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Segue dalla prima parte del podcast. Partendo dal Centro di fondo, e procedendo in direzione Sud, avete un lungo ed ampio rettilineo, in piano, o leggera salita, che consente ai principianti di fare pratica, oppure agli altri sciatori di riscaldarsi, prima di affrontare gli altri tracciati. Dopo circa 1 km, iniziano alcune ampie curve, che movimentano lievemente il tracciato, e poco dopo avete la deviazione, sulla destra, per imboccare un breve, ma divertente tracciato rosso di circa 1 km, con salite discese e curve più impegnative, ma alla portata anche di sciatori amatoriali di livello medio. Vale la pena di percorrere questa variante. Alla fine della variante, con una bella e veloce discesa, tornate sul tracciato blu (fate attenzione all'incrocio con altri sciatori, nel punto di raccordo), e proseguite verso Sud. Da qui, il tracciato rimane facile, ma vario, con qualche cambio di direzione, ma, soprattutto, vi regala dei panorami emozionanti. E' stato difficile, per noi, non fermarci troppo spesso per scattare le fotografie, che trovate nella slidegallery a corredo di questo articolo. La piana ed i versanti dei monti, infatti, sono disseminati di case, baite, fienili in legno incantevoli, alcuni davvero testimoni dell'anima più autentica e tradizionale di queste montagne. La giornata luminosa di sole, e la quantità abbondante di neve, sui tetti e tutt'intorno, hanno fatto il resto. Il tracciato della pista blu, inoltre, costeggia il torrente che scorre placido, al centro della valle (notevole il ponte storico in pietra, che lo attraversa a metà percorso). Dopo un po', vi troverete a sciare, senza quasi più una meta, e per il solo piacere di scoprire continuamente angoli nuovi, perdendovi nella valle. Per nostra "fortuna", la pista della Forcola è risultata chiusa, altrimenti chissà dove saremmo finiti.... Dopo 6,7 km dal punto di partenza, abbiamo quindi invertito la direzione e siamo tornati verso Nord, verso il centro di Livigno. La pista, per tornare in paese, continua a costeggiare il torrente, è sempre facile, in leggera discesa, salvo qualche breve salita. Poco prima di tornare al Centro di Fondo, abbiamo voluto provare anche un pezzo della rossa, che serpeggia e sale sul versante Est della valle, anche se eravamo un po' a corto di fiato.... La pista inizia in corrispondenza di un ampio e moderno ponte ad arco sul torrente (vedi segnalino sulla mappa), e parte subito con una salita ripida. Raggiungete, quindi, un bivio con il cartello "Livigno - short" (a sinistra), e "Livigno - long" (a destra). Noi siamo andati a destra. Il tracciato, prima, sale con pendenza più modesta, e poi, con una curva ampia a sinistra, torna a salire in maniera decisa. Si torna, quindi, a puntare verso Nord, e dopo poco, inizia un tratto in discesa ad elevata pendenza, prima con una curva ampia a sinistra, e poi un'altra secca a destra. Il tracciato non è esageratamente impegnativo, ma se non avete una buona tecnica di discesa, rimanete sul fondo valle. In prossimità di un altro ponte ad arco sul torrente, avete un nuovo bivio, con la possibilità di andare verso il ponte e tornare al punto di partenza seguendo la pista blu, oppure di proseguire ancora lungo la pista rossa, raccordandovi poi con la blu, in prossimità del centro di fondo. Noi, abbondantemente paghi della nostra sciata, siamo tornati in paese. Il Centro di fondo, si raggiunge dopo meno di un km da quest'ultimo ponte. Volendo, avete anche un ulteriore tracciato che si sviluppa verso nord, e che potete imboccare dal centro di fondo, attraverso un sottopasso di Via Bondi (nei pressi di Defox Ski and Bike rental - vedi segnalino sulla nostra mappa). I tracciati da noi percorsi sono sempre risultati battuti sia per lo skating (passo pattinato), che per la tecnica classica (passo alternato). Le condizioni delle piste sono risultate piuttosto buone. Solo in qualche punto, ed in particolare lungo il rettilineo iniziale, abbiamo trovato alcuni cm di neve fresca, dovuti alla nevicata della notte (o a quella sparata - cannoni in azione), depositatasi dopo la battitura. Lungo il rettilineo iniziale, la pista è risultata anche piuttosto solcata, per via dell'alta frequentazione di questo primo tratto. Purtroppo, in alcuni punti abbiamo trovato segni del passaggio di alcuni bikers, e pedoni, nonostante lungo le piste siano presenti chiari cartelli di divieto. Sulle piste, è frequente trovare atleti ad allenarsi, o comunque sciatori con alto livello di preparazione. Questo testimonia e conferma la fama e la validità di Livigno come centro per la pratica dello sci di fondo. Qui si tiene anche la famosa Sgambeda, competizione aperta a tutti, che apre la stagione a novembre, e si allenano anche gli atleti del Biathlon, nell'area dedicata di Tresenda. Dopo la sciata, siamo andati in centro a Livigno (via Fontana), per sgranchirci un po'. Il centro di Livigno è piacevole, con alcuni edifici molto belli dal punto di vista architettonico, anche se a noi, qualche boutique di troppo, più tipica di via Montenapoleone a Milano, che di una località di alta montagna, è parsa discutibile. Buona sciata. Fabio Muriano