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Corso di AGGIORNAMENTO per PREPOSTI Formazione particolare aggiuntiva per il preposto ai sensi dell'Accordo Stato Regioni del 21/12/2011 Modulo 5 – Incidenti e infortuni mancati diapositiva successiva Schema generale del corso Incidenti e infortuni mancati Statistiche su infortuni e malattie professionali Misurazione degli infortuni Cosa sono i near-miss Azioni correttive e Azioni preventive Esercitazione diapositiva successiva Quanti sono gli infortuni? • Le denunce di infortunio registrate nel 2018 sono state poco più di 645.000. • Gli infortuni riconosciuti sul lavoro sono poco più di 409.000, di cui circa il 19% avvenuti “fuori dell'azienda” (cioè “con mezzo di trasporto” o “in itinere”). • Delle 1.218 denunce di infortunio mortale, i casi accertati “sul lavoro” sono 704, di cui 421, pari a circa il 60% del totale, avvenuti “fuori dell'azienda”. Dati 2018 rapporto annuale INAIL di giugno 2019 Approfondimenti: rapporto annuale INAIL su http://www.inail.it diapositiva successiva Quanti sono gli infortuni? Riguardo al numero degli infortuni mortali si può notare che circa il 45% di questi si verificano su mezzi di trasporto, sia come infortuni in itinere (infortuni legati a incidenti stradali nel percorso tra l'abitazione e il posto di lavoro) sia nell'ambito di attività di trasporto veri e proprie. La fonte dell'infografica sono gli Open Data Inail aggiornati al 30 aprile 2019. diapositiva successiva Quali sono i loro effetti? • Gli infortuni sul lavoro hanno un costo sociale enorme; • È impossibile quantificare il loro impatto come lutti; • È invece possibile stimare i costi diretti e indiretti sostenuti dal paese per questo fenomeno; • Si stima che questo fenomeno costi all'Italia circa 25 miliardi di euro all'anno; • Si tratta di un costo pari al 3% del prodotto interno lordo. Si stima che almeno il 60% dei costi ricada sulla collettività diapositiva successiva E le malattie professionali? • Le malattie denunciate nel 2018 sono state circa 59.500, il 2,6% in più rispetto al 2017. • I lavoratori con malattia asbesto-correlata sono stati poco meno di 1.400. • I lavoratori deceduti nel 2018 con riconoscimento di malattia professionale sono stati 1.177, di cui 257 per silicosi/asbestosi (il 74% con età al decesso maggiore di 79 anni). Dati 2018 rapporto annuale INAIL di giugno 2019 diapositiva successiva E le malattie professionali? • Gli infortuni hanno causa violenta (ferita, caduta, esplosione ecc.) • La malattie professionali invece insorgono a causa di agenti che agiscono a lungo nel tempo (polveri, solventi, rumori, vibrazioni ecc.) • Le malattie professionali possono insorgere anche a lunga distanza di tempo dall'esposizione • Tra le malattie più note ci sono l'ipoacusia (riduzione dell'udito per esposizione a rumore), le malattie osteo-muscolari (lombalgie e artriti), la silicosi (polveri di silice), il mesotelioma (amianto) • Si ritiene che il fenomeno delle malattie professionali sia ancora molto sottostimato diapositiva successiva Quali patologie sono denunciate? La tabella comprende sia le malattie tabellate che le non tabellate. Le prime sono patologie automaticamente riconosciute come professionali a patto che il lavoratore abbia svolto una certa mansione (esempio: l'ipoacusia da rumore è automaticamente associata all'uso di un martello pneumatico), le seconde sono invece patologie il cui nesso causale non è dimostrato per legge ma deve essere appurato. diapositiva successiva Andamento infortuni negli ultimi anni… • Gli infortuni negli ultimi 20 anni hanno avuto un costante decremento • All'inizio degli anni 2000 erano denunciati oltre un milione di infortuni ogni anno (ora sono meno di 600.000) • Nello stesso