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Un delicato profumo di tabacco da pipa British Cavendish, senza additivi dannosi, tabaccoso e molto aromatico, inebriava tutta la stanza. Quel particolare tabacco deve il suo nome a Sir Thomas Cavendish un navigatore, esploratore e corsaro inglese, membro dei Sea Dogs, noto con il soprannome di "the Navigator". Nulla di più appropriato per un uomo di lunga carriera di mare come Lord Murray il cui aspetto non tradiva le caratteristiche di chi è incline al comando pur mantenendo un atteggiamento di signorile affabilità. Alto circa un metro e ottanta, fisico asciutto ed atletico, nonostante avesse superato da qualche anno la sessantina, capelli brizzolati portati all’indietro leggermente ondulati che proseguiva con un paio di folte basette fino ai lobi, coprendo parte delle orecchie. Il suo abbigliamento non si era mai discostato da uno stile “Marine Yacht”. Blazer doppio petto sei bottoni oro rigorosamente Burberry blu scuro, sopra una maglia, “ton sur ton” con la giacca, a manica lunga collo dolcevita interamente realizzata in Cashmere. Pantalone “chino” a vita alta in vigogna colore grigio scuro. Ai piedi un paio di scarpe Church’s Backford mocassino monk strap in vernice lucido colore blu, al polso un esclusivo modello di orologio Luminor Panerai, che fu in dotazione dei sommergibilisti della marina italiana nella seconda guerra mondiale, una scelta di grande valore storico e culturale. Come vide l’Agente K00327 il suo viso, naturalmente abbronzato e che non nascondeva qualche ruga di espressione, si illuminò di un sorriso che suscitava subito simpatia evidenziando una fila di denti bianchissimi. Si alzò dalla poltrona e le si avvicinò porgendole subito un baciamano, come era stato abituato a fare, fin da giovane cadetto alla Accademy Royal Navy, ad ogni incontro con una donna , meglio se affascinante. “Carissima, benvenuta nel bunker,” così abitualmente definiva l’edificio del MI6, la cui architettura aveva sempre criticato, “ Che piacere poterla rivedere, prego si accomodi” indicandole un divano a tre posti in pelle color cognac che si trovava in una zona dedicata a salotto che oltre al divano aveva due poltrone sempre in pelle Trau design. L’Agente K00327 precedette Lord Murray e si sistemò su un lato del divano. Il Comandante non poté fare a meno di apprezzare il fondoschiena sodo e muscoloso, appena coperto dalla minigonna. Seduta sul divano con le gambe accavallate, la preziosa fascia elastica ricamata con fili d’oro delle autoreggenti, arricchiva le coscie toniche di una venere callipigia nera, dalle movenze di un felino. “Bene, abbiamo qualche novità da quel continente per l’operazione H.O.T. 2018 ?” Era consuetudine individuare ogni operazione con una codifica alfa numerica come con gli Agenti. H.O.T. 2018 corrispondeva ad Human Organs Trade 2018, l’anno di inizio dell’inchiesta sul commercio degli organi umani. “ Comandante, si, più che novità abbiamo individuato, tra le tante piste, una in particolare che potrebbe portarci quasi certamente alla centrale operativa di gestione dei traffici a livello internazionale.” Si fermò un attimo, prese la piccola borsa ed estrasse una chiavetta dati USB che porse al Comandante. Era ormai prassi non utilizzare più il formato cartaceo ma redigere in digitale le relazioni che venivano criptate e poi raccolte nella banca dati centrale inserendole nel server il cui accesso era riservato solo a pochi operatori e a tutti i capi dei servizi. “ Sir, nella relazione è esposta dettagliatamente tutta la filiera attiva la quale si chiude nel terminal che, senza meravigliarci, è un conto corrente bancario intestato ad una società come al solito una Holding con sede a Dubai. Non può immaginare quante persone sono coinvolte, talune insospettabili, accreditati professionisti, funzionari governativi come pure disperati alla ricerca di guadagni facili .” K00327 comunicava con estrema discrezione e sommariamente queste informazioni ma il tutto era raccolto nella chiavetta.