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diapositiva successiva Unità Didattica 5 • Individuazione, valutazione e gestione dei rischi Le malattie professionali L’obiettivo del modulo è fornire le conoscenze di base ai Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza per l’esercizio del ruolo. Saranno oggetto di studio: • l’identificazione dei pericoli connessi al profilo di rischio aziendale; • la valutazione dei rischi. La presente unità didattica approfondisce il tema delle malattie professionali diapositiva successiva Le malattie professionali Le malattie professionali diminuiscono o scompaiono? • Le denunce delle Malattie professionali sono di nuovo in aumento dopo l’introduzione nelle Tabelle delle Mp di danni al sistema mano braccio e al sistema articolare nel suo complesso. • Si verifica tuttavia una evidente difficoltà nelle attività di individuazione, segnalazione e riconoscimento dei danni alla salute connessi al lavoro. Nel caso delle malattie professionali si verifica, nel nostro Paese, una difficoltà crescente nel rappresentare il fenomeno dello stato di salute connesso al lavoro: il complesso dei dati resi disponibili dall’Inail non è in grado di descrivere realisticamente il fenomeno delle malattie professionali per le quali si verificano innegabili criticità nel riconoscimento (è il caso dei tumori professionali e delle sempre più numerose malattie di origine multifattoriale). Si verifica inoltre anche una sottostima dei danni per l’insufficienza dei casi denunciati: per quanto riguarda le neoplasie professionali queste sono sicuramente a livelli del tutto inadeguati rispetto al numero ipotizzabile. diapositiva successiva Difficoltà nel riconoscimento e nelle denunce Le difficoltà sono rappresentate da: • il lungo tempo tra l’abbandono della lavorazione e la manifestazione del danno; • la concomitanza di fattori extralavorativi; • l’onere per i lavoratori di fornire la prova per le malattie non tabellate; • la non adeguata valutazione dei rischi in azienda; • la mancanza di comunicazione tra le figure mediche. Una valutazione dei rischi non olistica che non è in grado di osservare tutti i gli aspetti del rischio aziendale e una partecipazione non adeguata del Medico competente alla valutazione dei rischi e alla stesura del programma delle misure di prevenzione e protezione è tra le cause prioritarie del non adeguato numero di denunce di malattie professionali. La mancanza di comunicazione tra le figure mediche (medico di famiglia e MC) che il lavoratore incontra nel corso della sua vita professionale determina perdita di informazioni preziose. Il medico di famiglia inoltre dovrebbe avere maggiori competenze sui rischi e danni connessi al lavoro e dovrebbe, se necessario, potersi confrontare con il medico competente. diapositiva successiva Se la valutazione del rischio è inefficace… • I danni alla salute non verranno rilevati dal medico competente. • Non verranno avviate azioni di risarcimento e riconoscimento delle malattie professionali. • Non si metteranno in atto azioni preventive e protettive. Prima di introdurre la slide il docente può proporre il seguente argomento di riflessione alla classe: • Che nesso c‘è tra le malattie professionali e la valutazione dei rischi? • Cosa accade se la valutazione non è stata svolta con attenzione? Esiste un nesso stretto tra efficace valutazione del rischio ed emersione delle malattie professionali. La valutazione del rischio collegato a posture scorrette, movimentazione dei carichi, movimenti ripetitivi, ad esempio, non è ancora nel nostro Paese attuata correttamente in molte realtà aziendali. Questo comporta nel contempo un inadeguato riconoscimento delle malattie professionali e una scarsa attività di prevenzione per prevenire i danni all’apparato muscolo scheletrico e, in particolare, al sistema mano braccio. diapositiva successiva Malattie professionali tabellate e non • Per le malattie tabellate si riconosce un nesso di causalità con l’esposizione lavorativa. • Per le malattie non tabellate il nesso va dimostrato dai lavoratori che ne hanno l’onere della prova. Il Testo unico infortuni Dpr1124/65, prevede agli Artt. 3 e 211 la definizione di Tabelle di malattie professionali e la loro revisione periodica. Il D.Lgs.38/2000 istituisce una Commissione scientifica per l’elaborazione e la revisione periodica dell’elenco delle malattie professionali che opera in tal senso, sentite le parti sociali. diapositiva successiva Obbligo di denuncia delle MP esteso dal DM 11/12/2009 • Aggiornato l’elenco delle malattie professionali che in base all’art. 139 del Testo unico infortuni rende obbligatoria la denuncia all’ispettorato del lavoro, alla Asl territoriale, alle sedi INAIL competenti. • Per le malattie contenute in queste liste si dovrebbe avviare un percorso agevolato di riconoscimento e di prevenzione. Il Ministero del lavoro con il Dm 11 dicembre 2009 (G.U. 19 marzo 2010, n. 65), integrato con la pubblicazione dell’Elenco sul S.O. n. 66 alla G.U. 1° aprile 2010, n. 76, ha approvato l’aggiornamento dell’Elenco delle malattie professionali che, in base all’art. 139 del Testo unico infortuni rende obbligatoria la denuncia all’ispettorato del lavoro, alla Asl territoriale, alle sedi INAIL competenti. Tale elenco attualmente individua: • la lista I che contiene malattie la cui origine lavorativa è di elevata probabilità e che costituisce la base per la revisione delle malattie tabellate ex artt.3 e 211 del TU; • la lista II contenente malattie la cui origine lavorativa è di limitata probabilità per le quali non sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfondite perché siano incluse nel primo gruppo; • la lista III contenente malattie la cui origine lavorativa è possibile e per le quali non è definibile il grado di probabilità per le sporadiche e ancora non precisabili evidenze scientifiche. Il legislatore ha inoltre previsto l’aggiornamento periodico annuale delle Tabelle delle malattie professionali (DM 9 aprile 2008) ma questa disposizione non viene rispettata e ancora oggi (2019) siamo in attesa del nuovo aggiornamento. diapositiva successiva Dati malattie professionali Relazione annuale INAIL 2018 • Il fenomeno tecnopatico continua ad avere, ormai da alcuni anni, un trend in salita • 59.506 malattie denunciate nel 2018 contro le 57.371 del 2014 Causa professionale riconosciuta: 21.814 Dopo un lungo periodo in cui i dati delle malattie professionali diminuivano, il fenomeno tecnopatico ha ripreso, ormai da alcuni anni, un trend in salita e le malattie denunciate sono state, secondo il rapporto Inail 2018, circa 59.506. Ma l’Inail ne ha riconosciuta la causa professionale a meno della metà