anno si sono superati i 1400 infortuni mortali (ora sono meno di 900) diapositiva successiva Perché studiare gli infortuni? Si studiano gli infortuni per: • Definire le politiche di prevenzione • Studiare le cause per introdurre accorgimenti tecnologici • Motivi assicurativi – INAIL (tassi di premio) • Motivi assicurativi – stipula polizze private (contractor ecc.) • Pianificazione controlli da parte degli organi ispettivi diapositiva successiva Parametri per classificare gli infortuni UNI 7249 - Statistiche degli infortuni sul lavoro • Indice di incidenza (quanti ogni 100 lavoratori?) o I.I. = (n. infortuni/n. lavoratori) x 100 • I di frequenza (quanti ogni milione di h di lavoro?) o I.F. = (n. infortuni/n. ore lavorate) x 1.000.000 • I di gravità (quanto sono gravi?) o I.G. = (n. giornate perse/ore lavorate) x1000 • I di durata (quanti gg di assenza per infortunio?) o I.D. = (giornate perse/n. infortuni) diapositiva successiva Near miss – Quasi incidenti • Il near miss o quasi incidente è un qualsiasi evento, correlato al lavoro, che avrebbe potuto causare un danno alla salute e, per qualche motivo da indagare, non lo ha fatto; • Rientrano in questa categoria i piccolissimi infortuni che non devono essere registrati. I near miss sono i “campanelli di allarme” della prevenzione diapositiva successiva Quando si verifica un infortunio INFORTUNIO SUL LAVORO: evento fortuito avvenuto in occasione di lavoro che abbia provocato una lesione fisica o psichica. FIRST AID (INFORTUNIO LIEVE /MEDICAZIONE): evento che accade durante l'attività lavorativa che non comporta, per la persona, assenza dal lavoro ed è risolvibile con medicazione in infermeria o automedicazione. INCIDENTE/ NEAR MISS: evento che non ha determinato un danno a persone, ma che ha creato un danno a beni aziendali o ambientale, o una situazione di danno potenziale a persone o cose. SEGNALAZIONE: situazioni pericolose riscontrate che potrebbero causare un danno potenziale a persone o beni aziendali; suggerimenti e opportunità di miglioramento. diapositiva successiva Near miss – Quasi incidenti • Quasi Infortuni o si comprendono tutti gli eventi che avrebbero potuto condurre a lesioni e patologie; • Quasi Incidenti o si comprendono sia gli eventi che avrebbero potuto determinare un infortunio, che quelli che non necessariamente lo avrebbero fatto. “È inciampato ma è riuscito a non cadere” è un quasi infortunio. “La calandra stava per cedere” è un quasi incidente. diapositiva successiva Near miss – Quasi incidenti • Devono essere analizzati non soltanto gli «incidenti», intesi come eventi che producono danni a cose, ma anche: o la messa in atto di comportamenti pericolosi, o il mancato rispetto di prescrizioni e/o procedure di lavoro, o carenze strutturali, organizzative e tecniche. diapositiva successiva Near miss – AC e AP Il modo ottimale di gestire un near miss prevede, da parte dei soggetti titolati a farlo, l'adozione di: • AC - Azioni correttive: azioni messe in atto per gestire nell'immediato l'evento in esame; • AP - Azioni preventive: azioni messe in atto per evitare che l'evento in esame si ripeta nel futuro. In un sistema strutturato le AC e AP sono catalogate e registrate. per far comprendere bene la differenza si riportano alcuni esempi: • un lavoratore rischia di cadere da una scala a pioli a causa della rottura di un piede di trattenuta; • l'esame del near miss evidenzia che la scala in esame non è a norma; • l'azione correttiva consiste nel disfarsi della scala in esame sostituendola con una a norma; • l'azione preventiva consiste invece nel modificare la procedura acquisti in modo che nessun elemento a potenziale rischio sia immesso in azienda senza la supervisione e l'approvazione della funzione sicurezza.