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Windsurf: guida ai principianti nella scelta dell'attrezzatura Riceviamo, nel forum di Waterwind, tante disperate richieste di aiuto da coloro che si sono avvicinati al windsurf, e vogliono acquistare la propria attrezzatura, seguire un corso o imparare una manovra. In questo articolo, condensiamo le risposte, con i consigli già dati a molti, e forniamo ulteriori suggerimenti. Il primo consiglio che ci sentiamo di dare a chi vuole praticare il windsurf è quello di acquistare abbastanza presto una propria attrezzattura (anche usata), e di passare più ore possibili in acqua. Infatti, il windsurf è uno sport in cui la pratica è fondamentale per rendere i movimenti sulla tavola, in andatura e nelle manovre, istintivi ed automatici. Quindi, solo il continuo e frequente esercizio consente di raggiungere tale obiettivo. A questo scopo, la disponibilità di propria attrezzatura consente di fare molte più uscite rispetto a quante se ne potrebbero fare noleggiando. Ciò non toglie che nelle primissime prove, il noleggio presso una buona scuola è la strada più ovvia, ed è utile per testare e conoscere i materiali. Consigli per la prima attrezzatura da windsurf Il primo set di attrezzatura da windsurf, indicativamente, si compone di: Tavola rigida da 180 - 200 litri (dagli amici detta, amichevolmente, il savoiardo), con deriva basculante a scomparsa; Vela sui 5 metri; albero SDM (Standard diameter mast), adatto alla vela (in genere da 430 cm), con percentuale in carbonio del 60% (inutile all'inizio prendere alberi con percentuale di carbonio superiore e più costosi); Boma in alluminio (anche in questo caso, all'inizio è inutile prendere un boma in carbonio), con possibilità di regolazione da 150-160 cm a 200-210 cm. Cimette regolabili o fisse, per attaccarsi al boma con il gancio del trapezio; Piede d'albero; prolunga SDM da 30 o 45 cm; Cima di recupero da legare all'albero; Muta in neoprene adatta alla stagione, trapezio, giubbino salvagente Nell'usato, con 700 - 800 euro circa, si può trovare tutto il materiale elencato dal punto 1 a 6; per muta, trapezio e giubbino salvagente, orientandosi su materiale nuovo, si devono mettere in conto altri 200 - 300 euro (si è considerato di comprare una muta corta, o per la stagione intermedia, anche se, per i motivi sopra esposti, vi consigliamo di equipaggiarvi prima possibile per uscire tutto l'anno). Abbiamo considerato una persona con un peso medio di 70-80 kg. Le persone più leggere (60 kg) possono optare per tavole di volume leggermente minore (160-180 litri). Solo per quelli veramente pesanti (100 kg) ce la sentiremmo di consigliare tavole beginner di volume intorno ai 220 litri, considerato il notevole ingombro e peso, e le conseguenti difficoltà di trasporto di attrezzatura del genere. Tutti i produttori hanno un modello di tavola beginner con deriva a scomparsa, ed un prodotto vale l'altro. Le tavole beginner rigide sono più performanti, ma sono più gestibili dalle scuole che hanno una sede fissa, e che devono spostare la tavola solo dal luogo di rimessaggio alla spiaggia di entrata in acqua. Il peso non indifferente ed i problemi di trasporto possono orientare verso l'acquisto di un windsurf gonfiabile. Oggi, alcuni marchi (es. Starboard e JP) hanno messo a punto dei prodotti validi ed idonei per i principianti, per i quali le prestazioni inferiori, soprattutto in stabilità nella planata, rispetto alle tavole rigide, non sono rilevanti. Purtroppo, si tratta di prodotti recenti, al momento (2017) difficili da trovare nel mercato dell'usato a prezzi contenuti, e per i quali bisogna essere disponibili a sborsare almeno 500 euro. In ogni caso, sia che si tratti di una tavola beginner rigida che di una tavola gonfiabile, sottolineamo la necessità che la tavola sia munita, oltre alla pinna posteriore, anche di una deriva basculante centrale (tavole rigide), o di una deriva centrale, in genere fissa (e smontabile), nel caso delle tavole gonfiabili. Infatti, i principianti tendono a scarrocciare in andatura (ovvero, a scadere sottovento), e gli errori in manovra non fanno che accentuare il problema. In aggiunta, le tavole gonfiabili, anche se stanno migliorando molto da questo punto di vista, hanno rails (bordi) più arrotondati che oppongono meno resistenza allo scarroccio. Quindi, è importante che la tavola compensi la più o meno spinta incapacità a risalire il vento dei principianti (spesso legata anche all'incapacità di individuare l'esatta direzione da cui il vento proviene). Per quanto riguarda il rig (vela, ed elementi che servono ad armarla), non ritengo che ci sia molto da dire oltre a quanto già suggerito sopra, se non che, nel caso di bambini che vogliono iniziare a fare windsurf, è consigliabile dotarsi di un rig apposito con vele da 2 o 3 metri quadri, e soprattutto con boma ed albero estremamente leggeri, che possono ridurre notevolmente lo sforzo dei più piccoli. Importante al riguardo è l'altezza del boma: il rig deve essere delle dimensioni giuste per far sì che il boma sia all'altezza delle spalle del bambino/a. Un boma più alto, ad esempio, comporta che il bambino non riesca ad opporre efficace resistenza al rig quando arrivano le raffiche. Segue con la seconda parte del podcast. Ciao. Fabio