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diapositiva successiva Rischi per la sicurezza • STRUTTURE • MACCHINE E APPARECCHIATURE • SOSTANZE PERICOLOSE • APPARECCHIATURE ELETTRICHE • INCENDI ED ESPLOSIONI Di seguito sono riportati alcuni esempi di rischi per la sicurezza. L’utilizzo di macchine prive delle protezioni previste dalla normativa vigente è ancora oggi la prima causa di infortuni gravi e mortali in alcuni settori, in particolare nel settore metalmeccanico, nel settore del legno, nel settore estrattivo. Nell’edilizia l’utilizzo di attrezzature quali i ponteggi, in particolare nelle fasi di montaggio e smontaggio, è il primo fattore che causa incidenti con esiti mortali e gravi. Mentre i rischi di incendi ed esplosioni determinati da impianti non a norma si possono trasformare in veri e propri disastri per la presenza di sostanze pericolose e polveri che ne amplificano gli effetti. diapositiva successiva Rischi igienico ambientali • AGENTI CHIMICI • Polveri, fumi, nebbie, gas e vapori • AGENTI FISICI • Rumore • Vibrazioni • Radiazioni ionizzanti e non • Microclima • Illuminazione • Radiazioni ottiche • AGENTI BIOLOGICI • Rischio di contatto con liquidi biologici (ospedali, scuole, servizi sanitari, …). Sperimentazione in vitro e in vivo L’esposizione ad agenti chimici è molto più diffusa di quanto in genere si consideri nelle valutazioni dei rischi: nella stragrande maggioranza degli ambienti di lavoro (industriali, agricoli, servizi) vengono infatti utilizzate sostanze o preparati che possono provocare irritazioni alla pelle e alle vie respiratorie o, alla lunga, danni irreversibili a causa della intensità dell’esposizione e del livello di tossicità degli inquinanti. Le condizioni microclimatiche e la cattiva illuminazione sono talvolta inidonee ad una frequentazione quotidiana di personale addetto, anche in attività di per sé non particolarmente rischiose. E’ il caso del lavoro d’ufficio dove la scarsa ventilazione o la cattiva illuminazione possono a loro volta divenire causa di stress, disturbi visivi, disturbi alle vie respiratorie, ecc Il rumore, ancora primo tra i rischi di esposizione che causano danni alla salute degli addetti (anche se dall’inizio degli anni’ 90 in via di diminuzione sempre più crescente) è presente in una molteplicità di attività lavorative, non solo nelle industrie manifatturiere, estrattive, edili ma anche nei servizi (locali notturni, bar, discoteche), nella scuola, ecc Analogamente i rischi di esposizione ad agenti biologici sono presenti negli ospedali, nei servizi sanitari, ma anche nelle scuole e nel settore delle pulizie, della cura del verde pubblico e privato, dell’igiene urbana. diapositiva successiva Rischi organizzativi • Ritmi usuranti • Posizioni di lavoro disagevole • Lavoro notturno • Lavori concomitanti • Procedure lavorative non coerenti con le misure di prevenzione La componente organizzativa è per lo più sempre presente nel momento in cui un pericolo insito in un’attività lavorativa si trasforma in un vero e proprio rischio. Tra i fattori organizzativi che maggiormente incidono sugli eventi infortunistici devono essere considerati: la fretta, le condizioni ambientali disagevoli, lo svolgimento di più attività in contemporanea, l’assenza o il non utilizzo di procedure di sicurezza. diapositiva successiva Rischi psicosociali • Ripetitività • Compiti non adeguati o non definiti • Scarsa o eccessiva responsabilità • Assenza di motivazione • Carico di lavoro familiare • Difficoltà di adattamento a diversi contesti culturali e linguistici • Invecchiamento della popolazione lavorativa A peggiorare talvolta le condizioni di lavoro intervengono ulteriori fattori legati alle caratteristiche soggettive del lavoratore (donne = doppio lavoro, immigrati = condizioni generali di disagio, anziani = peggioramento delle condizioni di salute), oppure ad “incongruenze” dell’organizzazione del lavoro che rendono estremamente difficile l’attività lavorativa e, quindi, comportano un elevato livello di fatica (spesso mentale) e di stress per la sua esecuzione.