebbe inviato, ancora prima dell’inizio del Galà di saluto, una comunicazione ufficiale al Paddock circa i provvedimenti presi dall’Oxford Polo Ltd. organizzatore e responsabile dell'evento. Al Paddock di Diamante Nero, le notizie portate da Stephany furono prese come un fulmine a ciel sereno. Il Nobile andò su tutte le furie dando la colpa dell’accaduto al segretario amministrativo della tenuta in Italia che non aveva letto ogni riga del regolamento. Per lui era uno smacco inaccettabile e nella sua mente giravano pensieri di come poter riparare in qualche maniera alla situazione. Il dottore, seduto in un angolo, non dava alcun segnale positivo anzi la sua rassegnazione sembrava palesare il fallimento di quella missione. Stephany si ritirò nella sua cabina , si spogliò degli abiti da cavallerizza e si infilò sotto la doccia per uscirne dopo pochi minuti per indossare una tuta sportiva ed un paio di sneaker. Con i capelli ancora bagnati si rivolse con un sorriso al Nobile Italiano: " Le posso fare un caffè Sig. Umberto ?" Il Nobile la guardò con grande affetto e annuì solo con segno del capo. Stephany prese da un pensile una caffettiera che denunciava anni di onorato uso ma mai sostituita perché secondo il Marchese il caffè all’italiana va fatto con la moka e l’espresso va preso al bar. Il gorgoglio della caffettiera e l’aroma del caffè che usciva stava stemperando la tensione nell’ambiente e mentre lo sorseggiavano in un clima di apparente tranquillità si sentì bussare alla porta dalla quale apparve il commesso della Segreteria della Club House, che recava una busta sulla quale appariva a stampa in rilievo il logo dell’Oxford Polo e la consegnò al Marchese. Quest’ultimo la rigirò tra le mani, la passò a Stephany dicendole: "E’ arrivata la sentenza. Aprila tu." Stephany senza esitazione aprì la busta ne tirò fuori un foglio di carta da lettera a trama di lino con in alto a stampa in foglia d’oro e lacca cinese il logo della famiglia Nobile del Principe. La lettera il cui testo diceva: “ Royal Enclosures Invitati”  Al Marchese Umberto Casati Gonzales di Montalcino, Sir Richard Baker di Derby, Miss Stephany Devon Baker di Derby. Io, Principe Ismail Muhammad ibn Sa'ud, Presidente dell’OXFORD POLO Ltd. a nome personale e degli associati che rappresento ho il piacere di invitare le Signorie illustrissime e i Vostri Ospiti, al Gran Galà di chiusura dell’ Arabian Horses Exibition che si terrà nella Great Hall della Christ Church University of Oxford a partire dalle ore 21. Avrò piacere di ricevere le Signorie Vostre all'interno della Royal Enclosures . Firmato Ismail Muhammad ibn Sa'ud – President “. Dopo un attimo di silenzio, il Marchese Umberto Casati allargò le braccia e abbracciò da toglierle il fiato Stephany poi rivolgendosi al dottore gli disse: " Lo sapevo...! Diamante Nero è un protagonista, grande! Ma l’invito riguarda anche tale Sir Richard Baker di Derby, ma chi è questo Signore ? ". Stephany incalzò subito: "E’ mio padre Sig. Umberto, che è stato Colonnello della Guardia Reale a cavallo, unico reggimento riservato alla protezione della Regina". "Ma allora bisogna andarlo a prendere subito." esclamò Umberto. " Non è il caso"rispose Stephany , anche perché non sa che sono qui e comunque non approverebbe la mia presenza. Vede Sig. Umberto, mio padre ha dedicato la sua esistenza oltre che all’amore per la famiglia anche alla fedeltà alla Regina, capo supremo delle forze militari inglesi. Lo stesso attaccamento lo ha dedicato anche ai cavalli ai quali deve la sua carriera militare ed il suo successo personale essendo lui uno dei selezionatori e certificatori della razza “Baio Inglese” e per tali meriti è stato insignito dell’ordine di Sir. Può immaginare quale potrebbe essere il disagio per uno che vede nel “Baio Inglese” la razza eletta il trovarsi tra “Purosangue Arabi”. Come dire: Hitler invitato alla Festa ebraica del Pesah " e si mise a ridere. Stephany aveva ben capito la mossa tattica di Ismail e ne aveva anche apprezzato la sagacia oltre che la strategia di approccio con lei, perché quel giovane uomo di potere, al di fuori del suo consono ambiente, aveva dimostrato una dote che a Stephany piaceva molto: l’intelligenza e la nobiltà d'animo. Ismail, non era solo un uomo intelligente ma aveva tutte le virtù in un DNA di cultura e saggezza ereditate da un antico e nobile popolo. Stephany apparve alla Great Hall destando subito ammirazione tra tutti i presenti. Vestita di una gonna ampia e lunga fino ai piedi in seta nera ed un corpetto in merletto veneziano , sempre nero e impreziosito di pajettes brunite, che gli copriva le spalle nude fino ai fianchi. Al collo un unico filo di oro bianco con un piccolo pendente un diamante nero, che gli aveva regalato il Nobile Umberto prima del Galà. 2