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Slide 11 Una volta effettuato l’accesso, la procedura di installazione di OneDrive procederà a creare la speciale cartella omonima in cui verrà abilitata la sincronizzazione (passaggio 1): tutti i documenti e le cartelle che inseriremo qui dentro verranno sincronizzati con il cloud e con eventuali altri dispositivi collegati al nostro account. Se possediamo un computer con Windows 10 in cui OneDrive è già stato pre-installato all’origine, la cartella OneDrive è già stata creata all’interno della nostra cartella personale, e questi passaggi di installazione verranno saltati. In caso contrario, il programma di installazione ci proporrà di creare la nuova cartella OneDrive all’interno della nostra cartella personale (normalmente contraddistinta dal nome utente con cui accediamo al computer, come vediamo al passaggio 1), ma possiamo cambiare a piacimento la destinazione tramite il comando «Cambia posizione» (esempio 2). Una volta terminata la scelta possiamo confermare tramite il bottone «Avanti» o «Continua», come nel passaggio 3). Il passaggio successivo (numero 4) ci chiederà se desideriamo creare una copia di sicurezza (o «Backup») anche di alcune cartelle importanti come la nostra scrivania (o «Desktop»), le nostre immagini e i nostri documenti. Anche qui confermiamo le nostre scelte con «Avanti» o «Continua» (passaggio 5). Se è la prima volta che utilizziamo il servizio, questa nuova cartella OneDrive conterrà solo alcune cartelle di esempio; in caso contrario, se abbiamo già usato il servizio, o se ci stiamo connettendo a un account condiviso con altre persone, la app OneDrive comincerà immediatamente a scaricare dal cloud i contenuti preesistenti. Slide 12 A questo punto l’installazione e la configurazione iniziale sono terminate, e possiamo cominciare a utilizzare la app OneDrive nel nostro lavoro quotidiano. Di norma, la app dovrebbe avviarsi automaticamente all’accensione del computer, ma è sempre possibile avviarla manualmente facendo clic sull’icona “Microsoft OneDrive” nel menù Start (sotto Windows) o nel Launchpad o nella cartella Applicazioni di Mac OS (visibili nell’esempio 1) Una volta avviata, la app è facilmente richiamabile tramite l’icona della nuvola visibile nella task bar vicino all’orologio di sistema: in basso a destra nei sistemi Windows, e in alto a destra nei sistemi Mac (come nell’esempio 2) Slide 13 Cliccando sull’icona a forma di nuvoletta evidenziata dal riquadro arancione si aprirà una piccola finestra che riporta lo stato attuale della app e della sincronizzazione in corso. La finestra è identica sia sui sistemi Windows (a sinistra) che su quelli Mac (a destra) Questa finestra si divide in diverse zone:La prima contiene lo stato di aggiornamento dei nostri documenti con il computer attualmente in uso: ci informa se i documenti locali e quelli in cloud sono sincronizzati tra loro, o ci avverte di eventuali problemi di connessione o conflitti. Al secondo posto troviamo una lista di riepilogo delle ultime azioni eseguite: quali documenti sono stati creati, aggiornati o cancellati, e quando. In basso, al numero 3, troviamo una barra con alcuni collegamenti rapidi alla cartella che contiene i nostri documenti sincronizzati («Apri cartella»), all’acquisto di un piano di archiviazione a pagamento («Acquista funzionalità premium») e alle opzioni aggiuntive del software («Impostazioni e guida»). Slide 14 Cliccando sull’icona a forma di nuvoletta evidenziata dal riquadro arancione si aprirà una piccola finestra che riporta lo stato attuale della app e della sincronizzazione in corso. La finestra è identica sia sui sistemi Windows (a sinistra) che su quelli Mac (a destra) Questa finestra si divide in diverse zone:La prima contiene lo stato di aggiornamento dei nostri documenti con il computer attualmente in uso: ci informa se i documenti locali e quelli in cloud sono sincronizzati tra loro, o ci avverte di eventuali problemi di connessione o conflitti. Al secondo posto troviamo una lista di riepilogo delle ultime azioni eseguite: quali documenti sono stati creati, aggiornati o cancellati, e quando. In basso, al numero 3, troviamo una barra con alcuni collegamenti rapidi alla cartella che contiene i nostri documenti sincronizzati («Apri cartella»), all’acquisto di un