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2 punto 3. L’ ACCOGLIENZA. L’entrata al nido costituisce un momento di accoglienza rivolto sia al bambino che alla famiglia di riferimento. Come già detto in precedenza esso costituisce il primo distacco del bambino dai suoi genitori. Attraverso l’inserimento viene posto l’accento su quelle che sono le dinamiche all’interno del nucleo familiare con relative ansie ed insicurezze. Il bambino è sicuramente attirato dal nuovo ambiente e dall’esperienza della scoperta eppure allo stesso tempo ha timore della novità e per questo cerca un conforto di tipo familiare. Per gestire e facilitare l’accoglienza vengono utilizzate tecniche e modalità diverse come i giochi di gruppo molto semplici al fine di essere comprensibili da tutti, ne è un esempio il girotondo. Di pari passo i genitori vivono in maniera altalenante la medesima situazione ed è per questo che vanno sostenuti ed accompagnati nel nuovo cammino attraverso il confronto reciproco e quotidiano, dov’è compito dell’educatrice saper captare le diverse esigenze e rispondere in maniera adeguata e completa ad esse. Bisogna evidenziare la positività della nuova esperienza che permetterà al bambino di conseguire capacità e competenze differenti grazie ad una stimolazione continua e completa sotto ogni punto di vista (cognitivo, motorio, sensoriale, manipolativo, musicale) e che gli permetterà di allargare i propri orizzonti ed anche la propria sfera sociale. Saper ascoltare ed accogliere quelle che possono essere le perplessità iniziali in una prima fase più informale, garantendo sostegno alle famiglie e alla loro molteplicità, anche grazie ad informazioni più squisitamente pedagogiche all’inizio e successivamente a delle utili osservazioni, permetterà loro di accettare un processo che nel breve e medio termine darà risultati incoraggianti grazie all’inserimento ottimale e graduale del proprio bambino. E proprio per questo che solitamente viene organizzato un openday al fine di permettere ai genitori, o chi per essi, di visionare gli spazi dove i propri figli trascorreranno le proprie giornate in piena tranquillità e sicurezza. Dall’ingresso la mattina al cambio, dal cambio alla pappa, dalla pappa al gioco e alle attività ricreative, passando per la nanna fino al momento del saluto a fine giornata. Nella medesima occasione è meglio qualificare quella che sarà l’offerta formativa di dell’anno scolastico. Questo risulta fondamentale per dare un’immagine il più gratificante e positiva possibile dell’intero quadro educativo. Maggiore trasparenza ci sarà nel dare informazioni chiare e dettagliate maggiore sarà la fiducia acquisita da parte delle famiglie. E’ importante che le educatrici di riferimento offrano contatti individuali e/o anche incontri di gruppo con altri genitori anche per permettere loro di relazionarsi sulla medesima esperienza. Difatti chi condivide la stessa esperienza può essere a sua volta di confronto e sostegno nell’identica situazione. La primaria finalità di tutto il progetto educativo è la conquista dell’autonomia del bambino. Per far questo risulta necessario capire, attraverso opportuna modulistica creata ad hoc, ed il confronto nella relazione quotidiana con i genitori, il bambino quando entra al nido in che fase di sviluppo sia, per poter finalizzare adeguatamente le varie attività programmatiche per una stimolazione a 360°.