piano di archiviazione a pagamento («Acquista funzionalità premium») e alle opzioni aggiuntive del software («Impostazioni e guida»). Slide 15 Il pannello “Impostazioni” contiene alcune opzioni generali, tra cui quella per avviare automaticamente l’app OneDrive all’accensione del computer (“Avvia OneDrive automaticamente” nei computer Windows o “Apri all’accesso” sui Mac). Sono anche presenti alcune opzioni sulle notifiche, cioè gli avvisi che si desidera ricevere quando si eseguono determinate operazione come la modifica o l’eliminazione di un documento condiviso (esempi 2 e 3). Slide 16 Il pannello “Account” consente di controllare quanto spazio di archiviazione stiamo utilizzando: lo spazio occupato dai nostri documenti rispetto allo spazio totale di cui disponiamo su OneDrive è mostrato in alto nel pannello (esempio numero 1). L’opzione “Scollega questo PC” o “Scollega questo Mac” (numero 2) serve per interrompere la sincronizzazione tra i file locali e il nostro cloud OneDrive. L’interruzione della sincronizzazione lascerà intatti i documenti già scaricati sul dispositivo in uso, ma le nuove modifiche non verranno più aggiornate con il cloud o eventuali altri dispositivi. L’opzione numero 3, “Scegli cartelle”, ci permette di modificare quali cartelle personali (come ad esempio Documenti o Desktop) verranno sincronizzate su OneDrive. L’opzione ci era già stata presentata durante l’installazione del programma, ma se desideriamo modificare le nostre scelte possiamo farlo anche in un secondo momento da qui. Slide 17 Il pannello “Office” ci consente di scegliere se abilitare le applicazioni di Office 365 alla modifica simultanea tra più utenti (opzione 1): se l’opzione è attivata, potremo usare le applicazioni come Word, Excel e PowerPoint per modificare i nostri documenti simultaneamente con altri utenti con cui abbiamo condiviso i documenti stessi. Perché questa opzione funzioni correttamente, tutte le persone che vogliono partecipare alla modifica simultanea di un documento devono essere in possesso di una licenza valida di Microsoft Office 365, e devono aver installato la relativa applicazione. L’opzione “Conflitti di sincronizzazione”, invece, ci lascia scegliere come si comporta OneDrive in caso un documento venga modificato contemporaneamente su due dispositivi diversi (un caso raro, ma possibile quando si lavora con molti dispositivi allo stesso tempo): possiamo programmare OneDrive per chiederci di volta in volta cosa vogliamo fare (opzione 2), oppure per mantenere sempre una copia di tutte le modifiche (opzione 3). Slide 18 Impariamo ora a gestire i nostri documenti all’interno di OneDrive Slide 19 La parte fondamentale del lavoro all’interno di OneDrive è la sincronizzazione dei nostri documenti. Per scegliere quali documenti sincronizzare, e per poterli gestire, dovremo scendere nella barra grigia che si trova in basso nella finestra della app OneDrive, e cliccare sull’icona “Apri cartella” che si trova sulla sinistra (numero 1). Questo comando aprirà una normale finestra di Esplora Risorse (sui computer Windows) o del Finder (sul Mac), già posizionata all’interno della cartella “OneDrive”. Da qui possiamo caricare nuovi documenti nello spazio di archiviazione di OneDrive, oppure possiamo organizzarli, aprirli, modificarli con le nostre app, o infine cancellarli. Le azioni che possiamo eseguire in questa cartella sono in tutto e per tutto uguali a quelle di una normale cartella del nostro computer: l’unica differenza è che quello che facciamo nella cartella OneDrive viene automaticamente sincronizzato anche con OneDrive nel cloud, e da lì con gli altri dispositivi. Slide 20 Ad esempio possiamo creare un nuovo documento sincronizzato: sarà sufficiente trascinare un documento già esistente sul computer all’interno della cartella OneDrive (come nell’esempio 1). Qualunque documento inserito nella cartella OneDrive verrà istantaneamente copiato sul nostro spazio cloud e su tutti gli altri eventuali dispositivi connessi al nostro account. In alternativa, come nell’esempio 2, possiamo scegliere direttamente la cartella OneDrive come posizione di salvataggio durante l’operazione “Salva con nome” in qualsiasi programma (ad esempio, Microsoft Word): anche in questo caso il nuovo documento verrà istantaneamente sincronizzato con il cloud